Capitolo XI

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Raian

Sophia era arrabbiata con me, ma non capivo il perché. Aveva detto parole forti che sicuramente non pensava.

-Non mi parlare più. Ti odio.-

Quelle parole mi lacerarono dentro tirando fuori la parte cattiva di me. Conoscendola non mi avrebbe parlato per chissà quanto tempo. Ma la cosa che mi faceva incazzare di più era che non riuscivo a capire il suo comportamento. Mi diressi verso il barista e ordinai un drink abbastanza forte per farmi dimenticare quelle parole.

-Raian divertiamoci sta sera..-

Kimberly ubriaca marcia mi chiedeva l'ennesima notte insieme. Ma io non potevo più stare al suo gioco. Per me c'era solo Sophia.

-Io torno al dormitorio e nessuno di voi mi deve seguire. Chiaro?!-

Durante la notte non riuscì a prendere sonno. La mia testa era occupata da lei. Presi il telefono e le scrissi un messaggio.

Sophia

Guardai l'ora. Erano le tre di notte e io non riuscivo a prendere sonno. La testa mi scoppiava avevo davvero bevuto troppo.

Il mio cellulare si illuminò guardai chi aveva mandato quel messaggio. Raian. Aveva ancora il coraggio di scrivermi?

*Broncio non so cosa ti sia preso questa sera, non capisco perché ti sei arrabbiata così tanto. Se almeno mi dicessi la ragione proverei a spiegarti qualsiasi mio errore che ho commesso.*

Uscì dalla stanza e restai nel corridoio. Lo chiamai e lui rispose al secondo squillo. Aveva un tono di voce sorpreso.

-Pronto Broncio. Ma che ti è preso? Perché ti sei comportata così?-

-Dimmi che non sei andato a letto con Kimberly domenica.-

Non rispose. Passò qualche decina di secondi. Abbassò lo sguardo.

-Chi te l'ha detto?-

-Questo non è importante. Mi hai preso in giro. Tutti quei baci. Tutti quei gesti. Quelle parole e il braccialetto non valevano niente per te vero? Mi hai presa in giro tutto il tempo.-

Stavo di nuovo cominciando a piangere. Lui si avvicinò per accarezzarmi ma io feci due passi indietro.

-Non mo devi toccare! Mi fai schifo.-

-Ero arrabbiato con te. Tu stavi dormendo con Cameron e ho immaginato la scena di te e lui nello stesso letto. Ero e sono geloso di te.-

-È diverso dormire con una persona da andarci a letto.-

Raian

Aveva ragione io ero andato a letto con Kimberly, ma era stato solo un modo di sfogarmi per la rabbia.

La voce di Sophia era bassa e si capiva benissimo che stava piangendo.

-Ti prego Raian non cercarmi più.-

-Non fare così.. Mi dispiace ok? Ti prego perdonami.-

-Le persone come te non sanno neanche cos'è l'amore.. come potremo stare mai insieme? Non possiamo ecco.-

Sì le persone di Inferno non provavano sentimenti come l'amore, ma con Sophia avevo provato quel sentimento. Il cuore ti batte forte, ti viene la pelle d'oca, non vedi più quello che ti circonda ma vedi solo lei. La ragazza più bella che abbia mai visto. 

-Non è vero. Sophia io ti..-

-Devo andare. Ti prego non cercarmi.-

Staccò il telefono.

Volevo davvero chiarire le cose.. ma se lei mi odiava per quello che avevo fatto come potevo guardarla negli occhi?

Sophia

Avevo pianto tutta la notte e non mi andava di seguire le lezioni oggi. La testa mi stava scoppiando.

Qualcuno bussò alla porta.

-Avanti.-

Era Cameron. E aveva uno sguardo triste.

-Ehi.. Selene mi ha detto che non stavi bene.. e così sono venuto a vedere come stavi..-

-Cam mi dispiace.. mi dispiace..-

Mi asciugò le lacrime con il pollice e mi diede un piccolo bacio sulle labbra.

-Shh stai tranquilla.. sono qui ora.. e non ti lascerò più va bene?..- 

-Va bene.. ti prego stai qui con me.-

Gli feci spazio nel mio letto e lui si sdraiò di fianco a me. Mi appoggiai al suo petto e mi addormentai con le sue carezze. 

-Piccola è ora di pranzo. Selene e gli altri ci aspettano al bar. Andiamo anche noi?-

-Sì ammetto di aver fame.-

Quando andai verso la porta lui mi abbracciò da dietro.

-Mi sei mancata lo sai?-

-Mi sei mancato anche tu.-

Cominciammo a baciarci. Potevo sentire di essergli mancata tanto perché il suo bacio era forte e passionevole.

Quando Selene aveva visto che io e Cam ci tenevano per mano iniziò a sorridere.

I giorni passavano è arrivò l'inverno. Le cose con Cam erano ritornate normali. Stavamo sempre insieme senza mai stancarci. 

Il Natale per me era il giorno più bello dell'anno. Stavo comprando i regali per Cameron, Selene, Justin e Luis. Ammetto di aver comprato qualche maglietta anche per me.

Ero all'ingresso del college quando vidi Raian scendere dalla sua moto. La tuta risaltava il suo fisico perfetto e i capelli erano un po disordinati a causa del casco. Si era seduto su una panchina e.. stava piangendo?! Può mai un devil piangere?  Rimasi a guardarlo a lungo.. era davvero disperato, ma per il mio bene tornai nella mia stanza senza farmi vedere.

Natale arrivò e arrivarono anche tanti regali. Dai miei genitori, da Selene, da Cameron, da Justin, da Luis e.. c'era un pacchetto in più?  Era una scatola nera e aveva il nastro argentato. C'era un biglietto attaccato lo lessi.

'Penso che questo appartenga a te.'

Lo aprì c'era il braccialetto che mi aveva regalato Raian con incisa la nostra frase e le ali di devil.

Ero rimasta scioccata da questo suo gesto, ma non dovevo ricadere tra le sue braccia di nuovo. Avevo scelto Cam e non potevo cambiare di nuovo.

Il natale lo passai con i miei amici, ma volevo passarla da sola, nel solito pub. Mi ero messa un jeans bianco, le superstar nere e bianche e una maglia lunga nera. E avevo indossato solo il suo braccialetto.

Mentre camminavo continuavo a guardare l'incisione.

'Un giorno alla volta'  

La nostra frase. Appena alzai lo sguardo lo vidi. Era seduto in un tavolo da solo a bere un drink, ma si notava subito che stava piangendo perchè c'erano i segnisulle sue guance. Restai impalata come una scema.

Raian

Non ero mai stato male cosi in tutta la mia vita. Se un mese fa mi avessero detto che sarei stato male per un angelo come minimo l'avrei spedito all'ospedale, ma ora eccomi qui a piangere bevendo della vodka alla menta.

Il mio sesto senso si fece sentire. Mi guardai intorno e la vidi. Era ferma a tre metri di distanza da me. Non riuscivo a capire quali fossero le sue emozioni. Ma poi cominciò a piangere anche lei. 

-Raian..-

Non risposi, le corsi incontro abbracciandola. Avevo sentito così tanto la sua mancanza in questi mesi che non volevo più lasciarla.

-Mi sei mancata angioletto.-

Dissi singhiozzando.

-Mi sei mancato anche tu.-

Noi eravamo così. Litigavamo sempre, ma ogni volta ci ritrovavamo. Ed era questo l'importante.

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