31. Tutta colpa di quella conversazione...

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Minerva la fece entrare nei suoi alloggi, dicendole di accomodarsi. Arya si sedette e la strega versò da bere per entrambe. La giovane si legò i capelli con un gesto distratto della bacchetta e poi tornò ad osservare la vecchia professoressa.

-La sua morte ti ha cambiata- disse la McGrannit osservandola e ad entrambe sembrò una constatazione più che una domanda.

-Era il mio migliore amico, è stato il mio fidanzato... se qualcosa in me non si fosse spezzata sarei fatta di pietra-

-In che modo è morto?-

Arya girò la testa, guardando la finestra alla sua sinistra. -Con la speranza in un mondo migliore- le disse così, sapendo bene che quella non era la risposta che Minerva stava cercando.

Infatti la strega assottigliò le labbra in una linea- Cosa hai dietro al collo?-

Arya si portò involontariamente una mano sulle linee nere che le fasciavano la pelle -Un tatuaggio-

-Prima non ne avevi di tatuaggi, perché lo hai fatto?-

-Veramente ne ho anche un altro che ho fatto durante il sesto anno, solo che è coperto dai vestiti. E comunque non ci deve essere per forza un motivo...mi piaceva e basta-

La strega prese un sorso dalla tazza, poggiandola poi sul tavolino.

-Simpatica l'idea della carta incantata, l'uccellino si è posato sulla mia mano. Inoltre è entrato dalla finestra perché la porta era chiusa...intelligente per essere un pezzo di pergamena-

-Ho preso l'idea dai promemoria interufficio al Ministero della magia...solo che un volatile sembrava più carino degli aeroplanini-

-Si potrebbero usare più spesso....-constatò la strega.

Arya sbuffò -Senti Minerva, dimmi perché mi hai fatta venire qui e non rigiriamoci troppo a lungo intorno-

Lei sospirò affranta- Molto bene. La ragazza che io conoscevo non sarebbe mai entrata nei mangiamorte di sua spontanea volontà...avevi così tanti ideali di valore che molte volte faticavo anche a crederti una serpeverde-

-Magari vedevi una cosa che non esisteva- rispose Arya, osservando i granellini di the sfuggiti al filtro che si depositavano lentamente sul fondo della tazza.

-Ho visto nell'ultimo mese che ti sei molto legata a Piton. Lui non si è mai relazionato con qualcuno come sta facendo con te e ho paura che la cosa sia dovuta al fatto che ad entrambi manca qualcuno nella propria vita-

Arya alzò mentalmente gli occhi al cielo...possibile che la gente si ostinasse a non farsi gli affaracci propri?

-E con ciò?-

-Penso che tu ti stia illudendo del fatto che lui possa darti un futuro nel quale vivrete sposati e felici e che la sua vicinanza ti stia influenzando negativamente...spingendoti ad accontentarlo in tutto, come per esempio entrare nei mangiamorte-

-Non puoi parlare seriamente...se mi conoscessi bene come dici, dovresti sapere che non faccio cose contro la mia volontà-

-È vero ma l'amore rende ciechi-

Arya si massaggiò delicatamente una tempia...sembrava una di quelle frasi fatte dei libri romantici che le gemelle Miranda e Gwen si ostinavano a leggere.

-Siamo davvero arrivati a questo punto? A parlare della mia vita privata?-

-Sai bene che non amo i pettegolezzi, se lo faccio è perché ci tengo a te-

-E allora dovresti continuare a non amarli perché non ho bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare della mia vita privata. Se ho voglia di avere una relazione con Piton, allora non sono affari tuoi ma solo miei...con permesso-

Necis DefendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora