Sabato 4 ottobre 2014 ore 17:30, dopo trenta minuti sarebbe iniziata la mia prima partita di campionato.
Ore 18:00 FISCHIO D'INIZIO. Strano ma vero, partii titolare e avevo l'adrenalina alle stelle più di quando mi scontrai con Marquez. A gioco fermo mi girai verso le tribune per cercare lo sguardo rasserenante di mia madre, perché avevo un dolore atroce al ginocchio e non sapevo se dirlo o no all'allenatore; insomma vidi su per giù vicino a lei un ragazzo vestito di nero, con gli occhiali da sole e un altro ragazzo vestito di blu, con gli occhiali da sole e un cappellino giallo in testa: erano Marc e Valentino!!! Seeee...magari era una mia immaginazione. Fatto sta che alla fine del primo tempo andai nello spogliatoio per lavarmi il viso e capire se stavo sognando, ma quando rientrai in campo una mia compagna mi fece: "Sara chi sono quei due bei ragazzi seduti vicino a tua mamma?" E io tutta fiera delle mie conoscenze: "quello con la maglia blu è un mio amico ma è fidanzato con una modella, mentre l'altro è un mio caro amico e penso che oltre l'amicizia ci sia qualcos'altro. Sai cosa intendo...". Durante il secondo tempi la partita si fece più fisica ed ebbi uno scontro con un'avversaria e mi si girò il ginocchio; provavo un dolore così atroce che mi portarono d'urgenza all'ospedale più vicino e si scoprì che mi ero rotta il legamento del crociato (che bell'inizio). La sera in ospedale ci fu un via vai di compagni di scuola e di basket e quando rimasi sola e stava per terminare l'ora di visita vidi entrare nella stanza Marc e Vale. Chiedi ai due come mai erano venuti a vedermi e Valentino disse: "sai Sara, io ci tengo agli amici, e Marc mi aveva detto che voleva tanto venire a vedere una tua partita, allora ho chiamato i tuoi e ti abbiamo fatto questa sorpresa", Marc diventò rosso come un peperone e io ridendo: "certo siete venuti a vedere come ci si rompe il crociato! Era da un po' che mi faceva male, ma non avevo detto nulla a nessuno" e Marc subito: "tutta colpa della passione!". A quel punto Vale uscì a parlare con i miei genitori e io rimasi sola in quella stanza di ospedale con Marquez e iniziammo subito a parlare della partita e del campionati di MotoGP, perché se Marc vinceva o arrivava secondo alla prossima gara avrebbe vinto il titolo mondiale. Non guardai mai l'orologio, so solo che Marc entrò alla fine dell'ora di visita (verso le 20) e andò via quando venne mia sorella a darmi la buona notte (passate le 21:30). Ero stata più di un'ora e mezza a parlare con quel giovane spagnolo che tutti reputavano montato e quando andò via mi fece una mezza carezza, la carezza più morbida che qualcuno mi abbia mai fatto. Appena uscì dalla stanza ricevetti un messaggio: "Hola, he oído acerca de tu accidente. ¿como estas? . Alex", richiama subito Marx nella stanza e gli feci leggere il messaggio e lui: "questo è Alex, mio fratello. Prima l'avevo chiamato e gli avevo detto che ritardavo per via del tuo infortunio e gli ho dato il tuo numero di telefono perché se il mio non prendeva poteva chiamare sul tuo, ma non pensavo che arrivasse a tanto. Comunque non gli rispondere, appena arrivo in hotel lo brontolo e gli dico che ti ha dusturbata". DISTURBATA? ME? Certo che no, semmai aveva turbato lui, non è che era geloso?
Quella notte non riuscii a dormire e parlai tutto il tempo con mia madre e ad un certo punto mi fece: "oggi Valentino e Marc sono stati davvero carini a venire alla partita e poi qui per vedere come stavi" e io: "giusto, domani mando un messaggio a Vale e lo ringrazio" e lei come una tipica mamma impicciona: "io manderei anche un messaggio a Marc, visto che è stato lui a voler venire qui ed è rimasto tutta la sera a parlare con te, quando poteva benissimo andare a ballare. Secondo me prova qualcosa per te", :"oddio mamma, secondo te tutti quelli con cui parlo provano qualcosa per me! Guarda mi hai fatto venire sonno! Buonanotte!".
La mattina seguente ricevetti un mazzo di girasoli con un biglietto dove c'era scritto: "peccato per il tuo ginocchio, dopo la gara di Aragon ti avevo scelto come mia ombrellina personale e ora ne dovrò scegliere un'altra :( . Scusa se oggi non posso passare ma mi aspetta l'aereo per il Giappone, spero che tu possa venire anche con il ginocchio fuori uso. Un beso Marc Márquez #93". Oddio avevo ricevuto dei girasoli da Marc, i miei fiori preferiti; come faceva a sapere che erano proprio quelli?! Allora lo chiamai subito (Vale mi aveva dato il suo numero), ma non rispose, allora gli lasciai un messaggio in segreteria telefonica dove dicevo: "Hola Marc, sono Sara. Grazie mille dei fiori, sono i miei preferiti. I miei genitori mi hanno dato il permesso di venire in Giappone. Parto giovedì mattina alle 6 e arrivo venerdì alle 5 di mattina. Adiós!!"
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CUORI & MOTORI
Fanfictionuna fan-fiction basata sul pilota di MotoGP Marc Marquez. la storia era stata pubblicata tempo fa su una pagina Instagram dedicata a questo pilota e ha riscosso molto successo.