41. E se fosse per sempre?

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Severus le fece un cenno da dietro le porte della sala grande, Arya si guardò intorno mentre finiva di appendere una decorazione alla parete e poi sgattaiolò fuori, prendendo una mano del mago e correndo insieme a lui fuori dal castello in direzione del parco.

Se Minerva li avesse scoperti...

Erano stati costretti insieme agli altri professori, prefetti e capocasa ad addobbare la sala grande per la festa che si sarebbe tenuta il giorno dopo, due maggio 1999, in memoria dei caduti e per celebrare la sconfitta di Voldemort. Sarebbero stati anche insigniti gli ordini di Merlino ed era l'occasione per Severus di presentarla come la sua fidanzata a tutto il mondo magico. Rita Skeeter, una volta saputa la notizia, si era dilungata sull'argomento e Piton, dopo il secondo articolo, l'aveva minacciata con una lettera che avrebbe fatto arricciare anche la barba di Silente.

Adesso scendevano insieme verso il lago, decisi a trascorrere il pomeriggio in tutta tranquillità. Si sederono sotto un albero e lui prese un libro di pozioni avanzate, iniziandole a spiegare i concetti più importanti per preparare ma soprattutto per creare una pozione.

Arya lo ascoltava assorta, prendendo appunti su un quaderno. Quando il capitolo volse al termine, Severus aprì la borsa per prendere un ricettario con alcuni ingredienti ma si accorse di averlo dimenticato in stanza.
Arya lo osservò prendere la bacchetta posata affianco ad alcuni volumi ma lo fermò con un braccio -Provo io- disse la giovane.

Il mago annuì mentre Arya sollevava la bacchetta, sperando con tutta se stessa che le infinite esercitazioni degli ultimi mesi avessero dato i loro frutti. Si era ritrovata a non saper eseguire neanche un semplice incantesimo di levitazione e la frustrazione iniziale aveva lasciato spazio alla tristezza...era come se gli anni ad Hogwarts non fossero serviti a nulla. Così si era rimboccata le maniche e con il tempo stava pian piano riprendendo ogni funzione magica.

-Accio ricettario-

Ti prego, fa che funzioni...

Il tomo di pelle scura uscì dalle porte del castello e traballando, quasi come se stesse per cadere, finí in grembo alla ragazza. Arya lo prese tra le mani, come se avesse appena visto la luce dopo un tunnel pieno di orrori -C'è l'ho fatta- constatò.

-Di sicuro Vitious approverebbe- fu il commento sarcastico di Piton.

-Non a caso ho preso una E ai M.A.G.O.- lo apostrofò lei facendogli la linguaccia.

Piton sorrise, un sorriso di sfida- Vuoi paragonarlo con il voto di pozioni?-

Arya ghignó, si era accorta dopo della lettera inserita nella busta dei risultati; lettera nella quale le avevano fatto le congratulazioni per il perfetto distillato, svolto addirittura in un tempo relativamente breve. Se fosse stato per Arya, avrebbe portato quel pezzo di carta attaccato alla fronte; tanto per dimostrare che la sua ambizione da serpe era servita a qualcosa.

I due rimasero a parlare ancora un po' fino a quando Piton non fece cenno alla ragazza di sedersi accanto a lui. Arya non se lo fece ripetere e si mise con la schiena appoggiata al petto di lui, stretta nelle sue braccia mentre il pozionista le passava delicatamente una mano tra i capelli. La ragazza chiuse gli occhi, rilassata come non le capitava da tempo.

Era un vero momento idilliaco, la mano di lei che giocava con l'anellino stretto intorno al dito del pozionista, come a voler marcare ancora di più che non avrebbe mai avuto intenzione di lasciarlo.

A quanto pare anche lui era della stessa opinione perchè le sussurrò una domanda...ansioso da quello che lei avrebbe potuto rispondere.

-Ti andrebbe se ci sposassimo?-

Necis DefendoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora