Capitolo 5: Spiegazioni.

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Quando esco dalla stanza delle necessità, un brivido freddo mi percorre la schiena, facendomi rabbrividire. Sono triste, e mi sembra che si veda dai miei occhi che cercano di trattenere le lacrime. È brutto quando trattieni le lacrime. Ti bruciano gli occhi. E non fai altro che dirti 'non qui'.

•••

Ritorno sbattendo violentemente la porta del mio dormitorio che attira l'attenzione di tutti i presenti in sala comune. Mi guardano sconvolti, Ron, invece, boccheggia.
-H-Her-Hermione.?..- è leggermente spaventato. Cammino per tutta la stanza ignorando gli sguardi perplessi di tutti i ragazzi. Dopo un momento di esitazione mi giro verso Ron.
-Non ora Ronald Arthur Wisley.- e corro, facendomi rigare una guancia da una lacrima. L'ultima cosa che sento è Ginny che dice con voce fioca:
-Non vi preoccupate, ci parlo io.-

•••

Il mio cuscino è fradicio di acqua salata, non ne posso più di piangere ho finito la riserva delle lacrime presenti nel mio corpo. Poi sento un lieve cigolio provenire dalla porta della mia stanza.
Per un attimo le mie lacrime smettono di scendere.
-Hermione..- è Ginny.
-è per Draco vero.?- annuisco e sento le lacrime scendermi sulle guance. Ginny si avvicina a me e mi tuffo nelle sue braccia, singhiozzando.

•••

-Ma tu come te ne sei accorta.?-
-Hermione. Siamo cresciute insieme, ti conosco più di chiunque altro. Ho notato il rossore delle tue guance quando lo guardi e il leggero tremolio.-
-Ah...beh, non dirlo a Ron, neanche ad Harry. Non capirebbero, vedrebbero solo la maschera che ha addosso.-
-Ma figurati.-
Ci abbracciamo. È bello quando Ginny mi abbraccia, ripercorro tutti i momenti passati insieme.
-Ieri avevamo un appuntamento, nella stanza delle necessità.-
-Me ne vuoi parlare.?-
Annuisco debolmente.
-Ci siamo divertiti, il tempo è volato via. Due ore..-
-Così l'hai conquistato.!- ride leggermente, ma io accenno un sorrisetto a mezzaluna.
-Poi mi ha baciato la mano e mi ha chiesto di ballare una bella melodia. Abbiamo ballato, lui non faceva altro che guardarmi con quei suoi occhi.!-
-Oh Hermione, così mi fai venire il diabete- cerca in tutti i modi di farmi ridere. E si ci è riuscita.
-Poi si è irrigidito come tutte le altre volte. Ha detto 'non posso' ed ha corso.-
-Domani chiedigli spiegazioni, se si fida di te, ti dirà il perché di questo suo comportamento.-
Dico di si.
Poi canta una bella canzone, e mi addormento come una bambina ingenua di 5 anni, mentre mi accarezza i capelli sulle sue gambe.

•••

Il solito corridoio pieno di studenti. Vedo mille studenti Serpeverde passarmi vicino, ma non Draco. Proseguo avanti quando mi scontro con una persona. È lui. Oh gli ho toccato il petto...sono imbarazzatissima. Ridendo poi dice:
-Ehi Piccola.!- lo dice a bassa voce, per non farsi sentire. 'Piccola'.? Mi ha chiamata Piccola.! Il cuore mi batte forte, uscirebbe fuori dal petto, se non fosse per la gabbia toracica. Rido anche io.
-Draco.- tutto d'un tratto divento seria.
-Mi devi parlare..- mi capisce al volo, mi legge nel pensiero.! Penso che sia lui la mia anima gemella. La sua mano imperlata di sudore mi trascina nel posto che abbiamo deciso per incontrarci.

•••

Siamo arrivati, siamo entrambi paralleli a un muro isolato, con qualche quadro vecchio che neanche si muove. Chiudiamo gli occhi e sentiamo un varco aprirsi davanti a noi. Quando entriamo l'aria è gelida, ma, chiusa la porta l'aria si riscalda, come la mia tensione. Poi giro il mio volto verso di lui. È più alto di me perciò alzo la testa. Sento dei piccoli singhiozzii.
-Oh, Draco...- mi abbraccia, e io non posso fare altro che ricambiare.

•••

-Oh no ho saltato le lezioni di questa mattina.!-
-Ne è valsa la pena almeno.- accenna un sorriso che mi fa star bene.
-Draco..-
-Dimmi-
-perché...ehm, ecco...'non puoi'.?- lo vedo alzarsi, con gli occhi sbarrati, come se li si fosse rizzato il pelo, poi i piedi si alzano in una corsa che alza la polvere restante sul pavimento. Lo fermo d'impulso, e mi alzo anche io. Lui piange.
-No.! Lasciami andare.!-
-Draco, vorrei solo una spiegazione..-
-HO DETTO DI NO.!- piange più forte. Non riesco a comprendere il perché di questo melodramma, ma dato che vederlo così male mi provoca una sensazione di dolore.
-Oh, Draco..ti fidi di me.!?- gli lancio un occhiata di sfida, mentre lo spingo verso l'armadio svanitore. Poi mi riprendo, ma sembra che questa scenata l'abbia convinto.
-...perché.?- sospiro.
-PERCHÉ SONO UN MANGIAMORTE.!-

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