15 love

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Ian

Era pomeriggio tardo e stavo cercando Emily, volevo parlarle in merito al marchio, sapevo bene che quando l' avrei finalmente avuta non sarei riuscito a controllarmi, l' avrei marchiata con o senza il suo permesso e sapevo che ciò l'avrebbe fatta a dir poco infuriare così speravo che mi desse il permesso. 

Bussai alla porta della sua camera più volte ma lei non rispose così entrai comunque, la stanza era vuota ma la porta del suo bagno personale socchiusa e si sentiva lo scrosciare dell'acqua, sembrava stesse facendo la doccia così decisi di aspettarla seduto sul letto dalle coperte viola.

Una decina di minuti dopo la porta si aprì, Emily aveva solo dell' intimo di pizzo blu addosso, i capelli ancora umidi mostravano che li aveva appena appena asciugati con il phone.
Sobbalzó appena mi vide e si portò una mano al petto -Ian! Mi hai fatto prendere un infarto- mi rimproveró -guarda che io non ho fatto proprio niente- ribattei serafico -quindi trovi normale apparire in camera di qualcuno così all' improvviso?!- chiese leggermente alterata -no, ma sto aspettando che tu esca da quel bagno da ormai dieci minuti... e comunque non mi aiuta che tu sia mezza nuda- dissi mangiandomela con gli occhi mentre lei sembrò ricordarsi solo allora in che stato fosse e si diresse subito al suo armadio prendendo un vestito celeste ma il mio lupo non era molto d'accordo.

Emily

Ricordandomi di essere ancora solo in intimo presi subito un vestito ma Ian mi impedì di metterlo bloccandomi le mani lungo i fianchi ed iniziando a baciarmi il collo tenendo il mio corpo contro il suo ed io non riuscii a trattenere un gemito, lui ringhió eccitato -p...perché eri qui?- chiesi e lui lasciò le mie mani posando le sue sui miei fianchi -perché voglio marchiarti Emily... e so che farlo senza il tuo permesso sarebbe davvero pericoloso per la mia incolumità- disse accarezzandomi la coscia con la mano destra.

Ridacchiai -hai ragione...va bene, puoi farlo- dissi semplicemente mentre mi posava un altro bacio sul collo e la sua mano sinistra accarezzava il mio seno, chiusi gli occhi gemendo. La mano sulla coscia si spostò poco più in su, sulla mia intimità ed iniziò a stimolarla mentre io ero completamente presa dalle sue attenzioni indirizzate al mio corpo. Si fermò ed io gemetti contrariata voltandomi, lui però sorrise e mi baciò poi mi sollevò ed io allacciai le mie gambe alla sua vita facendo scontrare i nostri bacini.

In un attimo mi ritrovai stesa sul letto con Ian su di me, posò un bacio nell' incavo del mio collo poi sentii le sue zanne premere sulla pelle, durò soltanto un attimo poi una sensazione di benessere m' invase completamente e mi specchiai negli occhi del mio compagno, sorridemmo entrambi prima di fare l' amore più e più volte.

Mi svegliai un paio d'ore dopo, era sera, probabilmente quasi ora di cena ed io rivolsi lo sguardo all' uomo che mi teneva stretta tra le braccia profondamente addormentato. Un sorriso nacque spontaneo sul mio volto mentre sovrappensiero disegnavo cerchi e forme astratte sul solido petto di Ian, che lentamente si sollevava e si abbassava. -a che pensi piccola?- la voce del mio mate mi giunse ancora resa roca dal sonno ed io alzai i miei occhi verdi nei suoi e sorrisi, lui fece lo stesso -a niente in particolare... non è che sai che ore sono per caso?- chiesi e lui si voltò verso l' orologio sul comodino -sono le 7:57, perché?- -perché solitamente la cena è pronta all' incirca verso le 8:10, dovremmo iniziare a prepararci... a meno che tu non voglia andare a mangiare nudo- dissi provando ad alzarmi ma Ian mi tirò di nuovo a se e mi baciò -okay piccola- disse prima di scendere dal letto completamente sfatto.

Poco dopo essermi vestita e sistemata sentii la voce di mio fratello chiamarci per avvertirci di scendere a mangiare -che ti dicevo- sorrisi guardando l' orologio che segnava le 8:11, sentii la risata di Ian dietro di me mentre scendevamo le scale.

Appena entrammo in cucina mano nella mano tutti ci guardarono sorpresi ed io ruotai gli occhi, sapevo bene che stavamo per essere sommersi da un mare di domande e l' idea non mi allettava granché, non mi piaceva proprio per niente! Appena vidi Liam aprire bocca per dire qualcosa lo linciai con lo sguardo e lui si zittí tornando a mangiare come gli altri. Dopo aver riposto, a forza, ad un bel po' di domande delle nostre rispettive, ed impiccione, madri potemmo finalmente tornare in camera.

-piccola, domani mia madre e Sam torneranno al branco e... ecco volevo sapere se tu verrai con noi?- lo guardai seria e sospirai -non posso, devo badare al mio branco- -anche io, ma non voglio separarmi da te, non di nuovo- disse lui, aveva ragione, ancora non avevo pensato all' ipotesi oramai divenuta una certezza che avremmo unito i nostri rispettivi branchi e dunque anche i territori già confinanti ma ora capivo che nessuno dei due poteva allontanarsi troppo dalle due case branco dunque ora la domanda sorgeva spontanea...

chi dei due si sarebbe trasferito?
Sapevo per certo che non sarei stata io a cedere per prima, mai e poi mai!

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