Giornata di merda.
Mi alzo alle 10:30 passate, vado in cucina e faccio colazione: otto biscotti (176kcal).
Subito dopo mi cambio e vado in camera a mettere in ordine la mia scrivania. Tolgo dagli scaffali i libri del primo e secondo anno e sistemo quelli che ho usato quest anno e che riuserò. Butto tutti i quaderni e alcune cianfusaglie che erano sulla scrivania. Ci ho impiegato quasi due ore.
Nel frattempo mamma torna dal lavoro. L'aiuto a cucina e poi torno in camera.
Metto le cuffiette e musica al massimo. Dovevamo aspettare mio padre per pranzare.
Papà torna a casa alle 14:30.
Ci sediamo a tavolo per il pranzo: pasta alla matriciana e salsiccia.
Mangio solo tre forchettate di pasta e basta.
Lo so è poco ma tra ieri e oggi i rapporti col cibo sono diventati ancor di più pessimi.
Devo mangiare obbligata, non posso vomitare.
Per me è troppo.
Dopo pranzo ho avuto un'ora di riposo e poi prendo la bici e vado a casa del mio professore di musica per le prove di alcuni brani.
Torno a casa alle 18 e vado a guardare un po' di tv. Decido di rivedere "Harry Potter e La Pietra Filosofale".
Nom finisco di vederlo, arrivo alla scena in cui Harry scarta il regalo di Natale, il Mantello Dell'Invisibilità.
Mamma dice di prepararmi perchè dovevamo andare a Casalabate, come chiusura d'estate con i nonni e zii facevamo le pizze.
Avevo sentito bene!? Le PIZZE???
Panico.
Mi chiudo in bagno e inizio a piangere.
Fuori mia sorella bussa perchè doveva lavarsi.
Ero entrata in crisi.
Pizza
Calorie extra
Cibo
Carboidrati
Grassi
Avrei preso kili
Faccio finta di nulla ed usciamo di casa.
Arriviamo a casa dei nonni e già appena entro sento l'odore nauseante della pasta di pizza.
Cazzo...
No no no no, non devo mangiare, non posso!
Vado in bagno piangendo e chiamo Valentina, la nutrizionista.
Le spiego cosa mi stava succedendo e perchè ero agitata.
Valentina cerca di calmarmi e mi dice che è tutto ok, la pizza andava bene e dovevo stare tranquilla. Magari imvece di mangiarla intera avrei preso solo uno spicchio.
Feci un respiro profondo ed uscii fuori in giardino. Mi misi sullo sdraio in un angolo dove sono tutt'ora.
Guardi gli altri mangiare (in foto mia sorella a sinistra, in fondo mio zio, a destra mio cugino, mia zia e l altro cugino).
Li guardo, penso, mi vien da piangere.
Devo alzarmi e mangiare anche io.
Non posso...
Dopo vomiterò di nascosto sicuro.
Un altro respiro profondo.
Mi alzo e vado a tavola.
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In fondo agli abissi, lontANA dalla vita.
De TodoL'ennesimo libro sulla propria storia personale. Uno dei tanti che se ne leggono. Eppure, questo racconta la mia storia, la mia vita e non è lo stesso come leggere uno di altri. Leggi e ti senti, ti vedi, in quelle parole che non solo tu vivi, ma ch...