13 sulla lama del rasoio- parte 1

12.3K 439 5
                                    

Ian

Decidemmo di attaccarli prima che scendesse la notte, sapevamo che i loro sensi erano di gran lunga superiori ai nostri di notte e non avremmo mai potuto vincere.

Eravamo nei pressi delle tane dei Wendigo pronti per attaccare quando mi sentii mancare, mi ripresi quasi subito e nessuno se ne accorse per fortuna, era da qualche giorno che stavo poco bene, da quando Emily si era addormentata sotto la pioggia. Da quando l'avevo rivista mi sentivo male senza di lei ed ero molto più debole, ma tutto sembrava essere passato quando ero andato da lei...stamattina però avevo mal di testa e mi sentivo malissimo, ma non potevo di certo dirlo o Emily mi avrebbe impedito di essere lì ed io volevo proteggerla...a qualunque
costo.

Dopo poco versi simili a ringhi e sibili ci circondarono, si muovevano tra gli alberi rapidissimi provocando continui fruscii, all'improvviso però tutto si fece di un silenzio surreale.
Un verso acuto alla mia sinistra mi fece voltare all'istante ed una creatura dai tratti umani ma con arti più lunghi e dotati di artigli mi si scagliò contro. La grande bocca irta di zanne era sporca di sangue secco così come gli arti e, gli occhi privi di pupilla e completamente inniettati di sangue, il corpo era smagrito e la pelle cadaverica, nonostante ciò era davvero veloce. Altri sbucano dagli alberi ed iniziò la lotta, sembrava però che non piacesse loro la compagnia dei loro stessi simili e se erano troppo vicini iniziavano ad agreddirsi facilitandoci il compito di annientarli.

Un altro sibilo mi fece voltare e subito mi diressi verso Emily poco prima che una di quelle creature le arrivasse alle spalle mentre lottava con un'altra davanti a se

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Un altro sibilo mi fece voltare e subito mi diressi verso Emily poco prima che una di quelle creature le arrivasse alle spalle mentre lottava con un'altra davanti a se.

L'ultima cosa che vidi furono le zanne di un Wendigo troppo vicine alla mia gola ed un forte dolore.

Emily

Liberatami di un paio di Wendigo uno mi venne diretto addosso cercando di azzannarmi, per fortuna evitai che lo facesse, il morso di un Wendigo ti trasforma in uno di loro ed io non ci tenevo proprio. Con la coda dell'occhio vidi un altro Wendigo alle mie spalle lottare con Ian ma non ebbi il tempo di fare nulla perché un artiglio riportò subito la mia attenzione all'essere davanti a me, di cui mi liberai appena in tempo perché un'altro mi attaccasse alle spalle ed io gli staccassi la testa di netto, subito però notai il corpo di Ian a terra e corsi da lui -Ian...- era privo di sensi e la sua maglietta era sporca di sangue e subito la strappai per controllare l'entità della ferita, sbiancai vedendo il grande morso che copriva la spalla piena di sangue.

No. No. No. No. Il mio respiro accelleró e sentii il terrore crescere in me finché i miei occhi non diventarono luminosi ed una forte luce mi avvolse cancellando all'istante anche i pochi Wendigo rimasti.

Quando la luce svaní tenevo ancora Ian tra le braccia ma non ero più nel bosco bensì nella mia casa, nella camera dove il mio mate aveva dormito negli ultimi giorni. Mia madre mi aveva detto che in alcune occasioni, solitamente quando si era in pericolo, il potere della nostra specie ci portava in un luogo per noi sicuro ed io ero così spaventata che il mio spirito lupo mi aveva riportato a casa.

Mi ci vollero pochi secondi per trovare e raggiungere il nostro miglior medico che si preoccupò subito vedendomi sporca di sangue e sconvolta -Oh mio Dio Emily! Cosa è successo?- -Gabriel ti prego devi aiutarmi- dissi -di cosa si tratta?- -seguimi- lo portai subito da Ian e lui si mise subito a controllare la ferita mentre io lo fissavo preoccupata, Gabriel mi guardò -lo puoi aiutare...vero?!- lui sospirò -purtroppo non lo so, è un Alpha quindi è forte ma il morso di un Wendigo è molto pericoloso, devo fargli alcuni esami...lo porto subito in infermeria- -No! Lui resta qui, dimmi ciò che ti serve e lo avrai subito...ma lui di qui non si muove- dissi ringhiando quasi sedendomi sul letto accanto a lui e spostandogli una ciocca di capelli dal viso. -torno subito, faremo il prima posdibile, ma.... ecco potrebbe essergli utile il tuo sangue- -certo ma perché?- -sei un Alpha... ed in più la sua compagna, lo rafforzerà rallentando la trasformazione, fermandola forse- io annuii mentre lui usciva.

Subito mi morsi il polso succhiando il mio stesso sangue poi posai le mie labbra su quelle di Ian facendoglielo bere, subito dopo però il mio cellulare squilló ed io risposi scostando mi da lui -Emily dove siete finiti? Stai bene? mi hai fatto prendere un colpo!- -scusa io... Ian è stato morso, siamo a casa- dissi triste -Oh Dio, Emily... come sta?- -è privo di sensi, Gabriel deve fare alcune analisi... è tutta colpa mia Liam- dissi non riuscendo più a trattenere un singhiozzo, non volevo che morisse, non avrei potuto sopportarlo. -non è colpa tua piccola, arriviamo subito- disse.

Liam era appena arrivato, con lui Lihana e Jack, Sam, Clare e mia madre mi raggiunsero. Clare era in lacrime e corse subito dal figlio accompagnata dal compagno e Sam, gli altri rimasero in salotto per non disturbare mentre mia madre parlava con il dottore e mio fratello mi venne subito vicino -sei tutta sporca di sangue Emy, dovresti farti una doccia, ti calmerá- disse dolcemente, ma io a malapena lo sentii, il mio sguardo era perso in direzione del letto, mi avvicinai -scusa Clare- la donna alzó lo sguardo su di me confusa -non devi scusarti, non è colpa tua- -si, me lo hanno già detto ma non posso non pensare che se non avessi acconsentito a farlo venire con noi non si sarebbe ferito- dissi dispiaciuta -non devi sentirti in colpa tesoro- sorrise la donna -ma io...- fui interrotta da Sam -ha ragione, anche se gli avessi proibito di venire lo avrebbe fatto lo stesso, è stata una sua scelta e sapeva ciò che rischiava... è sempre troppo testardo e impulsivo- disse triste ma con un piccolo sorriso. Sospirai -mia madre sta parlando con Gabriel, dovreste andare da loro, lui continuerà a riposare....dovreste anche voi- disse dolce e Sam annuì uscendo con Clare. Liam mi guardò -dovresti seguire i tuoi stessi consigli- -non lo lascio, non posso- dissi senza guardarlo -fai una doccia qui, solo pochi minuti- propose ed io accettai controvoglia.

RejectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora