•| Genitori e bugie |•

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-Ok, ragazzi. Ci siamo- dice il nonno.

Siamo a riva sulla spiaggia di Anakena. La grande barca si sta avvicinando lentamente: è un imbarcazione di medie dimenzioni. É dipinta di blu e su un fianco c'è la grande scritta "Gordon", le sue vele bianche mi fanno pensare a una nave pirata in miniatura, sull'albero maestro è piantata una bandiera a tinta unita di un blu notte.

Sono le 18:00 di martedì e siamo tutti presenti... a parte John.

Da quando mi ha chiesto se potevo insegnargli ad andare a cavallo e la mia risposta è stata affermativa, ha cominciato a comportarsi molto, ma molto strano: prima di tutto non ha voluto dirmi il perchè di imparare a montare; secondo, è rimasto tutta la notte in laboratorio senza mangiare e ci ha costretti a tornare a casa senza di lui; terzo, per tutta la mattinata, ha voluto condurre le ricerche da solo, dandomi così un giorno libero da passare con Mella e i miei cavalli...

L'unica cosa che sappiamo è che ha avuto un'idea e che ha detto a Lello di chiamarlo quando sarebbero arrivati i nuovi amici.

-Eccoli!- grida entusiasta il nonno.

Io, Francesca,Federica,Mella ed Enea siamo schierati dietro al nonno pronti ad accoglierli: dalla nave, salta nell'acqua di un metro circa, un uomo biondo e palestrato vestito con dei pinocchietto blu e una polo bianca.

L'uomo, con un cenno della mano, ci saluta e noi ricambiamo poi, dopo essersi affiancato nuovamente all'imbarcazione aiuta a scendere una donna sui quarant'anni, anche lei dai capelli dorati, pelle pallida e fisico alto e slanciato. Dopo di lei, aiutano a scendere un altro uomo castano dal fisico normale e da degli occhi furbi e furtivi.

-Ciao ragazzi!!- grida il nonno.

-Wei vecchio Filippo!- grida l'uomo biondo.

-Ehilà!- fa la donna con un sorriso a trentadue denti.

-Ciao...- risponde spento il castano.

Il nonno e su di giri e comincia a parlare con i suoi vecchi amici dimenticandosi di noi. Poi, quando finalmente la donna ci indica preoccupata, il nonno comincia a presentarci: l'uomo biondo si chiama Sebastian, l'uomo castano si chiama Oscar e la donna Allegra.

La donna è un tantino preoccupata -Ehi Phil... ma John dov'è?-

Come fa a conoscere John? Credo che il nonno gli abbia nascosto di nuovo qualcosa... e non ne sarà contento.

Il nonno le dice di non preoccuparsi e manda Federica per avvertire Lello di chiamare John. Lei torna in un baleno dicendo che a momenti arriva. Intanto Sebastian, che sembra il capitano di quella squadra, inizia a parlarci come se fossimo dei bambini sotto lo sguardo circospetto di Oscar -Ok ragazzi, noi siamo dei poliziotti e ora dobbiamo lavorare come una squadra. Per incastrare quel Garrett, di cui ci ha parlato Phil, dovete dirci tutto ciò che sapete...-

Il nonno dice ad Enea di parlare e lui inizia a raccontare della sua storia con John nel campo di lavoro forzato... si, la mia ipotesi è certa ora: osservo Allegra che ascolta la storia del rosso e sono sempre più sicura che il nonno ha nascosto una grande verità a John e, adesso che arriva, quello sclera e poi il nonno dice che deve rimanere calmo. Ma come fa se continua ad essere imbrogliato a non arrabbiarsi? John ha pienamente ragione! Noto che ogni volta che Enea lo nomina, la donna sgrana gli occhi per un secondo e poi inizia a rosicchiarsi le unghie continuando ad ascoltare con aria preoccupata.

Il tizio di nome Oscar intanto, ci osserva schifato... con la puzza sotto il naso. Quando Enea finisce di narrare, il castano chiede -Ma almeno avete preso qualche prova o qualcosa con cui beccarli?-

-Si, abbiamo le coordinate del campo- rispondo

-Bene... ma siamo sicuri che non vi siete inventato tutto, giusto?- chiede con fare vanitoso.

Viaggio a ritmo di musica 2  •|Sequel|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora