Capitolo 5

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Arrivati davanti alla casa, il castano sorrise e ammirò la grande villa che gli si presentò davanti, scese dall'auto e poi guardò il moro come per condividere la sua eccitazione nel trovarsi di fronte ad una simile casa, il moro gli cinse la vita con una mano e lo accompagnò dentro.

«Fai come se fossi a casa tua!»

disse tranquillamente

«ti devo servire un alcolico o devo fare striptease?»

chiese l'altro convinto di una risposta positiva, però il moro lo guardò stranito e poi scoppiò in una sonora risata.

«Oddio scusami non intendevo quello ma di fare come se fosse casa tua cioè puoi mangiare, ascoltare musica, farti un bagno o tante altre cose che non siano quelle del bordello, non sei più una "puttana" comportati come un normale ragazzo ci siamo intesi?»

E gli accarezzò una guancia guardandolo dolcemente.

«nessuno si è mai comportato con me cosi come ti comporti tu, grazie di tutto...ehm»

disse con voce lieve, quasi inudibile

«Hai ragione, chiedo scusa, non mi sono mai presentato, mi chiamo Levi Ackerman»

Si presentò il moro togliendosi gli occhiali da sole, infine andando in camera sua lasciando Eren da solo alle prese con (la sua prima cotta) quell'enorme casa.

Si guardò un po' attorno cercando di trovare qualcosa con cui occupare il tempo per non fare la figura della bella statuina con Levi che era stato così folle da ospitarlo.

Pov. Eren

"E se...mi mettessi a preparare da mangiare?
Ma io non so cucinare cavolo, finirei per fare un enorme disastro"

Mi continuai a guardare intorno magari trovavo qualcos'altro da fare, cavolo mi sentivo così inutile!

«Che cosa potrà mai fare una puttana se non scopare o eccitare le persone?
Forse Levi ha davvero sbagliato a prendermi con lui, non gli servo a nulla»

Pensai ad alta voce attirando l'attenzione di Levi su di me

«non devi fare la " puttana" per servirmi a qualcosa, devi essere semplicemente te, esternare le tue paure, raccontarmi i tuoi sogni, mi terresti molta compagnia, ed io ti ascolterei con molto piacere»

Rispose lui che notai fosse appena tornato dalla sua stanza con addosso dei vestiti comodi

"Seriamente sarebbe disposto a tutto questo? Potrei veramente piangere senza paura di essere maltrattato? Viaggiare con la mente in altri mondi e condividerli con qualcuno? Posso veramente lasciarmi andare così tanto con lui?"

A quel pensiero arrossii sorridendo flebilmente, avrei tanto voluto dimostrargli la mia gratitudine per la sua disponibilità nei miei confronti.


|| 𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐈𝐧 𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 || 𝐄𝐑𝐄𝐑𝐈 / 𝐑𝐈𝐑𝐄𝐍 || RiscritturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora