Parla Bea
-“Amore Step ti cerca” disse mia madre mentre scruta me e Claudio
-“Si, mamma arrivo” dissi in totale imbarazzo
Mamma uscì non prima di aver lanciato un ultimo sguardo a Cla e me ancora troppo vicini.
-“Bea perdonami, io non dovevo. Non sono riuscito a controllarmi, so che per te anche questo uno sbaglio ma…”
-“Non è uno sbaglio, neanche a casa tua è stato uno sbaglio, ho cercato di convincermene ma non ci sono riuscita” dissi di botto
-“Va da lui, non voglio litighiate a causa mia” disse allontanandosi e io cercai la porta
-“Ah Bea, tanti auguri” disse sorridendomi e porgendomi la mano destra che io afferrai
-“Grazie Cla” dissi uscendo dal bagno e dirigendomi dagli altri.
-“Ecco la festeggiata” disse papà poggiando sul tavolo di cristallo una torta al cioccolato con sopra scritto “Solo tu mi hai donato un sorriso che nasce anche quando un motivo non c’è. Alla mia Cleopatra, con amore tuo S” e contornata da 21 candeline.
Prima di spegnerle mi avvicinai a Step per ringraziarlo e lui mi abbracciò dicendomi che le sorprese non erano finite.
Dopo circa 3 ore di festeggiamenti tutti andarono via tranne Step che mi chiese di andare a fare un giro con lui.
Mi portò in un posto poco fuori città, era un prato nel cui mezzo c’era posizionato un piumone bianco con tanti cuscini attorno. Su ogni cuscino c’era impressa una foto, il nostro primo bacio, la prima vacanza insieme, il primo goal che mi ha dedicato ecc. c’era solo un cuscino bianco. Lo presi e glielo feci vedere
-“Amore, ne hai dimenticato uno”
-“No, non l’ho dimenticato. La foto che metteremo su questo cuscino non è ancora stata scattata” disse sorridendo
-“Si?” dissi perplessa guardandolo negli occhi mentre cercava qualcosa in tasca
-“Si” disse inginocchiandosi e uscendo una scatolina dalla tasca del suo giubbotto “Bea, lo so che non te lo aspettavi, ma io ti amo e sono pronto a fare questo passo ma capisco se tu non vorrai o mi chiederai del tempo per pensarci. Vuoi farmi l’onore di diventare mia moglie?”
-“Ste, io.. non so che dire, io ti amo, ma…” dissi avendo un'unica persona in mente e quella persona non era Step, io lo amavo davvero ma da quando ho incontrato Claudio qualcosa in me è cambiata “ho solo 21 anni mi sembra un passo troppo grande, ci voglio pensare bene prima di darti una risposta” dissi prendendoli le mani.
-“Ehi va bene, lo immaginavo e non voglio metterti fretta. Io ti aspetterò” e mi baciò.
Era una bellissima serata, il cielo era pieno di stelle e la luna era bellissima. Rimanemmo lì sdraiati sul prato e avvolti nel piumone fino alle prime luci dell’alba.
Io mi ero addormentata verso le 4 e lui era rimasto li a fissarmi e coccolarmi, al mio risveglio non ero più su quel magnifico prato ma ero sdraiata sotto le coperte con la divisa del Milan addosso.
-“Buongiorno ghiro” disse qualcuno alle mie spalle
-“mmmm” fu l’unico suono che usci dalla mia bocca
-“Dormito bene?”
-“Splendidamente” dissi sorridendo e abbracciandolo “sai che se mio padre mi vede in questo stato ti uccide”
-“Perché dovrebbe?” disse malizioso
-“Vediamo.. è una divisa milanista, e già per questo dovrei ucciderti io, e poi non l’ho indossata io”
-“Ma dai, eri talmente dolce mentre dormivi che non ho voluto svegliarti e te l’ho messa io, ma l’ho fatto a fin di bene” disse mettendosi a cavalcioni su di me e cominciando a farmi il solletico “ma se vuoi rimentiamo subito”
-“E come?”
-“Così” disse cominciando a baciarmi e sfilarmi la sua divisa e lo stesso feci io, facemmo l’amore, ma non era come tutte le altre volte, io volevo farlo ma continuavo a pensare ad un altro ragazzo.
Dopo aver fatto la doccia andai in cucina dove Step mi aveva preparato la colazione
-“Amore io tra un paio d’ore devo tornare a Milano”
-“Di già?”
-“Si, il Milan non va in vacanza” disse baciandomi
Due ore dopo
-“Pensa alla mia proposta” disse Step baciandomi
-“Lo farò promesso” detto ciò salì in macchina e si mise in cammino verso Milano.
Decisi di parlare con Claudio così mi diressi verso casa sua.
Suonai più volte il campanello ma di Claudio neanche l’ombra ‘c’è solo un posto dove vado per pensare e rilassarmi’ queste erano state le parole che mi aveva detto qualche settimana prima, e io sapevo benissimo dove si trovava.
Dopo qualche telefonata per richiedere qualche permesso mi ritrovai davanti lo Juventus Stadium dopo essere entrata mi diressi verso il campo, e lui come previsto era li a tirare calci al pallone.
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Che sei il mio sole anche di notte
Fanfiction-"Papà" -"Dimmi amore" -"E' lui l'uomo con cui voglio condividere il resto della mia vita! È l'unico con cui voglio stare"