Capitolo 2

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Presi l'autobus e andai a casa...
Quando entrai mi scese una lacrima...avevo paura ed ero triste.
I miei, tutti preoccupati della mia lacrima iniziarono a chiedermi il motivo, e io risposi: "Vedete, io sto andando male a scuola per YouTube... YouTube é la mia droga ormai, non vivo senza. La stessa cosa vale per le amicizie..."
Detto questo, mi guardarono, mio padre, tutto incazzato disse "Di la in camera tua, e dammi il tuo cellulare, il tuo tablet e il tuo computer, subito!" Andai in camera, col broncio, "E adesso che faccio? I compiti non li so fare, se ci provo sprecherei il tempo...disegno"
A me piaceva tanto disegnare. Ma mi in cavolo spesso e in fretta. So fare ritratti di chiunque ma se mi viene male il naso o l'occhio strappo tutto il disegno. "Niente, non disegno, vaffanculo"
Andai alla finestra e iniziai a piangere. Guardai il cielo e dissi "Zia, tu che sei lassù, aiutami ti prego" Avevo una vita di merda. In più, ogni minimo particolare del tuo corpo/carattere tutti lo notavano e infatti mi prendevano sempre in giro😞.
Ad un tratto sentii il mio telefono squillare,era Rebecca. Mio padre mi fece rispondere...
"Auro, i Mates verranno a Torino!!!! Dobbiamo andarci!!"
"Dimmi che non stai scherzando, piango, davvero?"
"Siiii"
"Io devo venire, ma i miei non vorranno "
"Chiedi"
Chiusi il telefono.
Andai dai miei genitori, "Vi devo parlare..."

Distanza? - Surry My KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora