ꜱᴇꜱᴛᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ

1.3K 161 36
                                    

𝓛𝓾𝓬𝔂

Sento i raggi del sole che filtrano dalla mia finestra, essi arrivano direttamente al mio letto, creando fastidio ai miei occhi. Non ci penso due volte, infatti cerco di alzarmi per chiudere la tenda.
Le mie aspettative vengono bloccate da qualcosa nel vero senso della parola, perciò c'è qualcosa che mi tiene incastrata.
Mi guardo attorno e noto il braccio di Josh avvolto sulla mia pancia.
Sono stretta a lui!
È una piacevole sensazione, ma devo liberarmi al più presto.
Cerco di uscire da sotto il suo possesso, sebbene sia troppo pensate e di conseguenza anche inutile.
Lo sento sghignazzare, mi vieta di alzarmi di proposito.
«Lasciami andare! Oppure arriverò in ritardo», ancora ride sotto i baffi.
Io al suo contrario voglio arrivare puntuale a scuola, non voglio prendere un rimprovero solo per averlo accontentato a restare incastrata sotto di lui.
«Non ti libero. Devi stare qui con me», sentirgli pronunciare le ultime parole il mio cuore fa una capriola. Adesso vuole adottare la tattica della faccia da cucciolo. Non posso non sorridere nel vedere quanto sia disperato, ma per sua sfortuna la faccina da cucciolo non funziona con me, perlomeno non più. Ero stata proprio io ad usarla la prima volta, quando desideravo tanto la bambola Dolly, però mio padre non voleva comprarla. Allora decisi di intervenire, infatti lo implorai e ci riuscii, cosí la ricevetti per natale.
Se non vuole lasciarmi andare lo costringerò con un vecchio metodo che lui odia, cosa c'è meglio del solletico? Mi avvio sulla sua pancia fino a risalire sul suo petto, le sue risate aumentano di colpo, a causa di ciò che gli sto per fare.
«Fermati!», grida cercando di afferrare i miei polsi per bloccarmi, però non ci riesce, allora ricomincio di nuovo a tormentarlo.
Senza rendermene conto il voler fargli il solletico mi ha fatta mettere in una posizione del tutto in adeguata, perchè sono a cavalcioni su di lui.
Il mio viso è avvolto dalle fiamme. Sto pensando a cosa fare. La prima cosa che voglio fare è  scendere dal suo corpo, ma mi è vietato, perché mi tiene saldi i fianchi.
Alza il proprio volto e le sue labbra sono ad un passo dalle mie. Riesco pure a percepire il suo respiro caldo.
Questo mi fa mancare l'aria. Il suo alito profuma di menta, presumo che sia ancora l'odore del dentifricio fatto la sera prima.
«Forse è meglio smettere», mi dice prima di lasciarmi andare.
La cosa che mi stupisce è che si abbassa e mi lascia un leggero bacio sulla fronte.
Potrei giurare di non averlo sentito, dopo questo gesto va via, senza fiatare.
Come il mio solito fare, prendo i primi capi che mi sono vicini all'apertura dell'armadio e li estraggo. Un paio di jeans e una felpa nera con delle fantasie bianche, questo outfit può andare bene. Guardandomi attorno sono felice delle modifiche apportate alla mia stanza, che ho fatta restaurare da poco. Prima avevo una stupida carta da parati con dei pupazzetti inguardabili. Le pareti non hanno più una carta da parati, ma semplice pittura. Ho scelto un colore molto neutro una specie di rosa antico, quasi sul grigio. Ho fatto cambiare anche il letto, adesso è più grande e viene completato il tutto con un piumino bianco, definito dai dei cuscinetti colorati. In questo periodo ho messo quelli rosa e bianchi, ma con molte probabilità cambierò a breve. Mi piace il cambiamento. Sempre le stesse cose dopo un po' non mi piacciono più come prima. Vedendola posso dire che starci mi da un'aria più matura.

Le ore scolastiche sono state una vera e propria rottura. Ho pensato tutto il tempo a Josh. È normale? Sono stupita dai mie pensieri, devo distrarmi e pensare a qualcos'altro. Anche il mio sguardo a mensa cercava tra tutti i posti solo per rintracciare quello suo. Io e Meghan andiamo a sederci in un posto ben isolato. All'inizio della nostra amicizia abbiamo avuto piccole discussione riguardanti il posto a sederci, perché lei voleva che ci mettessimo in un posto vicino ai nostri coetanei, invece io volevo stare il più lontano possibile. Abbiamo fatto testa o croce, per fortuna ho vinto, così facendo ho rinunciato nel stare al centro dell'attenzione degli studenti. Josh la pensa diversamente da me, infatti lo vedo in un tavolo al centro della mensa, in compagnia dei giocatori di football e delle cheerleader, ne è la dimostrazione, che ha anche una compagnia più intima. Il capitano delle cheerleader le è completamente avvinghiata addosso, sembra una sanguisuga. Le si avvicina a lui e preme le proprie labbra su quelle di Josh e lui non si allontana, anzi ricambia il bacio.
Cosa mi aspettavo che non la baciasse?

UN DISASTRO CHIAMATO AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora