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Parla Gigi Buffon
-"Chi sono quegli splendori?" disse malizioso Sebastian Giovinco e la risposta non tardò ad arrivare
-"Quella.. Quella è Bea" dissi "che ci fa qui? Sono almeno 3 anni che non la vedo" e mi rivolsi verso Alessandro che sicuramente sapeva del suo arrivo
-"Si Gigi, lo sapevo se è questo che ti stai chiedendo, mi ha chiamato ieri sera e mi ha chiesto di monitorare i movimenti del padre per la sorpresa che voleva fargli" disse soddisfatto
-"No ma dico avvisare no? Sai che ti avrei aiutato ed avremmo organizzato una festicciola per lei e le sue amiche" dissi squadrandole
-"Tranquillo la festa c'è anche se lei mi ha pregato di non organizzare nulla, sai come è fatta odia le cose plateali" disse Alex ridendo
-"Si so come è fatta, ma quanto rimane?" dissi incuriosito
-"Tutta la vita" disse Alex avvicinandosi per abbracciarla.
-"Ma vedi il mister, che figlia" disse Paolo De Ceglie
-"E che amiche" disse Mirko e così tutta la squadra.
Il chiacchericcio fu interrotto dalle parole del mister
-"Il primo che ci prova con la mia bambina è fuori dalla squadra" e dalla risata collettiva che ne seguì.
Alex prese la parola dicendo
-"Bene ragazzi possiamo accomodarci dentro per un piccolo rinfresco" scoppiai a ridere nell'immaginare la reazione di Bea che non tardò ad arrivare
-"Ma cosa della frase 'Non organizzare niente, nessuna festicciola, nessun rinfresco, niente di niente' non ti è stata chiara?" disse, la risata di gruppo si scatenò e i commenti anche
-"Oltre alla bellezza la baby mister ha anche un bel caratterino"
-"Mirko ti ho sentito, 10 giri di campo" Sebastian scoppiò a ridere per la sorte capitata al suo amico
-"Seba fai compagnia al tuo amico" tuonò il mister.
Ci spostammo in sala dove c'erano tutti, dai dirigenti ai massaggiatori, decisi che era arrivato il momento di avvicinarmi a Bea che non appena mi vide mi abbracciò e disse
-"Scusa se non ho avvisato anche te, ma ho deciso tutto ieri mattina" mi sorrise
-"Tranquilla Bea non preoccuparti, vieni con me ti presento gli altri" dissi dandole la mano.
-"Prima di tutto ti presento le mie amiche allora lei è Monica e fa la giornalista ma da grande farà la cantante ha una voce meravigliosa" Monica arrossì dandomi una leggere gomitata "lei è Daniela e fa la fotografa e infine lei è Andrea ed è uno chef disoccupato" alle parole di Bea scoppiammo a ridere.
-"Ora tocca a me loro sono..." mi interruppe
-"Andrea, Alessandro 2 (Matri), Paolo, Fabio, Sebastian, Mirko, Andrea 2, Leonardo.." rimasi di stucco e scoppiò a ridere e con lei tutta la squadra
-"Gigi non fare quella faccia cosa pretendevi? Sono la figlia del mister è ovvio che vi conosco tutti, sai io controllo chi frequenta mio padre" fece una faccia buffissima e tutti tornarono a sorridere.
Parla Alessandro Del Piero
Dopo l'arrivo delle ragazze i ragazzi sono più 'allegri'. Erano tutti li, tutti tranne uno. Dove si era cacciato Claudio?
-"Ragazzi avete visto Claudio?" dissi ma nessuno diede una risposta positiva poi il mister intervenne e disse
-"Claudio è in campo sta parlando al telefono. Sembrava una questione importante".
-"Chissà cosa gli prende a quel ragazzo è un po' di tempo che è strano, sempre con la testa tra le nuvole" dissi tra me e me.
Parla Bea
-"Bea ti dispiace se mi accompagna Fabio a casa dopo?" mi disse Andrea su di giri "Già a fare conquiste eh?" risposi dandole una leggera gomita
-"Bea, Andrè noi torniamo a casa con Mirko e Arturo se non vi da fastidio" io e Andrea ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere
"Perché ridete?" chiesero divertite
"Nulla, andate tranquille queste sono le vostre chiavi di casa" dissi uscendo dalla sala per andare  a prendere un po' d'aria fuori. Era quasi ora di pranzo ma di mangiare non avevo proprio voglia.
Cominciai a camminare persa nei miei pensieri e di tanto in tanto spostavo delle ciocche bionde che scendevano morbide sulle mie spalle.
Dopo poco mi accorsi di non essere sola girai su me stessa e vidi che sugli spalti c'era qualcuno, guardai meglio quella sagoma, avvicinandomi capì chi era, quegli occhi li avrei riconosciuti anche tra milioni di persone, erano quelli di Claudio, Claudio Marchisio il principino della squadra. Mi sorrise e mi avvicinai a lui sedendomi al suo fianco. Ci guardammo negli occhi, quegli occhi così profondi color azzurro male, così limpidi.
-"Piacere Claudio.. Claudio Marchisio" disse tendendomi la mano e facendomi tornare sulla terra
-"Io.. io sono.." non riuscivo a dire nulla
-"Beatrice, la figlia del mister" concluse la mia frase sorridendo. Mamma mia che sorriso
-"Perché non sei a goderti la festa che Alex ti ha organizzato?" disse
-"Io non amo queste cose, sono restia alle feste specialmente se sono per me" dissi sorridendo e lui ricambio il sorriso
-"E tu perché sei qui?" dissi curiosa
-"Be io.. stavo parlando al cellulare con una persona e.." si bloccò
-"E..." continuai
-"E.. ci ho litigato" disse abbassando lo sguardo
-"Ah.. qualcuno di importante?" dissi di botto e mi guardò
-"Scusa sono stata un po' invadente" dissi guardando i miei piedi
-"No non lo sei stata" disse sorridendo e spostando la mia testa in modo da farsi guardare negli occhi, sorridemmo all'unisono e disse
-"Era Roberta la mia ragazza vuole venire a vivere da me, ma io non sono pronto sono solo 3 anni che stiamo insieme e non so bene cosa provo per lei. Secondo te cosa dovrei fare?" disse serio ed io a quelle parole senti lo stomaco contrarsi
-"Secondo me.." dissi prima di essere interrotta dal mio cellulare che cominciò a squillare.
-"Pronto?"
-"Ehi piccola mia, dove sei?" mi chiese una voce familiare
-"Amore! Sono a Vinovo ad una festa per il nostro arrivo! Sai Alex.. Lo conosci e sai benissimo come è fatto, se si mette in testa qualcosa non c'è nulla che lo distolga" dissi e  lo sentì ridere
-"Ehi qui non c'è nulla da ridere" dissi
-"Ma dai sai che ti vuole bene e farebbe di tutto per te. Comunque amore io devo andare ci sentiamo nei prossimi giorni" disse e riattaccò e io guardai Claudio sorridere
-"Il tuo ragazzo?" chiese incuriosito
-"Si" dissi felice
-"Deve essere proprio un ragazzo fortunato"
-"Mmm.. si per stare con me è super fortunato" dissi scoppiandolo a ridere
-"Modesta la ragazza"
-"Uno dei miei molteplici pregi" dissi scherzando, era passata più di mezz'ora da quando eravamo li a parlare del più e del meno.
-"Penso dovremmo raggiungere gli altri" dissi "Altrimenti mio padre ti fa davvero fuori dalla squadra" dissi ridendo e lui come un perfetto gentiluomo mi porse la sua mano dicendo
-"Andiamo principessa" a quelle parole sorrise li presi la mano e dissi
-"Ma certo mio principe".

Che sei il mio sole anche di notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora