Ventiquattresimo Capitolo

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Lucy

Chi l'avrebbe mai detto che l'altra sera, ero disposta a dare la mia verginità a Josh. La cosa assurda è che ero pronta.
Ma quel bellissimo momento, il più bello della mia vita, è stato rovinato. Ancora una volta.
Ritrovarmi mio padre, mentre potevo essere sotto di lui, non credo che sarebbe stata una cosa tanti piacevole da percepire. La sua piccolina, che va a letto con il suo figliastro. La cosa più assurda di sempre, che di sicuro non approverebbe.
L'emozione mi è arrivata al cuore, quando gli occhi di Josh si sono illuminati alla parola Amore, perché lui mi ama.

Durante l'ora di scienze i miei pensieri sono stati rivolti in molto altro.
Solo verso una persona...
Come si fa a rimanere concentrati quando in realtà si vuole qualcos'altro?
«Lucy ci sei?», mi dice Meghan, mettendomi una mano davanti a me scuotendola.
Sbatto che palpebre per svegliarmi.
In realtà non credo di esserci per niente, o perlomeno il mio corpo c'è, ma la mia mente se n'è andata in vacanza.
«Dimmi», le chiedo, guardandola attentamente, per nascondere il fatto di essermi addormentata ad occhi aperti.
«Sei consapevole di non essere stata presente per tutta l'ora?», domanda.
Le probabilità di non essere scoperta, sono fallite.
Sbuffo, guardando la lavagna di fronte a me.
Perché ci sono degli appunti? E quando li hanno scritti?

«Ragazzi oggi creeremo delle coppie per la relazione da svolgere», ci fa sapere il professore. Anche se farla è l'ultima cosa che mi va in questo momento.
Per colpa della mia distrazione, non so nemmeno a cosa serva questa relazione.
«Di quale relazione parla?», chiedo alla mia compagna di banco, che al mio contrario è stata molto attenta.
«Deve creare delle coppie per studiare insieme. Tutto sarà dato dalla sorte».
Sono proprio curiosa di vedere con chi finirò. Anche perché io la sorte non andiamo molto d'accordo.
Non sono molto legata con i compagni di corso, anzi per la precisione non ci salutiamo neppure.
Dopo vari sorteggi, Meghan viene messa insieme a Cole, un giocatore di baseball.
«Pa signorina Carson con il signorino Posey,» mi riferisce il nostro insegnate, eppure questo cognome non mi è per nulla familiare.
«Sei finita con il nuovo studente, dicono che è pure carino». Non capisco per quale ragione sia finita io con quello nuovo, non poteva finirci Megan! Qui mezzo sembra l'unica ad essere felice di ciò. Lei si emoziona subito perché vuole conoscere sempre nuova gente, invece io voglio assolutamente evitare.
Però adesso che ci penso una persona si chiamava così. Forse sto dando delle conclusioni affrettate, però questo non mi impedisce di controllare ogni singolo studente della classe per vedere se è quella persona che penso che sia.
Da quando frequenta questo corso?
Non voglio né affrontarlo ne tantomeno lavorare con lui.
I corridoi sono del tutto tranquilli. Nessuno mi insulta e nemmeno spettegola su di me, questo mi rende più serena. Questo fin quando non mi ritrovo la faccia di Mitch a pochi passi da me. Ha un sorriso amichevole sulle labbra, come se fosse pronto a dirmi qualcosa.
Si avvicina, soltanto per porgermi un figlio, lo apro e dentro ci sta un numero telefonico.
Suppongo che serva per organizzarci per il lavoro che ci aspetta. Senza aspettarmi una sua risposta annuisco.
Ormai sto imparando come comunicare con lui. Dovrei essere terrorizzata, perché non so cosa ci faccia lui qui, è perché faccia finta che non mi conosca, che sia soltanto una studentessa qualunque.
Come al solito, si volta e si allontana, con lo zaino sulle spalle, senza voltarsi indietro.
Sento due braccia stringermi la vita.
«Mi sei mancata tanto», lo dice mentre mi bacia sul collo fino ad arrivare al lobo dell'orecchio.
«Mi mi vedi solo da stamattina». Faccio la difficile per non fargli capire che in realtà sono felicissima che gli sia mancata, ma credo che questa sia una conclusione ovvia.
«È stato molto sofferente non averti vicina. Vieni andiamo in mensa con me?»
Non mi dai il tempo di una risposta, perché mi trascina in mezzo alla folla per portarmi con sé.
Intreccia le mie mani con le sue. Sono stupita del suo gesto. Rischiamo tutto per stare insieme e lui vuole rischiare tutto per me.
All'entrata ci accolgono tutti osservandoci.
Josh sembra non badare affatto alle occhiatacce degli altri, aoprattutto da parte delle ragazze.

UN DISASTRO CHIAMATO AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora