Capitolo 16~ Il triste passato di Alicia~

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IAN

Alicia con gli occhi lucidi disse: «Ian, ti amo. Ma non voglio che ti succeda qualcosa, non ti voglio coinvolgere! Tu non conosci Jason! È un tipo violento!» Mentre tremava tra le mie braccia.

Con dolcezza la strinsi più a me in un dolce abbraccio: «Tranquilla piccola, non mi succederà niente!» E la baciai dolcemente. Alicia non riuscì a reprimere il desiderio di ricambiare il bacio, si lasciò andare e tra le mie forti braccia mi baciò. 

Aveva bisogno del mio amore, delle mie carezze. Sorrisi guardandola negli occhi: «Ti amo piccola, vieni andiamo in aula» e insieme raggiungemmo la nostra classe.

Studiando in tranquillità e trascorsero giorni tranquilli tra il liceo le uscite al cinema. 

Un pomeriggio avevamo trascorso del tempo insieme, al centro commerciale. Purtroppo quando eravamo usciti dal centro commerciale iniziò a piovere e, sprovvisti di ombrello, i nostri abiti si bagnarono per raggiungere l'abitazione di Alicia.

 Purtroppo quando eravamo usciti dal centro commerciale iniziò a piovere e, sprovvisti di ombrello, i nostri abiti si bagnarono per raggiungere l'abitazione di Alicia

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Sotto la soglia dell'abitazione della mia amata la baciai e sussurrai: «Ti amo, amore»

Alicia sorrise ricambiò il bacio, mi prese per mano e disse: «Entriamo, fa freddo fuori piove, siamo tutti bagnati». Annuii sorridendo e mi lasciai condurre in casa.

Facemmo la doccia a turno cambiando i vestiti. Alicia aveva la casa a disposizione, i suoi genitori erano fuori per lavoro. «Amore i tuoi genitori non sono in casa?» Chiesi a disagio poiché eravamo soli. Alicia rispose: «Sono fuori per lavoro, tornano domani mattina.» Sorpreso dissi: «Capisco, grazie per avermi prestato i vestiti asciutti.»

«Ti va di restare qui per questa notte? Vorrei ospitarti», disse lei con un sorriso.

 Restai sorpreso e felice dell'invito, sorrisi e risposi: «Ehm, ti ringrazio amore accetto l'invito, telefono a mio padre per avvisare che sono a casa tua, non voglio che si preoccupi».

Detto ciò telefonai a mio padre che poco dopo rispose:

«Ian, tesoro, ciao. Dove sei? Sta piovendo a dirotto vengo a prenderti», scossi il capo e risposi: «Papà tranquillo, sono a casa di Alicia. Non preoccuparti. Volevo dirti che resterò a casa sua. Mi ha ospitato. Tornerò domani mattina, Ciao. Ti voglio bene».

Mio padre dall'altro lato lo sentii sereno rispose: «Va bene tesoro, sono più tranquillo adesso sapendo che sarai con Alicia. Ciao a domani, ti voglio bene» e riattaccò.

Cenammo con spaghetti al sugo di frutti di mare e pomodoro e, un pizzico di peperoncino macinato. Facemmo un brindisi con del vino rosato e dopo cena seguimmo un film. 

Aiutai Alicia a sparecchiare la tavola, ed a ordinare i piatti e posate nella lavastoviglie.

Lei sorridendo mi condusse in camera sua, sorrisi mentre sentii le sue mani  che accarezzavano il mio torace nudo sotto la maglia di pigiama, percepii il viso avvampare quando le mani di lei mi sfilò la maglia, restai a torso nudo.

Ci guardammo negli occhi con intesa, dolcemente la feci distendere sul letto, ci lasciammo andare ai nostri sentimenti, lentamente ci spogliammo, mentre ci scambiammo baci sensuali ed ardenti d'amore. 

Sussurrai: «Ti amo piccola»

Sussurrai: «Ti amo piccola»

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ALICIA

Mi lasciai andare al piacere e sentivo il cuore battermi a mille. Mentre feci l'amore col mio ragazzo, una lacrima mi rigò il volto, ero così felice di aver incontrato Ian. Per me fu una sorte di angelo caduto dal cielo, la luce che aveva schiarito le tenebre del mio animo. 

In passato ero fidanzata con Jason, sembrava un bravo ragazzo, ma poi fece emergere il suo lato oscuro. 

Avevo subìto maltrattamenti e violenze dal mio ragazzo. Alla fine mi ribellai e decisi di sporgere denuncia.

Ricordai il passato, e piansi in silenzio. 

Ian notò sul mio viso quelle lacrime; si fermò immediatamente, mi prese il volto nelle mani e disse:

«Amore, che ti succede? Stai piangendo? Dimmi qualcosa! Ti prego. Mi fa male vederti così», sussurrò triste.

Mi trovai tra le sue braccia, e con un filo di voce gli raccontai il mio triste passato. Delle violenze subite da Jason. Ian a quella rivelazione restò sconvolto.

Mi accarezzò dolcemente i capelli, sussurrò:

Mio dio, amore ma è orribile, Jason t-ti...» Non riusciva a finire la frase, era sconvolto dalla mia rivelazione. 

Purtroppo subì abusi dal mio ex fidanzato. Rabbrividì e con le lacrime agli occhi disse: «Mi dispiace tanto piccola. Io non so cosa dire». Mentre poggiò il capo sulla mia spalla nuda, sentivo Ian che veniva scosso e tremava come me e, pianse sulla sua spalla, gli presi il volto nelle mani e guardandolo negli occhi, vidi il suo viso sofferente, gli occhi azzurri che erano sempre vivaci erano tristi e colmi di lacrime, non volevo vederlo soffrire, ormai quel trauma era legato al mio passato e gli asciugai quella lacrima. «Tranquillo, adesso è tutto finito. Non piangere più. Tu sei la luce che ha schiarito le mie giornate tristi, ti amo e non voglio vederti triste! Va tutto bene adesso».

Ian tornò in sé, nel sentire le mie labbra baciare le sue.

Ricambiò il bacio mentre con gli occhi ancora lucidi e arrossati dal pianto, mi strinse forte a sé e disse: «Ti amo», ci guardammo negli occhi e, ci scambiammo casti baci stanchi ci addormentammo, abbracciati sotto le coperte.

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