•|The end|•

232 27 55
                                    

Nello sbattere la porta al muro, i miei genitori e Jake, che stanno preparando le valigie in soggiorno, si spaventano e smettono di fare ogni cosa.

Resto in silenzio a guardarli e loro a guardare me; intanto si uniscono a noi anche Enea e le sue due sorelle, il nonno e Mella che viene immediatamente fulminata dal mio sguardo torvo.

Faccio per entrare ma John mi strattona e, girandomi, mi guarda come se lo stessi torturando, ma non sa che presto lo stupirò. O almeno spero.
-Forza... Tranquillo...- gli sussurro e mentre entriamo in casa, mano nella mano, lo sento sospirare irrequieto.

Attraversiamo la stanza e ci sediamo sul divano, seguiti dagli occhi di tutti.

-Allora Ele, cosa hai deciso?- mi chiede mamma molto agitata.

-E dove sei stata  con lui tutta la notte?- incalza Jake a cui Enea gli tira una gomitata, degna di un ex pugile, nella pancia che lo fa piegare in due.

<<E lui era quello pacifico che gli ha risparmiato un pugno in faccia... John io glielo avrei tirato. John mi senti?>> fa Mella, ma John sembra non rispondere.

-Mamma, papà e...Jake...- comincio, mentre sento Francesca e Federica alle mie spalle che si mangiano le unghie sussurrando ogni tanto - Fa che resta...Fa che resta-

-Mamma, papà, Jake... Mi sono date due possibilità e due conseguenze differenti: la prima, sembrava quella più conveniente per tutti ed é quella di ritornare a casa con voi...- abbasso lo sguardo mentre sento mia madre mandare un gridolio di gioia improvvisa.

-Tornerò a casa, riprenderò la solita vita di sempre: scuola, compiti, amiche di sempre, posti di sempre, quell' idiota di Jake...-

-Ehi! Io non sono idiota!- mi interrompe lui.

-Ah si, hai ragione. Sei molto di più, scusa. Solo che non c'é un termine per identificare un idiota più idiota dell'idiota stesso- Gli sorrido gelida.

-Cosa?-chiede -Credo di non ever capito-

-Appunto, lascia stare- gli dico.

<<Stupido>> commenta Mella. <<Comunque, Electra io ti avviso: io resto qui, punto e basta>>

<<Aspetta...>> le dico.

- Comunque, stavo dicendo... Farò sempre le solite cose, magari con una bella punizione che mi farà annoiare di più, mentre sogno ancora di vivere qui e i ricordi mi mangeranno, facendomi provare una nostalgia tremenda- continuo.

-Ah Ele! Non sai quanto sono felice per la tua scelta!!- grida la mamma festeggiando insieme a Jake.

Papà mi scruta accigliato, mentre gli altri sospirano e abbassano lo sguardo; John guarda il vuoto e gli scende una lacrima.

Basta una piccolissima parola per fermare tutto quell' entusiasmo e appena mia madre sta per salire il primo gradino dicendo -Vado a prepararti le valigie- io la interrompo dicendo- Ma...-

John inizia a fissarmi e tutti quanti si fermano nuovamente ad ascoltarmi -Ma non ho detto che avrei scelto la prima possibilità...-

-Cosa?!- grida mia madre, mentre mio padre sorride e John mi afferra la mano invaso da un senso di speranza.

-Mamma, ho detto che la possibilità di ritornare a Whitehorse conveniva a tutti, ma non a me.
Qualcuno mi ha detto "fa quello che ti dice il cuore" e cari genitori, e caro Jake, il mio cuore rimarrà per sempre incatenato qui, su quest'isola, a John, ai miei amici, ai miei cavalli, a questa casa.
Definitemi pure egoista, ma non riuscirò a vivere felice in quel paesino. Non che non sia bello, ma lì é come una prigione, non fa per  me.
É questo ciò che desidero di più. É qui che voglio vivere.-

Viaggio a ritmo di musica 2  •|Sequel|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora