Capitolo 3

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A Eren mancò un battito sentendo le parole del moro, era molto insolito anzi quasi impossibile che le persone che venivano lì ti facessero qualcosa come gli auguri, perchè a detta di tutti, chi passava le notti in quel posto, era solo per scaricare i loro piaceri...solo questo, niente smancerie, niente rispetto, il nulla più assoluto

«T-ti ringrazio...»

Mormorò con un lieve rossore sulle guance, reazione che fece intenerire Levi.
Il castano si alzò dal letto e cominciò a togliersi i pantaloncini di pelle che riuscivano a malapena a coprirgli tutto il fondoschiena, ma il più grande dimenticandosi del motivo per cui avesse effettivamente pagato per passare la notte con lui, gli bloccò la mano guadagnandosi uno sguardo assai confuso

«Non lo fare»

gli disse con fermezza continuando a tenergli la mano e guardandolo negli occhi con determinazione

«M-ma...»

balbettò l'altro ancora sconcertato

«No...nessun ma, non spogliati non voglio usarti e prenderti l'unica cosa che ti da ancora la dignità»

continuò il modello convinto delle sue parole non volendosi aproffitare di lui

«D-Di cosa stai parlando?»

chiese leggermente insicuro il più piccolo curioso dello strano comportamento del più grande, non aveva mai avuto a che fare con persone come lui, era la prima volta che gli capitava di essere fermato dal suo lavoro, in cuore suo ne era grato...sentiva come se lo compatisse, come se sapesse che tutto quello non gli restava molta gioia, ebbe per la prima volta la sensazione di potersi rilassare un minimo e di non forzare se stesso per l'altro

«Sto parlando della tua verginità, non voglio portartela via»

e si stese accanto al castano fissando il soffitto.

«ma hai pagato per passare la notte con me, come puoi buttare con così tanta facilità i tuoi soldi al vento?»

disse incredulo, scatenando una sonora risata dal moro che non si aspettava di certo una cosa del genere

«I soldi non sono un problema, non mi mancano di certo, posso permettermi questo ed altro»

rise divertito dall'espressione del minore

«Parli come se fossi un miliardario...»

ribattè mettendosi su a sedere incrociando le braccia al petto analizzando il modello da testa a piedi

«Beh non sono proprio un miliardario, ma penso che potrei perfino pagare quel depravato per portarti a casa mia e non farti più mettere piede qui»

Scherzò il moro però facendo accendere negli occhi smeraldini del più piccolo una scintilla di speranza che tagliò la risata al maggiore appena lo vide, così si chinò leggermente su di lui guardandolo attentamente

«Eren da quanto tempo vivi in questo posto?»

domandò sentendosi in qualche modo responsabile del minore anche se si erano conosciuti neanche 10 minuti prima

«direi da 13 anni...perche questa domanda?»

affermò con sincerità l'altro continuandolo a guardarlo negli occhi

«No niente...così per sapere»

Tagliò corto Levi, ma in realtà il maggiore era molto sconvolto, infatti aveva già in mente qualcosa di molto interessante che presto avrebbe reso felice non solo lui ma anche Eren.

Dopo non molto, Levi prese per mano Eren e uscì insieme a lui della stanza,  andando dritti dal direttore nel suo ufficio lussuoso, doveva assolutamente fare qualcosa.

|| 𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐈𝐧 𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 || 𝐄𝐑𝐄𝐑𝐈 / 𝐑𝐈𝐑𝐄𝐍 || RiscritturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora