Capitolo 13 - Rick

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Ero confuso.

Erano successe un mucchio di cose di fila, così decisi di rielaborarle mentre andavo a scuola il giorno successivo.

Avevo ucciso una persona. La cosa era di per sé preoccupante, ma ancora di più lo era il rendermi conto di non provare alcun rimorso.

Che mi era successo?

Sapevo di non essere cambiato fisicamente; Billy mi aveva torturato senza problemi come sempre e io non avevo resistito più di qualche minuto.

Ma allora perché ero riuscito ad uccidere, quando per anni non avevo nemmeno osato toccare un coltello simile a quello che avevo usato per commettere l'omicidio? Ero forse cambiato psicologicamente?

Arrivai in classe e mi sedetti sul banco, pensieroso.

Jeff arrivò poco dopo. Ormai entrava in classe senza il cappuccio, permettendo solo a me di vedere come e chi era davvero.

《Quindi siamo ufficialmente fidanzati?》 chiesi quando si fu sistemato accanto a me.

《Direi di sì. Per curiosità, perché non mi avevi detto di esserti preso una cotta per Billy, tempo fa?》

Mi paralizzai. Come faceva a saperlo? Era l'unica cosa che solo io e Billy conoscevamo.

《Hey》 disse Jeff prendendomi per le spalle 《Non è un problema per me. Stai tranquillo》

《Chi te lo ha detto?》 chiesi, anche se la risposta era ovvia.

《Billy. Sperava di ferirmi, probabilmente, ma in realtà non ho avuto chissà che reazione. In parte rabbia per la reazione che ha avuto e che prosegue tutt'ora, in parte pena perché non potrà mai stare con una persona come te》

Sorrisi e gli diedi un bacio.

《All'intervallo ti aggiorno sul resto》 disse lui prima di alzarsi il cappuccio e baciarmi, esattamente nel momento in cui Billy entrava in classe.

Lui ci guardò senza dire nulla. Per sua fortuna, perché sapevo che se lo avesse fatto , io avrei trovato il coraggio di ucciderlo una volta per tutte.

-

Eravamo nella pizzeria del parse. Come aveva detto Jeff, tanto vale smorzare le brutte o imbarazzanti notizie mangiando dell'ottima pizza.

Una volta presa la mia, mi sedetti con lui su un muretto del parco giochi accanto alla pizzeria stessa.

《Quali sono queste notizie che dovevi dirmi all'intervallo e che alla fine non mi hai più detto?》 chiesi.

《Hai presente lo scagnozzo di Billy che oggi era assente?》

Annuii, mangiando la prima fetta di pizza.

《È quello che hai ucciso tu ieri sera》

《Non è stato un colpo inutile allora》 commentai indifferente. Per un istante rimasi sconvolto da questa mia indifferenza, poi me ne fregai.

《Direi proprio di no》

《Tu hai qualche idea sul motivo per il quale io non mi penta di averlo ucciso?》

《Fino ad ieri non ne avevo, ma Slenderman ne ha avute. Ha elencato ogni modo per cui sia potuto succedere, e ce n'è uno che potrebbe effettivamente spiegarlo. Quando mi ha chiesto se c'era una remota possibilità che fosse quello il motivo ho dovuto negare tutto per evitare di essere ucciso》

《Non sto capendo un fico secco》

《È imbarazzante da spiegare》 disse un po' rosso.

Da quando Jeff the Killer arrossiva?

《Sentiamo》

《Beh, è possibile che quando lo abbiamo fatto io sia... venuto in te, e quello è un modo con cui si può trasmettere il carattere di una creepypasta. In questo caso, io ti ho trasmesso la mancanza di rimorso in caso di omicidio》

《Se funziona anche al contrario si spiega perché tu stia diventando timido》

Ci guardammo un momento, imbarazzati.

《Mi farai mai conoscere i tuoi genitori?》 chiese Jeff, cambiando argomento.

《Sono omofobi e se ne fregano bellamente di me. Non reagirebbero bene, anche se tu non fossi un famoso protagonista delle creepypasta》 dissi con un sospiro.

《Ho la sensazione che ti sia sentito più membro di una famiglia con noi personaggi delle creepypasta》 commentò Jeff.

《È così, infatti. Non credevo sarebbe potuta succedere una cosa del genere》

《Meglio, almeno è più facile che tu stia con noi e con me in futuro》 disse abbracciandomi.

Mi appoggiai a lui, felice come non lo ero mai stato.

Un Killer Come Amico || CreepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora