Cap.27

328 11 6
                                    


Giornata di svago, finalmente, oggi è sabato e non c'è scuola! 
Stò mettendo a soqquadro l'armadio per trovare la mia maglia preferita, sono ancora con il busto coperto solo dal reggiseno e per questo ho cacciato Raito dalla mia stanza.

Karin: PORCA PUTTANA! 

Cerco anche nei casetti, ma di quella maglietta non c'è traccia, eppura mi ricordo che l'avevo portata con meh!  Quella maglia rappresenta una promessa, la promessa che avevo fatto con mio 'fratello' quella di: trova la strada che è adatta a te, Karin, promettimi che la troverai.

In quei anni non capivo bene a cosa si riferiva, ma poi quando sono arrivata in questa casa, ho incontrato i fratelli sakamaki, Yui e le mie carissime amiche, ho capito a cosa si riferiva, ed ne sono molto contenta.

Kanato: quella maglia arancione spicca tra le nere e viola.
Karin: dove? 
Kanato: è appesa lì.

Mi girai e guardai l'armadio, era stata lì, per tutto questo tempo, e non me ne sono accorta, che stupida che sono.
Veloce come un fulmine, sistemo tutto e indosso la maglia di mio 'fratello', a sinistra ci sono le sue iniziali che sono ancora leggibili : M. C.
L'ultima volta che l'ho visto era su un letto di un ospedale, stava affrontando una malattia più potente di lui ed io sono rimasta lì, a guardarlo, mentre se ne andava via da me.

Kanato: mi dispiace.
Karin: per cosa? 
Kanato: per quel ragazzo, non meritava di finire così.
Karin: ormai è fatta. E poi non ti devi scusare, ci sono passata, sono ormai 7 anni che manca.
Kanato: mmhh.
Karin: che succede, ragazzo peluche?  *sorride*
Kanato: speravo che quel nomignolo lo avessi cancellato dal tuo vocabolario.
Karin: mi spiace, caro Kanato, ma il nomignolo ragazzo peluche ci sarà per il resto dei tuoi giorni.
Kanato: non ci credo, lo dovrò sentire per sempre. Era meglio rimanere con il dubbio e non sapere il ragazzo che ti piace.
Karin: *ride*. Sarà e sei sempre e solo tu, ragazzo peluche! ~
Kanato: un giorno tra questi rinchiuderò Raito e la sua bocca.
Karin: *lo bacia*. E perché mai? 
Kanato: perché ti stà influenzando con il suo modo di parlare.
Karin: oh, io non credo.

Lo bacio di nuovo e gli accarezzo i capelli, mentre lui cinge la mia vita.
Il bacio da casto, diventa più passionale e passo dopo passo, mi ritrovo seduta sulle gambe di Kanato mentre lui è seduto sul letto. Infila le mani fredde sotto la maglietta, causandomi mille brividi, sorride nel bacio, accarezza i miei fianchi mentre io gli tiro 'gentilmente' i capelli, facendogli uscire un gemito di piacere.

Sorrido e mi stacco dal bacio per riprendere aria, appoggio la mia fronte sulla sua e apro gli occhi, incontrando i suoi.

Karin: ti piace quando ti tiro i capelli, vero, Kanny? 
Kanato: mmhh... Può essere.
Karin: *si morde il labbro mentre sorride*.
Kanato: se lo fai di nuovo giro che ti faccio vedere l'inferno.
Karin: in che modo? 
Kanato: in un modo che ti farà sentire molto piacere.
Karin: *ride* . Allora sarà meglio non rifarlo per ora, non voglio essere sverginata da un vampiro in carole.
Kanato: hey!  *ride*
Karin: *ride* .

Gli accarezzo la guancia e lo bacio di nuovo, questa volta mi trovo sdraiata su di lui e rivalta la situazione, sento la gola secca, molto secca. Ci stacchiamo e vedo che anche lui ha questo desiderio, mi lecca il collo facendomi uscire un germito inaspettato e, dopo varie turture, mi morde, ma non in quel modo rude e forzato, questa volta è dolce e delicato, quasi come se pensasse che mi stessi per rompere.

Il desiderio di sangue si fà più forte, i miei canini si allungano pian piano e ho la bocca asciutta. Rivalto la situazione e mi ritrovo, di nuovo, sopra di lui, mi sorride strafottente mentre lo fulmino con lo sguardo.

Karin: maledetto.
Kanato: ci pensavi prima, bambolina.
Karin: adesso vediamo chi si ritrova dissanguato.

Faccio il suo stesso procedimento e dopo lo mordo, mi piace molto il suo sangue morto, freddo, quasi senza sapore, ma molto buono.
Finito mi lecco le labbra e lo guardo di nuovo negli occhi, quei pozzi viola, la prima volta che li ho visti mi sembrava di vedere me stessa in forma maschile e mi facevano paura, ora invece, li amo, quasi come fossero la mia aria, non ne posso fare a meno.
Solo ora noto che è a petto nudo, ma non ci faccio caso, ci ritroviamo a baciarci di nuovo, quasi come se ne avessimo bisogno, bisogno di sentire le nostre labbra scontrarsi fra di loro.

Qualche minuto dopo.

Il suono del vento e delle foglie ormai crescenti, si fanno largo nella silenziosa camera, dove mi trovo dormire con Kanato che mi abbraccia.
Ma è come se sentissi nell'aria che qualcosa non deve andare così e percepisco il karma di costui che si stà avvicinando a questa stanza, cerco di sembrare addormentata mentre fa capolino qui dentro e sembra aver funzionato.

???: adesso verrai con me, anima perduta.

Dopo, non sò cosa sia successo, dato che ho sentito una puntura sul collo che mi ha fatto ricadere fra le braccia di Morfeo.

Angolo ⓜⓜⓜⓔⓔⓔ

Mi dispiace finire sul più bello, anche se non credo che ci sarà il continuo. Che peccato! 

Karin: finalmente sono riuscita a diventare la ragazza di Kanato. E tu cosa fai?  Mi fai rapire, ovvio! 

Eh, cara mia. È legge di vita. E poi credo che lo rivedrai non molto presto, massimo 2-3 anni, circa.

Karin: COSA?!

E già, care lettrici. Gemelli per scelta finisce qui, con Karin che m'insegue per tutta la camera da letto dei miei genitori, yeppy! 

Karin: YEPPY UN CORNO! 

Bay bay!  Ah, leggete i nuovi libri che stò scrivendo, mi raccomando.































Aiuto!  Ma nessun personaggio ha fatto tragedia per il finale.

Karin: perché erano tutti felici e contenti, brutta ****

Mi spiace ma qui ci sono bambini.

Alla prossima, se riesco a scappare dalla furia di Karin.
Bay bay! 

Gemelli per Scelta (Kanato Sakamaki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora