13.

229 7 0
                                    

Dopo l’allenamento pomeridiano Ste mi portò a cena in un piccolo ristorantino fuori Milano e poi tornammo a casa.
-“Adesso che facciamo?” disse malizioso avvicinandosi a me
Il mattino dopo fui svegliata dal continuo vibrare del mio cellulare. Ero ancora accoccolata al petto di Stephan, il suo profumo mi inebriava. Li diedi un bacio leggero e lui cominciò a muoversi.
-“Amore ma che ore sono?” disse  aprendo gli occhi
-“Le… 12:30, oddio è quasi ora di pranzo” dissi prendendo il cellulare e notando le 7 chiamate di mio padre, i 16 messaggi delle mie amiche e i 2 di Claudio.
Che stava succedendo? I primi che lessi furono quelli di Claudio:
“Non farlo ti prego, ho sbagliato, ero ubriaco. Bea ti prego ripensaci”, “So che adesso mi odi ma pensa bene a ciò che fai. Le decisioni che prendi sono dettate dalla rabbia e dalla delusione. Io ti aspetto perché spero in un NOI” ma cosa stava dicendo? Che decisioni?
Aprì quelli delle mie amiche
“Bea ma che diamine, quando avevi intenzione di dircelo?” diceva Mony
“Tesoro sono felice per te, ma sei sicura?” scriveva Dany.
Mentre aprivo il primo messaggio di Andrea, il cellulare comincia a squillare
-“Ma chi diamine è? Ha squillato tutta la mattinata” disse Step mettendo la testa sotto il cuscino
-“Mi sa che sono tutti impazziti a Torino, tutti che si complimentano con me per la decisione” omisi volontariamente i messaggi di Claudio “comunque è Andrea vado di la a rispondere”.
-“Cazzo Bea, ma che ti salta in mente?
1. Ti ha sfiorato la mente il pensiero di dirmelo? O hai programmato di farmelo sapere da un pezzo di carta?
2. Stai facendo una cazzata!
3. Quando torni? Dobbiamo parlarne di persona” non riuscivo a capire di che parlava
-“Ma che diamine vi prende? Siete tutti impazziti? A Torino hanno cominciato a regalare droga? È da stamattina che tutti mi parlate di scelte, di decisioni, dite che siete felici per me, Claudio sembra disperato, mio padre continua a chiamarmi, ma si può sapere che avete tutti? Sono via da soli due giorni e voi impazzite?”
-“Bea sei su tutti i giornali sportivi e di gossip d’Italia e non” disse lasciandomi spiazzata e facendomi cadere il bicchiere d’acqua che avevo in mano
-“Cosa?”
-“Ma a Milano i giornali non li leggono più?”
-“Io e Step ci siamo appena svegliati e non siamo ancora andati a comprarlo”
-“Tranquilla accendi il pc e non scomodarti a scendere di casa. Il web e tutti i social network sono pieni della notizia! Cito alcune testate: ‘Il faraone convola a nozze con la sua bella’, ‘Cleopatra corre a Milano per il suo SI, Milanello fa da sfondo al loro amore’, ‘Milan-Juventus, per la prima volta è amore tra le squadre’ sono solo alcune, ma se vuoi te li cito tutti e ovviamente su ogni articolo c’è una foto con te in braccio a Step e lui che ti bacia”
-“Cavolo André! Io non volevo che lo sapeste così, io non..”
-“Non pensare a noi, pensa alla tua felicità! Bea, io ti voglio bene, ma non penso sia la decisione giusta, so che tu ami Step ma non ti ho mai visto guardare lui come guardi Claudio”
-“Io non posso! Non ci riesco!”
-“Non vuoi farlo soffrire? Bene perché lo illudi?”
-“Io non… André ne riparliamo stasera quando torno a Torino” Step era entrato in cucina e non volevo si facesse strane idee sulla mia conversazione con Andrea.
-“Va bene!” e chiuse la comunicazione.
-“Tutto ok?” disse Step abbracciandomi
-“Si, e che tutti i giornali di gossip, sportivi e tutta internet parla di noi”
-“Di noi?”
-“Già, il mio ‘si’ e il nostro bacio a Milanello sbattuti in prima pagina” dissi un po’ triste e infastidita
-“Maledetti paparazzi. Dovrai abituartici, una volta sposati saremo seguiti ovunque” disse abbracciandomi
-“Lo so, e che non sono ancora abituata. Mamma e papà non hanno mai permesso a nessun paparazzo di fotografarmi, mi hanno sempre tenuta al di fuori di tutto ciò” dissi affondando il mio viso nei suoi pettorali ben scolpiti.
-“Cucciola, vuoi che ti accompagni io e poi prendo un treno per tornare qui a Milano?”
-“No, davvero sto bene, sono un po’ stanca” mentì la telefonata di Andrea mi aveva spiazzata un po’ ‘non ti ho mai visto guardare lui come guardi Claudio’ erano le parole che continuavano a girarmi per la testa.
Salutai Stephan e mi diressi verso Torino
Arrivai a casa e li ad aspettarmi c’erano le mie amiche, speravo di evitarle tutte e tre insieme, ma non fu così.
-“Eccoti finalmente” disse Monica
Erano tutte e tre sedute intorno al tavolo a braccia conserte e mi invitarono a sedermi con loro.
-“Mi sembra di andare al patibolo”
Dopo una lunga chiacchierata presi la mia decisione. Avrei sposato Stephan!

Che sei il mio sole anche di notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora