⚠Capitolo 6⚠

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«Se ti racconto i miei sogni e le mie paure, posso sapere anche io le tue?»

Disse il minore  più rosso che mai guardando il pavimento.

«Se non lo facessi anche io, sarei sleale nei tuoi confronti non credi?»

Disse l'altro con tono comprensivo

«Quindi lo farai veramente? Potrò conoscerti più a fondo? Ho così tante curiosità e sono così emozionato»

Si precipitò vicino all'altro tirandolo per la mano affinché si sedessero sul divano e potessero cominciare quella sessione di domande reciproche

«Okey Eren la mia prima domandò per te è "Cosa hai sempre sognato di fare nella vita?"»

E sorrise guardando il castano che immediatamente gli strinse le mani con occhi pieni di luce.

«Ho sempre sognato di diventare un Veterinario, da sempre ho amato gli animali, solo che questo sogno mi è stato tolto sul nascere a causa di mio padre...»

Sussurrò le ultime parole credendo che il moro non lo avesse sentito ma...

«Eren è a causa di tuo padre se sei cresciuto in quel posto?»

Domandò con timore, non volendo fare risvegliare nel castano brutti ricordi o vecchi traumi, ma Eren semplicemente annuii senza dare segno di agitazione o dispiacere

«questa cosa è successa quando ero abbastanza piccolo e onestamente neanche mi ricordo molto bene il suo viso ma so che lo ha fatto per soldi, semplicemente non gli è importato di me e mi ha venduto, ma ad essere sincero è stato meglio così piuttosto che vivere insieme a lui ed essere maltrattato come faceva ogni sera con mia madre»

Il moro si sentì impotente difronte alla storia di Eren, voleva fargli dimenticare tutto il suo passato, tutti i suoi brutti ricordi e cominciare a scrivere insieme a lui un nuovo futuro dove ogni cosa lo avrebbe fatto sorridere, così si avvicinò ulteriormente a lui e gli diede un abbraccio carico di incoraggiamento

«Sei riuscito ad andare avanti per tutti questi anni senza mai arrenderti, senza abbandonarti al destino e questo fa di te una persona davvero forte e coraggiosa»

Il minore chinò la testa di lato guardandolo dubbioso non gli era mai stato attribuito questo aggettivo, era una cosa nuova per lui e gli faceva molto piacere

«Credi davvero che io sia coraggioso?»

Chiese cercando un'approfondimento da parte del modello che sorrise di rimando

«non tutti sanno reggere il peso del rifiuto di proprio genitore e una vita come quella che hai passato tu, credimi, molti al posto tuo avrebbero dato di matti fino ad arrivare a gesti estremi»

Eren era molto sorpreso, magari era nel suo DNA, ma mai sarebbe arrivato a fare tanto solo per un genitore imbecille e un destino inevitabile, preferiva semplicemente andare avanti nella speranza di beccare il momento giusto per agire, cosa che Levi anticipò di gran lunga e ne era molto felice.
Parlarono ancora per minuti interminabili di tutto e di più, Eren scoprì che Levi non avesse paure ma che possedesse un grande sogno, dare vita alla sua azienda di moda, creare il suo brand e diventare ancora più influente, adorava tutta la sua passione e determinazione.
Si era fatto abbastanza tardi perciò Levi si mise ai fornelli a preparare la cena, cena che finalmente condivideva con qualcuno dopo anni e anni

«Eren ti piace il sushi?»

Chiese già trafficando con il bollitore per preparare il riso

|| 𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐈𝐧 𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 || 𝐄𝐑𝐄𝐑𝐈 / 𝐑𝐈𝐑𝐄𝐍 || RiscritturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora