Capitolo 12

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Raito arriva subito dopo quando ero arrivata vicino alla porta di entrata.

[RAITOOO. Non vale, mi hai rubato il cappello. ::>_<::
Raito: il cappello è mio e lo tengo io.
Sei spregevole.]

Raito: allora bitch-chan, vogliamo andare?
Karin: ok.

Fuori troviamo la limousine che ci aspetta. Stranamente Raito non parla e la cosa mi piace. Arriviamo nei centri di Tokio, ci sono molte persone che vanno avanti e indietro, turisti che entrano in ogni negozio e famiglie per prendersi un gelato.

Tutta questa meraviglia, in una sola città, giro che morirei per questo.

Raito: ti sei incantata, bitch-chan? 
Karin: cosa?  Oh, no. Stavo pensando.
Raito: da che cosa iniziamo? 
Karin: io non lo so. Non conosco la città, mi fai da guida? 
Raito: ti fidi di me?  *sorride*
Karin: da 0 a 10? 3 .
Raito: perfetto. Vieni.

Mi prende per il polso e mi fa girarare in negozio in negozio. Alla fine, ogni abito che prendeva, o era troppo scollato o troppo corto.

Cerco tra dei vestiti e uno cattura la mia attenzione. È bellissimo, non ho parole.

Raito: ti piace quello, bitch-chan?  Mhh, non è male. Ma poi trovare di meglio.
Karin: Raito.
Raito: hihihihi. Scherzo, bitch-chan. Allora?  Che fai?  Lo provi? 
Karin: subito.

Lo prendo e vado verso i camerini. Alla fine non è troppo corto o troppo scollato. È lungo fino ai piedi, ampio alla fine del busto, dei fiori come decorazione ai lati e un copetto (non so come si scrive :b)  a fascia. In tutto il vestito è di colore blu/viola.

Esco dal camerino per farmi vedere da Raito, nel quele mi sorride.

Karin: come stò? 
Raito: sembri una principessa, bitch-chan.
Karin: era quello il mio intento.
Raito: per le scarpe? 
Karin: semplici ballerine.
Raito: vabbene. Dai rimettiti i vestiti, che paghiamo questa meraviglia.
Karin: yeah.

Rietro nel camerino e mi vesto. Paghiamo il vestito e uscendo vediamo che è quasi sera. Mamma che casino, Reiji ci farà la romazzina, neanche se fosse mia madre.

Raito: che ne dici di un gelato, bitch-chan? 
Karin: cosa?  Fa freddo e tu vuoi un gelato? 
Raito: sbaglio, o sono pur sempre un vampiro, bitch-chan,  non soffro il freddo.
Karin: beato te.
Raito: dai andiamo.

Mi prende per il polso e io quasi non gridavo per la paura. Raito sà essere spaventoso, ma il suo lato pervertito e energetico, non manca mai.

Karin: R.. Raito. Aspetta.
Raito: su forza, bitch-chan. Sei troppo lenta.
Karin: sei tu che sei troppo veloce, e non in quel senso.
Raito: io non lo stavo pensando in quel senso, come sei pervertita, bitch-chan. Fufu~
Karin: eeehhh?  *arrossisce* Stai capendo male.
Raito: hihi. Eccocci arrivati.

Scontro contro la schiena di Raito per la frenata improvvisa. Guardo davanti a noi, c'è un bar-ristorante proprio davanti a noi.

Qui sono tutti famosi, c'è troppo lusso. Entriamo e subito un camerieri ci viene ad accoglierci, ha una lista di nomi in mano e sembra che non si riposi mai dalle occhiaie che ha.

Cameriere: sareste? 
Raito: sono il figlio di Togo sakamaki, Raito Sakamaki.
Camerieri: si, ci siete. E voi signorina? 
Karin: ecco...
Raito: lei è una mia amica, sta con me.
Cameriere: certo, venite pure.

Butto un sospiri di sollievo, guardo Raito, chi sà cosa nasconde questo ragazzo, lui nota che lo stò guardando e mi fa l'occhiolino con la linguaccia.
Sorrido a mia volta e guardo davanti a me. Il cameriere ci fà sedere vicino alla finistra, un tavolo per due.

Karin: fiù, per un attimo ho pensato che mi cacciasse fuori.
Raito: tranquilla, bitch-chan. Come stà andando le cose con Kanato? 
Karin: cosa?  Oh, bene. Almeno credo. Nulla di personale, ma, non che non mi fidi di lui, devo pur sempre stare pronta a tutto.
Raito : brava, bitch-chan.
Karin: e tu, invece? 
Raito: usata e poi gettata.
Karin: sempre il solito. Vorrei capire se cambierai un giorno.
Raito: non credo. Ho tutta la vita davanti.

E con il termine 'tutta' vuole dire proprio tutta. Vorrei essere pure io come loro, non che non fossi immortale, per cortesia, ma il freddo, il caldo, le ferite ecc. Io le sopporto. È come se fossi una comune umana.

Karin: che strazio.
Raito: hihihi. Non ti piace tutto questo lusso vero? 
Karin: se ti dicessi di no?  Mi crederesti? 
Raito: ti devi abituare, bitch-chan. Prima o poi arriverà il tuo momento.
Karin: e con questo, cosa intendi dire? 
Raito: più avanti lo capirai. Adesso ordiniamo, ho una certa fame.
Karin: sul serio?  *ride*
Raito: che hai da ridere, bitch-chan?  Io dico sul serio.
Karin: scusami....ma... Non riesco...proprio... A fermarmi. *ride*
Raito: uffa, sei un insensibile, bitch-chan.
Karin: OK OK. La smetto. Ma detto in quel modo, sembrava che stessi recitando.
Raito: *sorride* beh, hai ragione tu.

Alla fine, dopo risate, chiacchierate e cibo volante. Mi sono proprio divertita. Non pensavo che Raito Sakamaki fosse così. (Neanche io se per questo.) 

Tornati alla villa, come avevo detto prima, Reiji ci fà la romazzina. Manco fosse mia madre. Alla fine, non possiamo uscira dalla nostra stanza, solo per andare a scuola e mangiare.

Poveri noi.
Non so nemmeno cosa vuole in cambio, Raito, da me. Non me lo vuole dire. Che strazio.

Mi sto preparando per andare a scuola. Lascio Uliè qui, dato che mi avevo detto che avevo sonno, ed esco da camera mia.

Reiji: sono stato buono con voi due. Un'altra regola infranta e vi rinchiudo nelle segrete.
Raito: il bello è che possiamo teletrasportarci, mio caro Reiji.
Reiji: vedi di abbassare il tono con me.
Karin: dai Raito smettila.
Kanato: bambolina, vedi di non svenire oggi, abbiamo fisica e nuoto con la classe di Raito.
Ayato : io non penso che sia tanto male. Tanto non sa fare nulla.
Karin: parla quello che si è fatto sconfiggere da una ragazzina a nuoto.
Ayato : brutta...
Yui: Ayato, non arrabbiarti.
Shu: zitti. Non sento la musica.
Reiji : dov'è finito Subaru? 
Subaru: sono qui.
Reiji: perfetto. Possiamo andare.

Usciamo tutti e entriamo in limousine, la sfortuna è dalla mia parte, si può avere Reiji alla tua sinistra e Shu alla tua destra?  Che sfiga.

Fortuna che ho Raito davanti a me, non proprio fortuna per via delle sue battutine, che non potevano mancare.

Spazio ⓜⓔ

Ma salveeee. Okkkeeeyyyy.  Sono stata cattiva a non aver più aggiornato. Ma che ci posso fare, sono impegnata.

Coscienza : a stare sul letto e piangere per il finale di 'Colpa delle stelle'. 

Hey. Il finale era bellissimo. Non insultarlo. Uffa. Che coscienza rompi che ho.

Raito: oh, bitch-chan.
Karin: oh, Raito.
Kanato: stai lontano da Karin.
Raito: suvvia Kanato. Non puoi tenertela tutta per te.
Karin: io sarei qui. Ayi, dii qualcosa.
Ayato : primo non chiamarmi Ayi, secondo ha ragione Raito. Per una volta.
Kanato: la bambolina è mia e la tengo io.
Karin: non sono un oggetto. Io sarei un essere vivente.
Yui: lascia stare. Ci si deve abituare.
Ayato : zitta, chicchinashi.
Karin: pancake. Si dice, pancake.
Yui: e.. Ecco.
Raito: la bitch-chan è rimasta senza parole.
Kanato: pure Ayato.

Heeeyyy. Morti fra i vivi, io sarei qui. Heeeyyy. 👋
Lasciamo stare. Sono morti definitamente. Bayy. :3♡

Gemelli per Scelta (Kanato Sakamaki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora