Capitolo 6

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Capitolo 6

<< Casa tua è veramente troppo lontana dal "Surf in Paradise">> dice Zoe, facendosi una tazza di caffè nella mia cucina. Pare che conosca ogni dettaglio, a partire da dove mia madre tiene lo zucchero e i cucchiaini, eppure è la prima volta che viene a trovarmi. <<Mi piacerebbe vivere ancora con i miei, è tutto più semplice>>dice.

Saltello contenta verso Ricky seduto sul divano, sempre silenzioso e mi siedo al suo fianco. Non sarebbe male come decorazione in camera mia al posto del cartellone in formato reale di Luigi, che Ile si ostina ancora a non regalarmi. E' stato carino come Zoe e Ricky siano rifiniti a casa mia. Durante la pausa caffè a lavoro ho spiegato loro che i miei genitori e Cami se ne sono andati per una settimana da mia nonna, e niente Zoe si è auto-invitata e Ricky in qualche modo è stato trascinato qui. Sento una sensazione piacevole pervadermi. A parte Ile, nessuno era più venuto a casa mia. Il mio gruppo di amici mi aveva voltato le spalle, anzi semplicemente si era rotto qualcosa ed io... non ho più stretto amicizia con nessun altro. Ile era l'unica che mi capiva e di cui mi fidavo, mi fido. Solo che avere Zoe e Ricky qui, mi fa salire ansia e gioia contemporaneamente. Ricordo come il nostro gruppo di amici veniva spesso ai miei concerti di violino. Ero brava, amavo suonare. Dopo quell'episodio mi sono punita da sola imponendomi di non fare mai più concerti. Per un po' ho letteralmente smesso di suonare, adesso lo faccio una volta a settimana e soltanto quando solo da sola.

Zoe entra in salotto con il vassoio a fiori di mia madre-che non riesco mai a trovare e lei adesso ce l'ha tra le mani- e si siede di fronte a noi.

<< In ogni caso, non voglio essere scortese, la tua casa è bella, carina, amorevole e quello che di solito si dice sempre, ma adesso voglio assolutamente sapere cosa indossava quando si è mangiato il ghiacciolo proprio davanti a te. Era sexy?>>

Noto Ricky rimanere composto nonostante il tipo di conversazione appena intrapresa da Zoe. Sorseggio il thé che mi sono appositamente fatta al posto del caffè, e rido sotto i baffi.

<< Mi avevi promesso niente domande, me lo avevi promesso. Lo sapevo che avrei dovuto tenere la bocca chiusa con te.>>

<<Tanto me l'aveva già detto Ricky che stavi facendo l'innocentina con Luke Hemmings nella stanza appendi tute>> mi volto di scatto verso Ricky che non cambia espressione nonostante il mio sguardo assassino. Adesso capisco perché quando ho detto a Zoe di Luke non si è gettata dalla finestra come avevo immaginato.

<< Voi due fate combriccola contro di me vero? Vero?>> rido e faccio la finta permalosa.

<< Ti prego, io, e ripeto io, voglio leccare un ghiacciolo davanti a Luke Hemmings, io>> dice Zoe battendo i piedi a terra.

<<Tu faresti questo ed altro>> aggiunge Ricky con calma.

<<Mi conosci troppo bene, troppo bene>> mormora mentre beve un altro sorso di caffè. Cala il silenzio e mi faccio coraggio.

<<Secondo voi cosa intendeva con "ghiacciolo"?>> poso la tazza di thé sul tavolino di vetro e aspetto il verdetto su cui mi sono aggrovigliata il cervello da ieri.

<< Amica, è ovvio>> e ride di gusto. Si alza e scivola vicino a me. La guardo spaesata e successivamente mi volto verso Ricky che sogghigna.

<< Non capisco io beh.. ho pensato a... oddio>> urlo e mi tappo il viso con le mani ed inizio a battere i piedi a terra. Non capisco perché mi vergogno tanto, questo è totalmente assurdo.

<<Finalmente ci sei arrivata>> dice Ricky.

<< Non cantare vittoria bello, Bea ha solo sclerato ma ci scommetto le chiappe che non ha minimamente capito niente>>

All'improvviso arrivi Tu! |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora