*Nella copertina, Sophie e Adeline, Tedros dietro Sophie e Chaddick dietro Adeline*
Gli occhi di Tedros riconobbero subito la figura slanciata della strega, che lentamente si stava avvicinando.
Sembrava molto calma, come se tutto ciò non la toccasse minimamente, eppure aveva l'inferno dentro.
"Chi sei?" Chiese Adeline, con sguardo vitreo, alla principessa di fronte il ragazzo.
"Ad..lei è solo.." Stava per dire Tedros, percependo come per magia tutto ciò che si stava diffondendo tra le emozioni della strega, aveva anche solo notato il cambiamento dei suoi occhi, ormai la conosceva fin troppo bene.
"Non ho chiesto a te" disse solamente la strega.
Un certo timore stava per invadere le membra della principessa, che tutto d'un tratto impallidì notando lo sguardo interrogatorio della strega, che per sentito dire, sapeva essere la più cattiva della scuola, quella imbattibile, in cima alla classifica della Scuola Del Male.
La principessa non aveva mai provato un terrore simile in vita sua.
"Ti ho fatto una domanda" disse calma Adeline.
"Io...io sono Jelene, principessa di Retipoita, stavo consigliando al principe Tedros di stare attento a.." Stava per completare la frase, quando la principessa si accorse di ciò che stava per dire, e soprattutto che la strega aveva già capito cosa intendesse e si tappò immediatamente le labbra con entrambe le mani.
Stare attento a lei.
"Va al diavolo!" Disse Adeline, guardò negli occhi il principe, che notò che la rabbia che prima caratterizzava l'animo della strega, si era trasformata in tristezza.
Il colore dei suoi occhi non era più bordeaux, neanche il solito color rubino, bensì di un rosso spento e senza vita.
La principessa vedendo lo sguardo tra i due ed essendo ancora intimorita dalla presenza della strega, a testa china si diresse verso la Scuola Del Bene.
"Adeline aspetta.." Tedros afferrò prontamente il polso della strega, che stava per andarsene ormai, ferita da ciò che la principessa aveva detto.
Tedros sarebbe stato veramente in pericolo con lei?
"Sai che io non la penso come lei!" Disse subito il principe.
Erano sopravvissuti ai pregiudizi altrui per tutti quegli anni, erano sopravvissuti ad una guerra...non poteva rischiare di perderla ancora, non adesso.
"E se avesse ragione?" L'animo della ragazza aveva fatto in modo che una potente aurea nera la circondasse, facendo in modo che la mano che le teneva il polso fosse respinta, perché si sa, i Sempre non possono sopportare tanto male.
"Vedi?! Con me non sei al sicuro..non posso permettere che ti succeda qualcosa a causa mia!" Disse la strega.
Tedros con tutta la forza che aveva cercò di afferrare nuovamente la mano della ragazza, anche a costo di bruciare tutta la pelle della sua mano.
Il dolore quando la afferrò fu immenso, come se qualcosa stesse per squarciare la sua pelle.
Era veramente quello il potere del male?
Qualche secondo dopo l'aurea cominciò a dissolversi, dando una sensazione di benessere al principe.
"Tu non mi faresti mai del male" disse il ragazzo, baciandola dolcemente.
"Mi dispiace.." Sussurro sulle sue labbra Adeline, per poi sorridere in segno di scuse.
Era solo una stupida principessa, non era la prima volta che qualcuno le diceva una cosa simile.
Un ululato improvviso richiamò l'attenzione dei due.
Era un lupo.
"Forse farei meglio ad andare vero?" Chiese Tedros osservando il possente animale, alle spalle della strega.
"Penso di sì" Adeline gli diede un ultimo bacio e poi tornò verso la sua scuola, altrettanto fece Tedros.Si muoveva lentamente, era snervante.
Ma lei riusciva a percepirlo, era lì, lo sentiva, lo ascoltava.
Sentì poi un respiro pensante alle sue spalle, come se qualcuno avesse corso per kilometri senza mai fermarsi per riprendere fiato.
Si girò, ma non vide nessuno.
Ad un tratto qualcosa la investì, nel vero senso della parola.
Una ragazza, dai capelli corvini aveva appena attraversato il suo corpo, e lì realizzò di essere quasi un fantasma.
La cosa più strana era che la ragazza non stava indossando nè la divisa dei Mai né quella dei Sempre, bensì una divisa grigia.
Da cosa stava scappando? Le parenti che circondavano tutto erano in pietra, rovinatissima, non poteva essere il castello del male né quello del bene, predominava il grigio e il castello sembrava vecchio di mille anni.
Qualcosa poi attirò la sua attenzione: un foglio per terra stropicciato.
Lo afferrò e poi un brivido la percorse quando lesse '18 Febbraio 1679''.
Poi un grido gelido.Quando riuscì a riprendersi era ancora nel corridoio che portava alla sua torre.
Qualcosa era successa, ma non riusciva a spiegarsi il susseguirsi di quegli eventi, di quelle visioni.
Non riconosceva quel castello, non poteva essere il suo, bensì un altro di cui non sapeva neanche l'esistenza.
Pensierosa di avviò verso la sua stanza.
"Dov'è?" Chiese Anita, agitata, mentre percorreva un percorso circolare immaginario intorno alla stanza.
"E se le fosse successo qualcosa?!" Continuava ad essere sempre più preoccupata.
"Sta tranquilla, Adeline è più forte di me e te messe insieme, sa come difendersi.." Disse tranquilla Sophie, mentre leggeva un libro.
"come puoi essere così tranquilla!?" Si stava scagliando Anita.
"Perché conosco Adeline!" Si alzò di scatto Sophie.
Poi la porta si aprì, mostrando avvolta nel suo mantello una ragazza dagli occhi rossi.
"Che diavolo sta succedendo?" Chiese Adeline, completamente ignara della situazione che lei stessa ingenuamente aveva generato.
"DOVE DIAVOLO SEI STATA?!" Sbraitò Anita.
"Ero con Tedros, e poi..." Stava per dire Adeline.
"C'HAI FATTO PREOCCUPARE!" Continuava ad agitarsi Anita.
"Ho..ho avuto una visione" d'un tratto le amiche su fermarono di botto, guardandola seriamente.
"Che cosa hai visto?" Si avvicinò Sophie.
"Qualcosa che è successo in passato, molti anni fa" disse Adeline.
Qualcuno poi bussò alla porta della stanza numero tredici, a ritmo di una strana canzone che bensì le ragazze riconobbero, l'inno del buio.
Dunque doveva assolutamente essere un Mai, e immaginavano anche chi.
"Hort?" Disse Sophie, aprendo la porta.
"Guarda, vieni qui" disse il ragazzo.
Sophie si avvicinò varcando la porta.
Quando, ahimè, una sacco pieno di farina si svuotò sopra la povera Sophie, che diventò completamente bianca.
Adeline e Anita risero sonoramente insieme ad Hort, e subito dopo comparvero anche Vex e Led.
Avevano usato un incantesimo per diventare invisibili.
"IDIOTI! VI ODIO VERAMENTE!" sbraitava Sophie, che subito però prese a ridere insieme a loro.
"So che in fondo vuoi bene a tutti noi" disse Led, ammiccando Sophie.
"Scusate, dobbiamo davvero prenderla!" Disse Anita, tirando l'amica piena di farina dentro la stanza.
"Avete visto quello che ho visto io?" Rideva Adeline.
"Assolutamente!" Rispose Anita con un sorrisetto sulle labbra.
"Di che state parlando?" Chiese interrogativa Sophie.
"Led stava.." Stava per dire Anita.
"PROVANDO CON TE" rise sonoramente Adeline.
"Ma per favore! Sapete che ho occhi solo per Chaddick" disse lei.
Anita ed Adeline si guardarono subito, e la bionda notò in Anita un velo di tristezza, ricordando quanto negli anni precedenti Sophie e Anita avessero litigato per quel principe.
"Avanti, andiamo a cena" disse Adeline, rompendo la tensione che si era creata.
Le tre indossarono i mantelli e si diressero verso la Sala Grande della Scuola del Male.
STAI LEGGENDO
~Il principe e la strega:2 RITORNO IN ACCADEMIA~
FantasySi consiglia di leggere il primo libro, ovvero ~Il Principe e La Strega~, premetto che il primo libro, essendo la mia prima storia, non sarà appassionante e completo quanto questo, spero solo di incuriosirvi. Buona lettura! Il matrimonio tra gli app...