Undicesimo Capitolo

588 55 0
                                    

In quei giorni tutto andava per il meglio, solo per gli altri però. Io stavo iniziando a sentirmi debole e cupa, tutto andava male, il dolore al petto aumentava, ma non dicevo niente a nessuno. Sapevo che parlarne avrebbe causato danni peggiori. Da  quando era arrivato Joshua, Nathan era finalmente felice, e questo un pò mi dava fastidio. Nath mi stava trascurando, e non avere il suo affetto mi faceva sentire ancora più vuota e triste. Scoprii, in un viaggio con Nathan, in silenzio come sempre, che Nicholas si sarebbe sposato fra due settimane. Lo scoprii attraverso una chiamata di Erika a sua madre. Mi sentii morta quando lo seppi, e ciò mi spezzò il cuore. Sentivo che qualcosa stava abbandonando il mio corpo, e a detta degli altri, i miei occhi cambiavano colore quando si parlava di Nicholas. Un giorno decisi di andare a parlare con Nath, stanca di aspettare il suo primo passo nel darmi attenzioni. Quando varcai la soglia della camera, sua e di Josh, mi bloccai. Ciò che vidi mi rese felice e triste allo stesso tempo, avevo appena visto Nathan e Joshua baciarsi sul letto. Capii che l'unica persona con cui potevo sfogarmi era occupata, allora decisi di andare in camera mia e preparare la valigia. Dovevo andarmene, ormai ero un peso, la persona che avevo più a cuore ora era occupata. Ma ciò non mi dava fastidio, anzi ero felice, avevo solo bisogno di lasciare quella casa, perchè questa e le persone all'interno mi ricordavano la mia famiglia ed il mio passato. Dopo aver messo nella valigia il necessario, la chiusi e la nascosi sotto il letto. Il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno, e non volevo festeggiarlo con la tristezza in volto. Quando finii, mi accertai che i ragazzi, non si stessero baciando. Vidi che stavano parlando, e bussai. "Ciao ragazzi. Scusa Josh, potresti lasciarci un attimo da soli? Dovrei dirgli delle cose importanti, scusami ancora." lui annui ed uscì. "Nath, vorrei parlarti, posso?"
"Certo, sorellina." disse con un sorriso accennato. "Sai, in questi giorni sento che qualcosa sta cambiando, e sento qualcosa che mi sta abbandonando. Mi manchi, Nathan." dissi tra le lacrime. Lui non perse tempo e mi abbracciò. "Ci sarò sempre Lara, non ti abbandonerò, lo giuro." Dopo essersi staccato dal nostro abbraccio, mi asciugò le lacrime e mi diede un bacio all'angolo della bocca. Questo gesto mi fece arrossire, e mi diressi verso l'uscita della camera, ma prima di chiudere la porta, gli chiesi: "Bacia bene Josh?" e lui arrossì. Quella notte, quando mi assicurai che tutti stessero dormendo, tirai da sotto il letto la valigia e la presi tra le mani, per fare meno rumore. Quando arrivai in cucina, presi un foglio e scrissi: Buongiorno ragazzi. Come avrete ben notato, non sono più a casa, ma non preoccupatevi, ritornerò, perchè voi siete la mia famiglia. Quanto tempo passerò fuori da questa città non ve lo so dire, so solo che voglio stare un po' sola con me stessa. Mi sento opprimere da ciò che sta accadendo, voglio solo il vostro bene, al mio ci penserò io. Vi voglio bene. Lara. Dopo aver scritto la lettera, la poggiai sul tavolo, ed uscii. Salii sul treno per la Svizzera, dovevo parlare con Nicholas, al più presto. Credevo che il mio imprinting si stesse dissolvendo. Arrivai alle sette di mattina, e la prima cosa che feci fu andare nella vecchia casa dove abitava, sentivo che era ancora lì, e non aspettai altro. Dopo aver fatto quattro chilometri a piedi, finalmente vidi la casa. Notai che la porta era aperta, entrai e con delicatezza poggiai la valigia accanto a una sedia, e mi sedetti. "Chi sei tu, per entrare così in casa mia?!" Lo sentii gridare, e quando mi voltai lo vidi in sua grande bellezza, ovvero con i capelli spettinati e con un accenno di barbetta che lo rendeva, in poche parole, bellissimo. "Ciao Nicholas, non ti ricordi di me? Sono Lara." dissi sorridendo. Vidi i suoi occhi spalancarsi e diventare lucidi, e mi abbracciò "Sei veramente tu? Perchè odio gli scherzi." io annuii e mi staccai dal suo abbraccio. Gli feci un grande sorriso, avevo trovato la mia parte mancante. "Quindi, come va?" Chiesi, e lui con un sospiro pesante cominciò a parlare. "Per niente bene, ho scoperto che la mia ragazza fa parte della squadra dei tuoi genitori, ed ho preferito lasciarla, però c'è un problema, lei è..." "...incinta." dissimo all'unisono, mi guardò sorpreso, e mi chiese spiegazioni. "Come fai a saperlo?" "Ascoltami, non voglio spaventarti, ma ero venuta qui a trovarti un mese fa, ed ho scoperto da lei stessa che tu dovevi sposarla e che lei era incinta di te di tre mesi. Mi disse che ti trovavi in Svezia, e quindi ho evitato di litigare, sapevo già che lei era una di loro, però preferivo tenerti alla larga dai problemi, e non farti rischiare la vita. In questo momento, io, Nath, ed altre persone ci teniamo lontani da questo posto per evitare che ci uccidano, siamo una grande famiglia ora." lui sorrise, ma dopo ritornò di nuovo cupo. "E tu, hai trovato il tuo partner? So che per i lupi le relazioni funzionano in un altro modo, aspetta... come si chiamava... Ah, imprinting!" Disse esultando. La mia risposta fu "tu sei il mio partner", ma ovviamente questo venne detto nella mia mente, ed invece risposi: "No, non ho trovato nessuno, per ora." Credetti che in quel sospiro di Nicholas ci fosse anche del sollievo, ma non gli diedi molta importanza. Quando decisi di avviarmi in cerca di un hotel, lui mi prese per un polso e mi fermò. "Dove stai andando?"
"Sto andando in cerca di un Hotel che mi possa ospitare." lui mi fermò di nuovo. "Aspetta, non andare, in questi giorni c'è una festa e quindi gli Hotel saranno intasati di turisti, rimani qua, con me." a quella risposta mi vennero i brividi ed annuii senza problemi. Andai a posare la valigia nella camera accanto alla sua. Ormai quella casa la conoscevo a memoria. Mentre sistemavo i vestiti nell'armadio ricevetti una chiamata da Nathan, decisi di rispondere, ma non ebbi tempo di dire nulla che lui parlò. "So dove sei, e sei in grave pericolo. Dovete nascondervi al più presto, venite a casa immediatamente o loro vi prenderanno." Sussultai."Oh no, non può essere..."

*Spazio Autrici (cattive)*
Allora, come state passando gli ultimi giorni di vacanze?
Questo capitolo è un po' Angst, e ci scusiamo, ma siamo quasi a metà della storia e tutto inizia a muoversi. Grazie per aver letto. Buona giornata!

The Fighting WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora