Serata di beneficenza

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2 anni prima

Lucy

Come tutte le ragazze mi sono innamorata. Peccato che il ragazzo di cui mi sono innamorata non potrà mai ricambiare il mio amore.
Lui è mio fratello.
Almeno lo è secondo un punto di vista giuridico.
I miei pensieri sono sempre rivolti a lui.
Pensieri che non dovrei fare.
Amo stare con lui. Amo ogni piccolo istante accanto a lui. Ripenso sempre all'estate di tre anni fa, quando siamo andati al range dei nostri nonni. È stato uno dei momenti più importanti della mia vita. Imparai pure a cavalcare i cavalli. Imparare è relativo, perché prima che ci riuscii ebbi una bella caduta. Caddi da cavallo andando a finire con la faccia per terra. Mi feci un piccolo taglio al labbro superiore. Quando finii a terrà Josh venne in mio soccorso, vedendomi con le lacrime agli occhi mi disse: «La mamma mi ha detto che quando si ci fa male, con un bacino tutto passa».

Non capii cosa volesse dire, ma poi mi ritrovai le sue labbra sulle mie. È stato un attimo. L'attimo più bello che abbiamo mai colto. Anche se sono passati anni dall'ora, ho capito che io l'ho sempre visto come qualcosa di più di un semplice fratello: il mio eroe, la mia roccia.
Insomma la mia vita era e sarà sempre legata a lui.
Ho deciso che è arrivato il momento di parlarne con lui. Voglio sapere se anche per lui equivale la stessa cosa.
Voglio sapere a cosa devo andare incontro, per stare con lui, perché lo farei se ci fosse una sola possibilità.

La serata di stasera è molto noiosa. Non riesco a trovarlo da nessuna parte. Sapevo che doveva incontrarsi prima con Robert, e che poi mi avrebbero raggiunto insieme.
Sono in ansia da stamattina, quello che voglio fare è un follia.

La figura di Emma mi compare  di fronte.
Snella, alta, lunghi capelli castani. Ha un vestito blu, che la rende irresistibile. Oltre ad essere stronza è pure bellissima. Abbassa gli occhi su di me. Non sono nulla in confronto a lei, ma non è questo che mi lascia senza parole. Vedere Josh avvicinarsi a lei, mi spiazza completamente. Le sussura qualcosa all'orecchio, ti prego fai che sia qualcosa di innocente. Sorridono in sintonia.
Lui mi aveva promesso di venire da me, invece davanti alla prima fanciulla si è dimenticato di ciò che mi ha promesso. Mi sento una sciocca. Le stringe la vita, camminando verso il piano superiore. La mia curiosità è troppa.
Che ci sarà di male nel seguirli? Si fermano nella camera di Josh. Ad  un tratto, non vorrei essere qui, perché entrano in quella stanza insieme. Lasciando la porta della camera socchiusa. Mi avvicino, riuscendo a vedere i loro riflessi.
Si vedendo due ombre che si baciano. Il dolore invade il mio stomaco, un dolore forte, atroce, che mi sta provocando da sola assistendo a questo.
«Non ti fermare», le sussura.
Devo andarmene prima che mi scoprano.
«Non possiamo farlo qui. C'è gente ovunque», la informa. Almeno ha un po' di contegno.
«Andiamo da me. Lì staremo da soli», non si fa scappare l'occasione.
Le lacrime scorrono nel mio viso. Corro via, per andare a rifugiarmi, nella mia casetta, l'unica che non potrà ferirmi. Doveva essere un giorno importante. Il giorno in cui avrei dichiarato il mio amore, invece ho creato solo sofferenza.

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