~Capitolo 2~Un nuovo amico~

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                                               ALICIA

Ero seduta al banco accanto a Ian, e da quando l'avevo incontrato sul pullman, non facevo altro che pensare a lui, a quegli occhi azzurri, che mi avevano ammaliata. Ero così immersa nei miei pensieri, che non mi accorsi che l'ora di lezione era terminata, il suono della campanella mi fece tornare alla realtà. 

Ian mi guardò e con dolcezza mi chiese: «Ehi, scusa, va tutto bene? Sembri triste, preoccupata. Qualche problema? Se ti va di parlarmi. Siamo amici, vero? Vorrei che ne parlassi con me, sempre se ti va…»

Volsi lo sguardo verso di lui. «Ian, sto bene. Non preoccuparti per me, va tutto ok. Certo, siamo amici e siamo nella stessa classe!» Risposi indifferente.

Era un bel ragazzo, ma non mi fidavo più dei ragazzi, non avevo molta fiducia in loro e non credevo più nell'amore.

Detto ciò mi avviai all'uscita della classe. Era l'ora di pausa la classe si svuotò chi consumava una merenda nel cortile, chi fumava, chi andava in bagno.

Ero nel cortile e conversavo con il gruppo delle mie nuove amiche. Allison bionda, occhi azzurri, fisico snello, alta, e Mary dai capelli castani, occhi verdi un po' più in carne.

«Ehi! Alicia, parliamo un po' di ragazzi? Quale ragazzo ti piace nella nostra classe?» sollecitò Allison con un sorriso malizioso  mentre, mi fece un occhiolino.

Non ero affatto il genere di ragazza che amava spettegolare o perdeva tempo a rifarsi gli occhi guardando i ragazzi. Con timidezza voltai lo sguardo alla mia destra, Ian era seduto in disparte sul prato a leggere un libro, sorrisi «Ragazze ma cosa pensate?» Risposi in modo scostante.

Lucas, un ragazzo biondo, dagli occhi grigi. «Ehi! Ragazze, qualcuna di voi ha un accendino?» Allison facendo gli occhietti dolci rispose: «Tieni tesoro» gli porse l'accendino.

Lucas sorrise, le scoccò un bacio. «Grazie, amore».  E dicendo ciò si era allontanato dirigendosi verso il gruppo di amici, sorrisi e dissi «Come vanno le cose con Lucas?» 

«Tutto bene, siamo una coppia affiatata», rispose Ellison sincera.

Sorrisi, volsi lo sguardo verso Ian; che se ne stava in disparte lì a leggere quel libro. «Ragazze, io adesso vi saluto, ciao», le salutai con la mano.

Ero stranamente attratta da quel ragazzo, c'era qualcosa in lui che mi incuriosiva.

Mi avvicinai a Ian che intanto aveva riposto il libro nello zaino, scriveva qualcosa sul suo block notes. Incuriosita gli chiesi: «Ciao, cosa stai scrivendo?» 

Ian appena sentì che lo chiamavo sussultò. «Niente, stavo disegnando... tutto qui. Ehi! che fai? Ridammelo!» Sembrava un bambino, mi guardava stupito, con uno scatto gli avevo sfilato il block notes dalle mani, stuzzicandolo. «Vediamo un po', che cosa hai disegnato!» Dissi soddisfatta.

Appena vidi il disegno, restai sorpresa e ammaliata, era un mio ritratto, Ian aveva una bravura in disegno notevole. Porgendogli il block-notes.

«È un mio ritratto? Complimenti, sei davvero bravissimo! Diventerai un artista!» Dissi entusiasta.

Ian abbassò tristemente lo sguardo. «Tutto bene? Mi fai vedere, gli altri disegni?» Chiesi con curiosità. 

Notai subito che gli occhi del ragazzo erano lucidi. 

«Scusa, mi dispiace ora non posso, qualche altra volta, ok?» Sussurrò con voce sommessa.

Notai gli occhi azzurri di Ian erano lucidi, come se stesse piangendo. D'istinto la afferrai per un braccio, il ragazzo si voltò a guardarmi negli occhi, con un tono serio. «Ian, che cosa ti succede? stai piangendo?» Gli chiesi ansiosa. 

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