Era Juditte che con tutta la sua spavalderia era entrata e guardandosi in giro mi aveva detto:"tesorino mio, tu sei il sangue del mio sangue, come puoi stare in questo schifo, vieni a vivere con me!"
Scoppiai a ridere e risposi:"tu mi fai schifo." Sospirai i poi ripresi "togliti di qui, vattene, questo é il mio posto e questa e la mia famiglia!" Mi avvicinai a Jane e dissi in fine" e lei é la donna che mi ha fatto da madre!"
"Io sono tua madre!"
Non ce la facevo più così mi avvicinai e le dissi:"o sparisci o ti prendo a botte"
"Non lo farai"
Ero nera così feci per darle uno schiaffo quando Kate mi tirò indietro.
"Animale, era ovvio, con un padre del genere."
Mi girai a cercare mio padre, perché non reagiva, giravo lo sguardo ma non lo trovavo finché dopo 5 minuti riapparse dalla selleria e si mise accanto a me, faci per dirgli di fare qualcosa quando l'auto della polizia sgommò davanti all'entrata e scesero due agenti che si avvicinarono a Juditte e dissero con molta molta ma molta gentilezza:"signora la invitiamo ad andarsene, questa é proprietá privata" lei non li degnó nemmeno di uno sguardo e si avvicinò a me dicendomi:"Andiamo, sono stanca delle tue lagne"
Brian le stacco il braccio con violenza e con altrettanta le urló di lasciarmi stare e che non doveva andarsene se mi voleva, un agente ormai spazientito la prese per un braccio e lei le diede uno schiaffo e cominciarono ad urlare, non capivo che stavano dicendo perché stavo piangendo non riuscivo a fermarmi, che razza di vita ho mi stavo chiedendo finché una mano mi si posò sulla spalla e mi spinse verso l'uscita secondaria, era Kate .
"Odio vederti piangere" mormorò.
Mi guardai intorno e poi l' abbracciai forte.
"Tutto ok?" Chiese Cam .
"Tutto ok" risposi.
Decisi di andare a fare un giretto a piedi perché per una volta volevo pensare per me senza dover badare anche al cavallo e al cane.
Andai al fiume, scorreva lento e calmo senza ostacoli ne problemi, fortunato.
Tornai al maneggio dopo mezz'oretta e subito mio padre mi chise con tono arrabbiato:"Dove sei stata tutto questo tempo?"
Non capii se era un senso di protezione o meno ma mi arrabbiai per il tono che aveva usato cosí risposi a mia volta:"intanto tutto questo tempo é stato al massimo mezz'ora e poi sono stata al fiume."
"E come ti é saltato in mente di andare al fiume? Tu dovevi rimanere qui!"
"Certo io ho sempre doveri ma mai diritti vero?" Risposi andandomene.
Passai l'intera mattinata senza parlare con nessuno e a pranzo comprai un panino e andai a mangiarlo in fienile, amavo quel posto! Verso le 14 sentii la scala a pioli scricchiolare: vuoi acqua e menta con un muffin? Era mio padre.
Salì e si sedette accanto a me "scusa"mi disse e anche io a mia volta feci lo stesso, era quello che amavo di lui: nonostante fosse un padre sapeva riconoscere i suoi errori! Lo abbracciai. "Eli, vieni giù " urló Cameron "Vai dal tuo principe " disse ridendo mio papá, scesi le scale e davanti a me trovai una sorpresa che mi fece salire il cuore alla gola.

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Forget me
RandomElizabet, una ragazza di 13 anni é nel bel mezzo della fase adolescenziale: i primi amori, i problemi... Riuscirá ad affrontare tutto ció senza mai far scoprire il suo segreto?