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I due ragazzi liquidarono con una scusa le amiche poi, senza guardarsi né parlarsi, andarono a dormire. Durante la notte Harry sentì Draco urlare ma, per una volta, non se ne curò. Non riuscì, però, a tornare a dormire.
La mattina dopo i due ragazzi non si salutarono neanche. Si prepararono e, silenziosamente, scesero in Sala Grande a fare colazione.
"Dovete dirmi qualcosa voi due?" Chiese Harry a Ron e Hermione. I due, infatti, si tenevano per mano sotto al tavolo, mentre mangiavano con una mano sola. Ron arrossì leggermente e poi, sorridendo, disse: "Stiamo insieme, credo. Ieri sera quando siamo usciti c'era un po' di imbarazzo, anche perché Blaise e Pansy continuavano a sbaciucchiarsi, allora io ho baciato Hermione e.." "Tu cosa avresti fatto, Ronald? Ti racconto io come è andata DAVVERO; inizialmente abbiamo parlato tutti assieme di te e Malfoy" "Non c'è niente di cui parlare Herm!" "Come vuoi, allora stavamo parlando di 'niente', quando Blaise, all'improvviso, ha baciato Pansy. Poi sono scesi in pista a ballare e io e Ron siamo rimasti a guardare. Speravo che lui facesse qualcosa, ma non si decideva. Così gliel'ho chiesto." "Cosa gli hai chiesto?" "Harry finiscila di interrompere." "Scusa, vai avanti." "Gli ho chiesto se avesse intenzione di baciarmi o no, e lui è diventato del colore dei suoi capelli e ha iniziato a balbettare, finché, per fargli passare l'imbarazzo, l'ho baciato io."
"È perché vi tenevate per mano di nascosto? E soprattutto, da quand'è che la Parkinson e Zabini sono diventati Pansy e Blaise?" "Sono diventati Pansy e Blaise da quando io e Pansy siamo i genitori di Shanti e Ron è in stanza con Blaise. Tutta questa situazione è nata soprattutto per fare avvicinare i membri delle Case eliminando le rivalità. Dovresti iniziare a chiamare i Serpeverde per nome anche tu. E comunque ci tenevamo per mano di nascosto perché, vista la situazione che stai passando, abbiamo pensato che non ti avrebbe fatto piacere scoprire che ci siamo messi insieme." "La situazione che sto passando? Tra me e Malfoy non c'è niente!" Urlò Harry. Dal tavolo di Serpeverde, Draco lo guardò. Harry ricambiò lo sguardo e poi abbassò gli occhi.
Dopo colazione andarono tutti a lezione. Di Pozioni. Assieme ai Serpeverde. Harry era sicuro che il mondo ce l'avesse con lui.
"Harry, sei tu. Sento il tuo odore nell'Amortentia. Ho annusato ed eccolo lì: odore di Quidditch, di cannella, di leggero sudore e di mela. L'ho sempre saputo che eri tu, ma ora ne ho la certezza. Non potevo dire niente perché sarebbe stato complicato da gestire, soprattutto visto il nostro passato e.. Harry? Mi stai ascoltando almeno?" Harry guardò a lungo Ginny Weasley, prima di risponderle: "Ginny, te l'ho già detto: è finita. Lo sai bene che per me sei come una sorella, ma non potrà mai esserci niente di più, perché sono gay, quindi vedi di farti passare questa cotta, perchè rischi solamente di soffrire di più." Fece per girarsi dall'altra parte, ma fece appena in tempo a vedere Ron e Hermione che annusavano l'Amortentia e si sorridevano, perchè Ginny lo girò nuovamente e lo baciò. Tutta la classe si ammutolì e lo stupore di tutti crebbe quando il professor Lumacorno, dopo essersi guardato attorno, separò gentilmente Harry e Ginny. Poi parlò agli alunni: "Ragazzi, vi spiacerebbe uscire? Quest'Amortentia è troppo potente e rischiate di saltarvi addosso, e non per combattere. State qua fuori dalla classe. Vi chiamerò uno ad uno per constatare gli effetti della pozione. Dopo avere parlato con me voglio che andiate tutti da Madama Chips. Uscite ora, svelti. Harry, tu no per favore."

Angolo me:
Ciao a tutti, scusate se ieri non sono riuscita a pubblicare, ma ero fuori casa e non avevo internet
Grazie a chi legge le mie storie
Ve se ama sempre
Ciao❤

It's a very very mad world- DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora