Capitolo 6: il bacio.

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Lo guardo con occhi sbarrati, senza sapere precisamente cosa dire, come fare. Sento come se qualcosa mi si fosse conficcato nel cuore. Ho un vuoto nello stomaco e le mani tremanti. Cerco di poggiarle, mentre Draco continua a piangere disperatamente fino ad accasciarsi a terra. I miei palmi sentono una base su cui poggiarsi, ma tremano troppo e faccio cadere qualche pozione a terra. Poi scappo, e vorrei proprio sparire in questo attimo. Lascio Draco da solo, li disteso. Mi sento un po' in colpa, ma la notizia mi ha sconvolto tanto da mettere in dubbio i sentimenti per lui. Corro nei corridoi, solo per sfogarmi, quando mi trovo davanti alla porta della sala grande. Mi avvio a passo veloce da Ron, Harry e Ginny, felici di vedermi e anche un po' curiosi e stupiti dal fatto che non abbia frequentato le lezioni stamattina, cosa talmente insolita per me. Quando scoppio a piangere e mi accascio vicino a Harry, facendo sprofondare il mio volto nel suo petto. Lui mi abbraccia, e immagino che in questo momento stia solo facendo la solita faccia da ebete, la stessa che fa in tutti i casi di questo genere. Il mio pianto inzuppa la toga di Harry, poiché mi stanno scendendo fiumi di lacrime, quando sento che con una presa delicata afferra la mia testa e la porta in alto. Mi sento inutile in questo momento, come se fosse morto un caro parente, o Harry, Ron o Ginny. O addirittura Draco. Dopo questa, penso che non gli parlerò più, anche se sento che il mio cuore non resiste al provare qualcosa per lui.
-Hermione, tu sei strana- mi dice Ron. Mi sento in qualche modo offesa ma so che non ne aveva intenzione. Lo guardo solo male, quando riprendo a piangere. Poi sento l'abbraccio familiare di Ginny, stringermi e portarmi via con se.

-cosa è successo.?- per fortuna ho smesso di piangere. Ma sono ancora sconvolta per l'accaduto.
-lui è un mangiamorte.- affermo, con durezza.
-È un Mangiamorte, capisci.? Pff. Lui è un MANGIAMORTE.! UN MANGIAMORTE.- sembro impazzita, drogata, ma la notizia mi ha colpita. Penso che mi riprenderò dopo molto, molto tempo. Ginny non può fare altro che abbracciarmi. Io, stupida che non sono altro a fidarmi di un Serpeverde, riesco solo ad avere una faccia sbalordita e più di tutti dura. Ginny se ne va chiudendo la porta, e con rabbia scaravento a terra tutto ciò che era presente sul mio comodino. Guardo una foto con un vetro scheggiato della mia famiglia. E riprendo a piangere.

Finita la lezione di trasfigurazione, scendiamo le scale che ci separano dal primo piano ai sotterranei, dove si tiene lezione di Pozioni. Harry mi sta parlando dei presentimenti che ha su di Draco, sul fatto che Piton lo protegga sempre, ma io non lo ascolto più di tanto, sono impegnata a fissare il vuoto, seria. Quando vedo Malfoy venirmi contro. Si, avete sentito bene, Malfoy. Lui ha la faccia di chi ha pianto per lungo tempo, accompagnate da occhiaie profonde, segno che questa notte non ha dormito. I miei occhi si illuminano leggermente per pochi secondi, quando prendo a guardarlo con disprezzo.
-Cosa vuoi Malfoy.- dice scocciato Harry. Non dice niente, stenta a guardarlo disperato per pochi secondi, quando afferrando la mia mano mi trascina correndo fino al famoso corridoio. Il mio viso è incapace di esprimere emozioni. Ci guardiamo in quel corridoio vuoto, come la mia pancia.
-Sono stato costretto. I miei genitori sono fedeli a lui. Voldemort mi ha minacciato di morte, e l'avrebbe pure fatto se mio padre non lo avesse fermato dicendoli che avevo accettato di svolgere la missione.- i miei occhi sono di nuovo imperlati dalle lacrime, che pian piano mi rigano il viso.
-E quale sarebbe questa missione.- dico singhiozzando. Lui si ferma fissando il vuoto, quando i suoi occhi si inumidiscono.
-Uccidere Albus Silente.-
C'è un sussulto. Silenzio. Lui disperato batte i pugni contro il muro piangendo. Io lo fisso. Capendo che una guerra è vicina. Non voglio perderlo, no. Lui è buono, in fondo. Avrebbe rischiato di morire. Pian piano, girandosi verso di me, smette di piangere. Alza il suo indice sinistro. Io mi avvicino a lui, quando poggia il sito sotto il mio mento. Lo alza. E sento le sue labbra sulle mie. È così piacevole, così bello, mi da sensazione di casa, mi fa volare, mi fa sentire felice anche quando un motivo non c'è. Pochi secondi che sembrano durare all'infinito. Le stacca dalle mie, oh no perché l'ha fatto.
-Prima di sparire per sempre dovevo farlo.-

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