Capitolo 23

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Vedendo che la ragazza non rispondeva subito il super-eroe l'abbraccio, approfittandone per accertarsi che il cuore della super-eroina battesse e che lei respirasse ancora, notando che il battito era regolare e il respiro, seppur un po' affaticato, si sentiva ancora; questi ridiedero speranze al ragazzo che stava ormai pensando al peggio.

«I... Insettina...» Singhiozzó lui chiamandola con il soprannome che le aveva attribuito, ripensando ai momenti trascorsi insieme, non riusciva a credere che la ragazza con cui aveva passato la maggior parte delle giornate e che aveva baciato fino a due giorni prima, poteva morire anche in quel momento, esattamente due giorni dopo del loro anniversario.

Stava accadendo tutto sotto i suoi occhi e lui non sapeva cosa fare.

«C-Chat...» Balbettó lei con un filo di voce, attirando l'attenzione del ragazzo-gatto che la guardò con gli occhi lacrimanti.
«L-Ladybug?» Esitò Chat Noir ancora una volta, piangendo.
«Ehy, sto bene... tranquillo, ho solo preso una botta abbastanza forte e sono svenuta... ma sono viva... almeno per adesso» Scherzó lei alla fine, accennando un sorriso, anche se non riuscì a far sorridere il suo compagno che era in lacrime ed era davvero preoccupato per lei.
«Non posso credere di non avertelo detto neanche una volta in un anno...» Singhiozzó ancora un po' il ragazzo, cercando di ritirare le lacrime e smettere di piangere.
«Io ti amo...» Confessò il biondo anche se era abbastanza ovvio, ma non riusciva a vivere con il senso di colpa di non averglielo mai detto, tutto può cambiare da un momento all'altro... e un giorno potrebbe essere troppo tardi per dirlo.
«Oh Chat, anche io ti amo» Lo rassicuró lei, abbracciandolo mettendogli delicatamente le braccia attorno al collo.
La corvina si rialzó un po' debole, ma pronta a sconfiggere l'akuma una volta per tutte, così prese per mano il suo compagno, andando a cercare il nemico.

[...]

Infine Ladybug liberò una farfalla bianca dal suo yo-yo, lasciandola volare libera.
Fortunatamente la super-eroina, nonostante il forte colpo ricevuto quando fu sbattuta contro il muro, non subì molti danni apparte un lungo taglio non troppo profondo sul braccio - che era visibile solo perché il costume era in parte strappato- e probabilmente qualche livido che sarebbe stato visibile il giorno dopo.

Prima di andare Chat guardò un'ultima volta il braccio ferito di Ladybug.
«Sei sicura che non ti faccia male?» Chiese lui preoccupato indicando la ferita della ragazza che sanguinava fino a poco prima.
«No, sto bene...» Esitò lei toccandosi il braccio, facendo finta di non sentire dolore.
Anche se il super-eroe non era sicuro che la sua lady gli stesse dicendo la verità, la lasciò andare perché il ragazzo doveva tornare a casa: non voleva far scoprire che era uscito -anche se quel giorno a Villa Agreste non c'era nessuno- e avrebbe rischiato anche di far scoprire la sua doppia identità, oltre che far aspettare Marinette.

Tell Me Who You Really Are || Miraculous Ladybug Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora