Capitolo 2

175 20 24
                                    

CAPITOLO 2

Avete in mente quando nei cartoni animati esce il fumo dalla testa tanta è la rabbia ed il nervoso che non riescono a scrollarsi di dosso? Beh, in questo momento io sono peggio!
I B I G L I E T T I stanno F I N E N D O!

Non posso negare che sono totalmente confusa e meravigliata di aver incontrato Luke Hemmings; incontrare, per modo di dire, mi ha investita! Lo osservo: la faccia assente come se fosse un cucciolo che per la prima volta è stato rimproverato. Sbatto le palpebre e ricordo quello che pochi secondi fa ha detto.

<<Senti Lukketto, stavo correndo per andare a comprare i biglietti più importanti della mia vita e se adesso sono finiti... io...>> mormoro, ma vengo interrotta da lui.

<<Come mi hai chiamato?Lukketto?>> è ancora più meravigliato di prima e per poco non mi mostra una smorfia divertita, ma quasi isterica.

Cavolo, mi sono dimenticata: cambio involontariamente i nomi a tutti i personaggi noti che conosco. Che ansia, l'ho appena chiamato Lukketto. Che ansia!

Scuoto la testa e mi auto disapprovo da sola. Mi volto verso la biglietteria e mi prende un colpo! Il furgoncino è in orizzontale e non c'è più alcuno spiraglio per poter attraversare la strada ed arrivare alla salvezza.

<<mmm si, mi sono sbagliata>> dico in fretta <<adesso potresti spostare il furgoncino? Sto per perdere i biglietti>> evidenzio ma senza urlare; il rovina sogni mi sembra un tantino suscettibile. Se non avessi tipo la fretta più frettolosa del mondo, potrei anche soffermarmi a pensare che sto veramente parlando con Luke Hemmings. Osservo i suoi indumenti neri e ancora non approvo, poi il mio sguardo si posa sui suoi occhi. Azzurri. All'istante sento un brivido lungo la schiena che svanisce nel momento in cui un messaggio di Ile mi ricorda che potrei essere l'unica fan sfegatata a rimanere senza biglietti. Osservo il cellulare e lo stringo con potenza quando leggo che Ile e le altre del gruppo sono già tutte in possesso del miracoloso e amato biglietto. Sollevo lo sguardo e Luke mi sorride e con la mano si stuzzica il piercing al lato della bocca.

<< Io... non posso fare niente... abbiamo fatto un incidente e adesso non ti muovi da qui fino a che non arriva Adam>> dice tra il divertito e il serio.

<<Chi?>> strillo con isteria. Mi tocco la fronte con la mano in preda la panico.

<<Il mio manager. Cavolo! Ma guarda se tu mi dovevi venire addosso>> borbotta ed io capisco che devo assolutamente scappare prima che mi trattenga qui per l'intera giornata. Devo passargli vicino e poi in qualche modo scavalcare il furgone.

Prima che possa fare un qualsiasi movimento, mi fiondo alla sua destra oltre il vaso e una volta vicina al furgoncino, mi sento tirare indietro, spostata con forza. Qualcosa di solido mi cinge la vita impedendomi il movimento e in un attimo è buio. La mia borsa finisce a terra e da essa cadono gli spartiti che ho scritto per il mio concerto di violino. I miei spartiti! I miei stupendi e perfetti spartiti sul pavimento di... di questo dannato furgone! Come sono finita qui dentro? Adesso sono io quella sorpresa. Qualcuno sta sghignazzando.

<<Ehi, pensavi che ti avrei lasciato andare via tesoruccio? Così magari mi avresti denunciato per prendere una valanga di soldi e ti saresti fatta pubblicità dicendo di essere stata investita da Luke Hemmings?>> dice con voce profonda. Il mio cuore manca di un soffio. E' così vicino... nemmeno con il mio coniglietto ho mai avuto una così tanta vicinanza. Trattengo il respiro. Espiro ed inspiro. Due dita si posano sotto il mio mento e mi sollevano il viso. Quegli occhi azzurri di prima adesso sono di un blu notte e sorridono divertiti. Sento un calore contrastare il mio. Alla fine capisco: siamo in uno spazio stretto dietro il sedile e le sue braccia mi stanno ancora avvolgendo.

All'improvviso arrivi Tu! |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora