29. Quella casa che non ho mai avuto

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I cancelli del parco si aprirono cigolando, lasciando ai due maghi la possibilità di entrare di nuovo ad Hogwarts.

Il castello si stagliava in lontananza nel suo placido riposo di agosto. Si sentiva dalla foresta il calpestio dei thestral sugli aghi di pino e le onde del lago che si infrangevano sulla riva. Severus si incamminò verso il portone di ingresso con Arya che lo affiancava da un lato. Si fermò a pochi metri dal castello, guardando verso l'alto.

-Non credevo che avrei mai rivisto Hogwarts- sussurró lui.

Arya sorrise e gli strinse la mano- Bentornato a casa, preside Piton-

Il mago ghignó -Dopo di lei professoressa Williams- e le fece cenno di entrare. Arya lo precedette e percorse il corridoio insieme a lui fino alla presidenza.

Il mago si fermò prima di entrare- Non so se riuscirò a guardarlo-

-Non sei obbligato, almeno fino a quando non lo decidi tu...puoi sempre ignorarlo-

-Non penso di poterci riuscire...-

Arya gli sorrise, un sorriso triste e spinse la porta. Appena entrata la ragazza guardò verso la cornice del mago e lo trovò addormentato. Fece cenno a Severus di seguirla e poggió la borsa sulla sedia. Piton fece lo stesso girando intorno alla scrivania e passando le mani sulla sedia elaborata, destinata al preside.

-Non dormirò nella sua vecchia stanza...staró nei sotterranei- disse Piton indicando la porta che conduceva agli alloggi del preside -Ti ho fatto preparare una camera al secondo piano, è fatta come la mia e hai la vista sul lago-

Arya annuì e ringraziò -Quando arriveranno i Carrow?-

-L'ultimo giorno di agosto...sono in missione. Penso che Amycus ci metterà un po' a riprendersi da tutte le maledizioni che il signore oscuro gli ha lanciato...non li vedremo tanto presto-

-Per fortuna...-

-Spero che non causino guai...soprattutto con gli altri insegnanti-

-Puoi sempre minacciarli- propose lei sorridendo.

Piton ghignó -Ovviamente-

Il mago stava guardando le lettere sulla scrivania quando qualcuno bussò alla porta -Avanti- disse lui.

La McGrannit entrò nello studio con un cipiglio severo e le labbra strette, forse per trattenersi dall'insultare i due maghi davanti a lei. Si chiuse la porta alle spalle e disse- Gazza mi ha detto che eri arrivato ma ho voluto accertarmene di persona. Ti avverto fin da subito che non accetterò tu e i tuoi amichetti a dettar legge in questa scuola. Tutti gli altri insegnanti sono con l'ordine e lo saremo fino alla fine-

Piton inarcò un sopracciglio- Altro?-

-Per qualche strana ragione Albus mi ha detto di lasciarti in pace...che ti sia chiaro che non intendiamo farlo-

-Parli al plurale Minerva? Hai deciso di prendere il posto di Silente?-

-In qualche modo questa guerra avrà fine e non ho intenzione di perdere-

-Fa un po' come vuoi-

-Pagherai per tutti i tuoi crimini Severus Piton e con te anche chi è stato tanto sciocco da seguirti- La professoressa lanciò un'occhiataccia verso Arya. La ragazza sospiró, lasciando che i due adulti se la vedessero tra loro.

-Non potrai lanciarmi insulti per tutto l'anno...anche la mia pazienza ha un limite- le rispose il mago, stringendosi la radice del naso tra le dita.

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