Quando Adeline tornò a sedere su quella panchina nera, una leggera scossa la fece sussultare.
Il peso dei ricordi le gravava più di qualsiasi altro pensiero.
Le luci emanate dalle piccole fatine accompagnatrici dei Sempre, scintillavano qua e là, dando calore e allegria all'atmosfera, illuminandola di una sfumatura giallastra.
I lupi erano come sempre in posizione, nel caso qualcuno o qualcosa avesse disturbato i Mai, anche se perfettamente in grado di difendersi.
La cosa che più ad Adeline pesava era quella di esser stata divisa così palesemente da Tedros, che in quel momento si trovava seduto davanti al tavolo in marmo dei Sempre.
Si accorse che questa era l'unica cosa che nel tempo non poteva cambiare, il fatto che lei fosse una cattiva, una Mai..una persona che in teoria non poteva amare, la differenziava terribilmente dal suo innamorato, che invece era un principe dal sangue blu a tutti gli effetti.
Una nota di tristezza toccò il suo cuore, non sperava di divenire una Sempre, non lo avrebbe mai fatto, non avrebbe mai cambiato la sua natura.
Sperava solo che ciò non contorcesse il suo rapporto con Tedros.
Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto quando si accorse che qualcuno la stava osservando e anche da molto.
La osserva preoccupato, quasi in pena per lei, triste e amareggiato.
Quando ella si accorse che due occhi blu erano puntati su di lei, non poté fare a meno di sorridere e rispondere al caldo sguardo del suo amato.
Quella breve distanza li stava uccidendo.
"Ehm..Ehm!" Tossì per attirare l'attenzione Mrs. Giunt.
Gli studenti di entrambe le case si voltarono verso la donna.
La sua espressione non era cambiata nel tempo, era rimasta la stessa, come i suoi capelli, sempre raccolti in un chignon.
"Bentornati all'Accademia del bene e del male, Bentornati anche a chi pensava di aver finito.." Disse, nascondendo un risolino dietro la mano che aveva portato davanti la bocca.
Gli sguardi di Adeline e dei ragazzi del suo stesso anno si incrociarono, pensando la stessa cosa.
"Come avrete visto le case sono state ricreate per garantire ordine, ma spero che l'atmosfera rimanga la stessa degli anni precedenti tra tutti gli studenti, Mai non attaccate i Sempre e Sempre siate gentili anche con i Mai.
L'unica cosa che è cambiata è la barriera, che adesso non esiste più da quando la Grande Guerra é avvenuta"
Un sorriso nacque istintivamente sul volto di Adeline, e sguardi di intesa si potevano notare sui volti di Mai e Sempre.
Anche se una sorta di aria ostile si poteva ben sentire, non tutti erano cambiati dopo la Grande Guerra, per il semplice fatto che alcuni Mai erano dell'idea che la Guerra Guerra fosse stata scaturita dai Sempre, mentre questi ultimi ritenevano che fosse stata la troppa cattiveria dei Mai ad aver dato inizio a questa battaglia.
Quando la cena fu consumata, Adeline stretta nel suo mantello si sbrigó a raggiungere il castello, quando prima di varcare la soglia, una voce la richiamó.
Ella si girò, correndo poi verso la voce che l'aveva chiamata.
Tedros la baciò dolcemente, prima di prenderle il volto tra le mani da principe.
"Sembra quasi un ritorno al passato" sorrise dolcemente per alleggerire il peso di quella situazione, erano d'altronde ad un passo dall'essere felici insieme, e tutto sembrò invece frantumarsi in mille pezzi.
Adeline sorrise, non poteva farne a meno, non in sua presenza.
"Ci vediamo domani, c'è l'assemblea di inizio anno" disse lei, quasi sussurrando.
Si trovavano nel ponte di mezzo, dove di fronte si estendeva una bellissima cascata, per metà cristallina e pulita, per l'altra nera da sembrare quasi una pozione di morte.
Poi guardando giù, soltanto il vuoto.
Tedros osservò cosa lo aspettava alle spalle di Adeline, vedeva una radura morta, che di sera era a dir poco inquietante.
Gli incavi degli alberi sembravano simulare urli di disperazione, e i corvi si aggiravano tra i loro rami, scrutandolo da cima a fondo.
Poi notò il sontuoso castello nero, elegante ma tetro, dopodiché uscirono dalle loro tane i lupi, guardiani del territorio Mai.
Qualcosa che colpì molto Tedros fu il cielo: era diverso da quello che solcava la scuola del bene, la sera era limpido e molte stelle potevano vedersi...alcuni studenti stavano anche ore e ore a fissarle, mentre li..quello non era cielo, sembrava una cupola nera, dove si intravedevano qualche fulmine lontano.
"T-ti accompagno" disse Tedros prendendola per mano.
"Oh no, non preoccuparti..sai non è il caso" disse lei, indicando con un cenno i lupi che aspettavano davanti al ponte.
Tedros capì, i lupi non avrebbero toccato con un dito Adeline, ma lui..lui lo avrebbero senza dubbio fatto fuori.
Si scambiarono un ultimo bacio e sorridendo si voltarono, andando ognuno dei rispettivi castelli, suggellando ancora una volta la differenza che c'era tra loro.
Adeline tornò al castello, avvolta nel suo mantello nero e si diresse indisturbata verso la stanza numero tredici della torre della malignità.
"Finalmente! Dove sei stata? Ci stavamo preoccupando!" Disse Sophie, appena Adeline entrò nella stanza.
"Mi aveva fermata Tedros" disse con aria innamorata Adeline.
Le sue amiche risero, guardandola.
"Devo raccontarvi una cosa" intervenne seria Anita.
Le altre la guardarono con sguardo apprensivo.
"Lena Butterdet dice di aver sentito provenire delle voci, voci da sotto il pavimento, tipo urla" disse Anita.
"Schiocchezze, Solo i Mai più potenti posso far cose del genere e di certo non siamo stati noi che siamo i più grandi qui..siamo tornati dopo il finto diploma amareggiati, nessuno del nostro anno può aver fatto una cosa simile, secondo me lo ha inventato" disse Sophie.
"Eppure ho letto qualcosa.." Intervenne Adeline, amareggiata da ciò che aveva sentito.
"C'è un altro piano oltre a questo, cioè ci sono i sotterranei..." Disse Adeline.
"Ma in tre anni non ne abbiamo mai sentito parlare!" Disse Anita.
"Cosa sta succedendo?" Si preoccupò Sophie.
In quel momento qualcosa si aggirava per le mura della scuola, qualcosa di misterioso e oscuro.
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~Il principe e la strega:2 RITORNO IN ACCADEMIA~
FantasiSi consiglia di leggere il primo libro, ovvero ~Il Principe e La Strega~, premetto che il primo libro, essendo la mia prima storia, non sarà appassionante e completo quanto questo, spero solo di incuriosirvi. Buona lettura! Il matrimonio tra gli app...