Capitolo 18

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Ragazze sono imperdonabile, ma adesso ve lo posso dire: tra due settimane mi laureo alla triennale di giurisprudenza e ho avuto parecchio da fare.  Ho un ansia terribile, per questo ho tardato a pubblicare il capitolo.

Mi scuso ancora tanto, e spero che questo capitolo sia di vostro gradimento:)

Debs:)

Capitolo 18.

Non è la prima volta che soffro di insonnia ma oggi non è per colpa dei brutti pensieri che di solito faccio o perché mi sento di dover stare male, questa volta non riesco a dormire perché  ho tremendamente caldo. Sono agitata. Mi alzo e torno nel letto con una intermittenza di qualche secondo. Sbuffo sedendomi sul letto e togliendomi il lenzuolo di dosso. Scalcio.

Detesto Luke.

Lo detesto in senso positivo. Lo detesto per come mi ha sfiorata e perché se ne è andato, e perché ogni volta che mi guarda mi fa perdere il fiato ed io desidero qualcosa in più, sempre di più e ancora di più.

Odio Luke.

No, non lo odio.

Odio il suo sapore alla nocciola, e odio ancora di più il ricordo delle sue labbra sulle mie, la delicatezza con cui mi ha sfiorata e la forza con cui poi mi ha baciata. Come posso non odiare la sensazione dei suoi muscoli piegarsi sotto le mie mani. 

Lo odio, come la bugia più catastrofica che sia mai stata inventata.

Prendo fiato e nascondo la testa sotto le lenzuola come se qualcuno potesse vedere la mia faccia ormai divenuta viola. Quando mi ha baciata, è stato come se la mia mente si fosse aperta verso un mondo che mai fino ad esso avevo esplorato. 

Non sono stupida, non così tanto da non capire che sto facendo pensieri movimentati su me e Luke e a quanto avrei voluto che non avesse smesso di baciarmi contro quella parete. Sto ancora pensando alla sua mano che con delicatezza mi ha sfiorato il seno e sinceramente  adesso, capisco, che non volevo che si fermasse perché col il ragazzo giusto -Luke- tutte queste sensazioni sarebbero  perfette, triplicate ed io voglio, voglio provarle quelle sensazioni con Luke.



Ile e Ricky non sembrano sorpresi che avessi accettato di andare al compleanno del fratello di Luke, anzi non sono proprio interessati. Ile, alla mia destra, guarda verso il finestrino; Ricky alla mia sinistra fa altrettanto. In questo piccolo taxi l'unica eccitata è Zoe che siede davanti. Ile non è mai silenziosa: che lei e Ricky siano ancora in lite? 

<<Allora Bea dicci, il signor Hemmings oltre a baciare da dio, per caso usa aggeggi strani o robe di quel genere? E' bollente? Scommetto che ti ha legato mani e piedi>> 

<< AH! Oddio santo! Ah! ma cosa dici? Sei pazza Zoe? Oh santo cielo, che problemi hai?>> grido in preda al panico ed è solo in quel momento che Ile e Ricky sorridono  e sembrano divertiti. Il taxista mi guarda tramite lo specchietto retrovisore ed io sono tremendamente imbarazzata e come sempre le mie guance si sono trasformate in due pomodori maturi.

<< Quanto sei noiosa... sai, Bea, scopare non è un crimine>> dice divertita ed io mi copro il volto con le mani e sussurro: << noi non abbiamo... nel senso ci siamo solo... baciati>>

<<COSA? Siete stati insieme fino alle tre di notte dopo tre mesi che vi divoravate con  gli occhi e vi siete solo baciati? Voi state male>> afferma e Ricky e Ile prendono parte alla conversazione aizzando Zoe ancora di più. << Quindi Bea, ricapitolando, ti ha sbattuta contro il muro e a te non ti è venuta la brillante idea di dargli un segno per fargli capire che doveva strapparti i vestiti di dosso?>>

All'improvviso arrivi Tu! |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora