5.

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I nostri visi erano a qualche centimetro l'uno dall'altro e... e lui poggio le sue mani sul mio viso e avvicinandosi pericolosamente mi sussurrò nell'orecchio
-"Che la guerra abbia inizio" disse scoppiando a ridere e cominciando a spennellarmi di vernice
-"Claa" dissi prendendo a mia volta della vernice e cominciando a sporcarlo tutto.
Dopo circa un'ora eravamo diventate due sagome color vinaccio solo i nostri occhi si distinguevano, i nostri occhi azzurro cielo.
Mi accasciai a terra sfinita, non riuscivo a muovere più un muscolo e lui si sedette vicino a me guardandomi divertito
-"Questa sfida era ad armi impari, tu sei abituato a compiere così tanti sforzi"
-"Quindi?" disse con faccia soddisfatta
-"Quindi non vale! Ho vinto io per lo svantaggio in cui ero!" Dissi sfrontata
-"Ah si?" disse avvicinandosi
-"Si!" dissi e lui si mise a cavalcioni su di me e cominciò a farmi il solletico
-"Chi ha vinto allora?" dice ridendo e continuando a farmi il solletico
-"Io!" continuò finché non mi arresi "e va bene! Hai vinto ma ti prego smettila" dissi a malapena riuscendo a respirare.
Si fermò e si sdraio affianco a me ma a pancia in giù.
Stemmo in silenzio per un po', l'unica cosa che lo interrompe sono i nostri respiri. Eravamo sdraiati, sul fianco, l'uno vicino all'altro, ci guardammo negli occhi per tutto il tempo, ero imbarazzata. In mio aiuto venne il mio cellulare che cominciò improvvisamente a squillare, mi alzai ed andai a rispondere era Step
-"Amore io sono nel pullman, e stiamo tornando a Milano" disse euforico, desumo abbiano vinto.
-"Come è andata?" dissi sedendomi da capo sul pavimento in modo da continuare a guardare negli occhi quello splendido ragazzo.
-"Benissimo! Tu piuttosto dove sei?" dove sono? E ora che faccio?
-"Be io sono.." dissi pensando ad una scusa, non potevo dire di essere li con Claudio era tardi e si sarebbe arrabbiato
-"Bea devo staccare, ci sentiamo domani!" disse riattaccando
-"Perché hai esitato?" mi chiese Claudio tirandosi su
-"Si sarebbe arrabbiato per nulla" dissi abbassando lo sguardo e alzandomi "Cla io dovrei fare una doccia non posso tornare a casa di un altro colore" dissi guardandomi, lui rise e disse
-"Rimani qui, tanto il posto c'è, tu dormi nel mio letto ed io dormo sul divano"
-"Non posso, dovrei avvisare papà" spalancò un sorriso
-"Lui è d’accordo"
-"Cosa?" dissi sorpresa
-"Li ho mandato un messaggio prima chiedendo se era d’accordo, e ha subito risposto di si" disse prendendomi per mano e portandomi in camera sua, mi porse della biancheria di Roberta, una sua camicia e un paio di pantaloncini
-"Metti queste, usa il mio bagno e io userò quello degli ospiti"
Vado in bagno e faccio un bagno caldo, dopo mezz'ora ero già in tenuta notte uscì dal bagno ma di Claudio neanche l'ombra, era ancora sotto la doccia, allora decisi di cambiarmi e togliermi quei vestiti troppo grandi per me.
Entro nella sua stanza ed esamino tutto, il letto con le lenzuola di seta nera in cui avrei dormito io quella notte e tutto l'arredo presente nella stanza, aprì il cassettone dove aveva preso i vestiti che indossavo e esaminai tutti i capi li presenti, tutto troppo grande, tutto tranne la sua divisa, la sua maglietta e i suoi pantaloncini da gioco, li indossai e tornai in salotto dove, questa volta trovai Claudio che appena mi vide spalancò gli occhi e la bocca.
Risi, mi avvicinai a lui
-"Non ti dispiace vero? Le altre erano troppo grandi" dissi facendo gli occhi da cucciolo
-"Certo che no, ti stanno benissimo, magari stanno più bene a te che a me" disse continuando a squadrarmi da testa a piedi.
-"Non ho sonno" dissi interrompendo i suoi pensieri
-"Guardiamo un film?"
-"Sii, cosa?"
-"Ho di tutto"
-"50 volte il primo bacio? Lo adoro"
-"D’accordo sistemati sul divano e faccio partire il DVD"
Mi sistemai e mi misi sotto la coperta, lui poco dopo mi raggiunse e cominciammo a guardare il film ed ogni tanto sentivo i suoi occhi su di me"
Parla Claudio
Il film è iniziato, ma io non riesco a smettere di pensare a lei con addosso la mia divisa, le sta benissimo, anzi è bellissima.
Dopo mezz'ora di film si è addormentata, sembrava un angelo, la prensi in braccio e la portai nella mia stanza dove la sistemai sotto le coperte e rimansi li un po' a guardare quell'angelo biondo che è entrato nella mia vita sconvolgendola completamente e inconsapevolmente
-"Non riesco ad immaginare la mia vita senza te, sei troppo importante, penso che tu stia cominciando a piacermi, non come amico, ma come qualcosa di più" disse, io sbarrai gli occhi per la confessione, ma stava dormendo, mi stava sognando.
Decisi di lasciarla sola non volevo fare cavolate e andai in salotto con mille pensieri che mi sfiorano la testa, spensi la TV mi sistemai sul divano e mi addormentai immediatamente.
Parla Beatrice
Mi sveglio improvvisamente, stavo sognando Claudio, ho sognato di confessarli di provare qualcosa per lui.
Tento di riaddormentarmi ma nulla, mi giro e mi rigiro tra le lenzuola morbide ma senza successo, mi siedo guardo l'orologio erano le 3:45, decido così di alzarmi e andare in salotto dove trovo rannicchiato sul divano quell'angioletto biondo, poverino, penso, il divano è troppo piccolo per lui.
Lo guardo mi accascio vicino a lui, dandogli un bacio sulla guancia, voglio svegliarlo per chiedergli di venire a dormire con me, mi sento sola. Lui cominciò a muoversi allora mi avvicinai al suo orecchio sussurrandoli piano il suo nome
-"Ehi, ma che ore sono? Che ci fai qui?" disse tirandosi su
-"Io non riesco a dormire" dissi facendo una faccina triste
-"Uh piccola mia" disse prendendomi la mano e facendomi sedere in braccio a lui "vuoi che ti tenga tra le braccia finché non ti addormenti?" e mi abbraccio dolcemente.
Stemmo così parecchi minuti
-"Vieni di la con me? Voglio dormire con te" dissi d'un fiato avendo paura della sua risposta
-"Bea, dici sul serio?"
-"Si" mi feci coraggio e mi sollevai guardandolo negli occhi, lui senza distogliere i suoi occhi dai miei nemmeno per un secondo, mi prese in braccio e io li circondai il collo con le mie braccia e mi portò nella sua stanza dove si sdraiò di fianco a me.
Io mi avvicinai a lui e gli diedi un lungo bacio sul collo e lui in risposta ricambiò con un bacio sulla testa.
-"Sei diventato importante per me, forse troppo" esordì e lo senti sorridere e avvicinarsi di più a me, mi abbraccio e disse
-"Bea anche tu sei importante per me non immagini nemmeno quanto".
Il silenzio calò tra noi e ci addormentammo abbracciati.
Il suono del cellullare mi svegliò
-"Ma che ore sono?" dissi infastidita
Ero sola tra quelle lenzuola, di Claudio nemmeno l'ombra. Prendo il cellulare era Andrea.
-"Bea dove sei? Ho bisogno di parlarti" sembrava preoccupata
-"Ok, ci vediamo a casa tra un'ora" dissi guardando l'orologio che segnava le 9
-"Va bene a dopo" disse e riattaccò.
Scivolai giù dal letto andando in cucina, di Claudio neanche l'ombra, andai in bagno feci una doccia veloce e tornai nella sua stanza per indossare qualcosa per tornare a casa.
Quando fui pronta, presi il mio cellulare e notai un messaggio non letto di Claudio
'Non volevo svegliarti sembravi un angelo, io stamattina ho gli allenamenti, ma per le 12 dovrei aver finito, ci vediamo?
P.s. Ho lasciato la mia macchina a casa cosi potrai tornare a casa. Le chiavi sono in cucina e la macchina sta dov’era ieri sera. Claudio’ ma quanto poteva essere dolce quel ragazzo così perfetto?

Ragazze vedo non vi piace questa storia forse dovrei smettere di pubblicare 😞

Che sei il mio sole anche di notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora