"CAPITOLO 8"

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Casa di Mikasa

MIKASA p.o.v.
Non posso ancora credere che Jean abbia parlato in quel modo di Eren, si vedeva lontano anni luce che in realtà vuole solo allontanarmi da Eren, forse per procurargli un dolore, non saprei...
Hey, hanno bussato alla porta, chissà chi è..
Mi dirigo alla porta e chiedo:
"Chi è?"
"Mikasa sono Armin, apri ti prego"
"Ok"
Apro la porta e mi ritrovo davanti Armin, Annie e in mezzo a loro,con le braccia sulle spalle dei ragazzi quasi a sostenersi c'è Eren, con un'occhio nero e un vistoso livido sulla guancia destra.
"Cosa gli è successo?!" dico facendoli entrare
"Non lo sappiamo" dice Annie
"Quando lo abbiamo trovato" continua Armin "era seduto su marciapiede con la testa fra le mani e tremava"
"Eren....cosa ti hanno fatto..."

2 ORE DOPO

ARMIN p.o.v.
"Eren, riesci a ricordare cosa è successo?"
"Ma dai Armin" dice Annie "si vede che ne ha prese di santa ragione e non ha neanche reagito"
"Non è il momento di stare a criticare  Annie" replica Armin
"ADESSO SMETTELA DI LITIGARE VOI DUE!" urlo quasi come per liberarmi di tutta la pressione presente in questa stanza.
Silenzio: quello che volevo.
"Allora, cosa è successo lì fuori?" chiedo a Eren
"Stavo camminando tranquillamente, mi sentivo osservato ma pensavo fosse solo una mia sensazione, e poi perché qualcuno dovrebbe mai seguirmi senza farsi vedere, pensavo"
"E poi?" chiede Armin
"Proprio quando mi sono girato per controllare se c'era davvero qualcuno che mi stava seguendo, mi sono ritrovato per terra perché mi aveva dato un pugno in faccia. Ho provato a rialzarmi mai lui continuava a darmi calci, ha smesso solo quando non sono più riuscito a reagire"
"Quale mostro può aver fatto questo!?" chiedo sconvolta ad Armin
"Non ne ho idea Mikasa" risponde "piuttosto Mikasa, dove hai i cerotti? Dobbiamo sistemare Eren, è pieno di lividi e ferite ovunque"
"Ti ci accompagno io Armin" gli dico
"Ragazzi io vado" dice Annie "Mi raccomando amo...Armin"
"Ok a dopo Annie" le risponde Armin imbarazzato"
Saliamo le scale che portano al piano di sopra e una volta entrati in bagno per prendere il neccessario per aiutare Eren dico ad Armin:

"Waho, non pensavo che Annie fosse la tua ragazza! Congratulazioni Armin!"
"Beh, veramente ci siamo messi insieme oggi, ma non mi sembrava la circostanza adatta, dopo tutto il casino che è successo in questo giorni"
"Capisco, ma ricordati Armin, una buona notizia non fa mai male" gli dico sorridendo
"Sarà meglio andare da Eren" dice Armin"

Ore 20:00

Casa di Eren

EREN p.o.v.
Sto proprio di merda, sono confuso, ho la testa che mi fa male e come se non bastasse mi hanno anche aggredito alle spalle, come dei vigliacchi. Ma chi può essere stato?
Meglio non farsi troppe domande.
Mi dirigo verso il frigo e prendo una birra. Ma si che vuoi che sia, non ne bevo una da non so quanto.
Apro la birra e salgo al secondo piano, apro la porta della mia camera e mi affaccio al balcone.
C'è la Luna piena stasera, in cielo si vede solo quella, le stelle sono assenti.
Sembra la metafora della mia vita, come le barche hanno il loro faro durante la notte più buia io ho lei, ma forse è lei non ha ancora trovato il suo faro. O forse non sono io quello giusto per lei, non si merita un ragazzo che non sa neanche proteggersi e che si fa male con la sue stesse mani...

Casa di Mikasa

MIKASA p.o.v.
Certo che questa sera la Luna è bellissima, però non c'e nessuna stellaa farle compagnia.
Chissà cosa starà facendo Eren adesso, chissà se sta bene, chissà se sta pensando a me. Ormai c'e solo lui nella mia testa...

《Eremika》 Un'amore difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora