20. La neve se ne frega

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Samantha Brown rigirava tra le mani l'Anello della Conoscenza che le aveva dato il fratello. Era seduta su una delle comode poltrone della Sala Comune dei Ravenclaw. I raggi della Luna filtravano dalle lunghe finestre ad arco acuto. L'orologio a muro segnava l'una passata. L'indomani sarebbero ricominciate le lezioni ad Hogwarts, e quel giorno tutti gli studenti erano rientrati al castello, generando una baraonda incessante. Adesso, però, gli unici suoni che Samantha riusciva a percepire erano lo scoppiettio del camino vicino ed il bubbolare di qualche gufo lontano, proveniente forse dalla Foresta Proibita.
Più osservava quell'anello blu con le striature nere più le veniva in mente la prima volta che l'aveva indossato, il giorno dopo la corsa. Appena lo infilò all'anulare destro, sentì un scarica d'energia pervaderle in tutto il corpo, e le venature scure, all'interno del gioiello, divennero per un attimo dorate. Perché sia successa una cosa del genere, Samantha non riusciva a comprenderlo. Cosa significava, in realtà? Ma, soprattutto, l'anello aveva qualche collegamento con la Pietra della Verità?
Per quanti sforzi avessero fatto lei e suo fratello in quei giorni, non erano riusciti ad andare avanti nelle ricerche. Erano arrivati ad una situazione di stallo. Eppure sentiva che qualcosa le stesse sfuggendo...
In quell'istante, la porta della Sala Comune venne aperta. Samantha era troppo sovrappensiero per accorgersene, così quando suo fratello Thomas si sedette al suo fianco, si spaventò fin quasi ad urlare.

- Hey, calma calma! Sono io, Thomas.. -

Ah, Thomas... non aspettava altro che quel giorno per poter riabbracciare Ginny, ma quando lei gli raccontò dell'irruzione dei Mangiamorte e di come Harry Potter l'avesse salvata da Bellatrix, colpendola ad un braccio, l'espressione del ragazzo passò dalla preoccupazione alla rabbia. Già aveva accettato quasi controvoglia che Harry trascorresse le vacanze di Natale a casa dei Weasley, ma ora che aveva saputo cosa fosse successo, la gelosia prese il sopravvento su quel ragazzo sempre così razionale.

- Come sta Ginny? - chiese Samantha.

- Bene, l'ho appena accompagnata all'entrata della sua Sala Comune. Abbiamo discusso molto, oggi. - Thomas pronunciò quelle parole con un tono così mesto, che sciolse il cuore della sorella. A lui non piaceva litigare.

- Si, immagino. - rispose la ragazza. - Ron mi ha detto che la loro casa è riuscita a salvarsi dall'incendio, almeno in parte. Era così sconvolto quando me ne parlava! -

- Harry è diventato un bersaglio troppo facile da raggiungere. - continuò Thomas. - Ma ciò non significa che debba mettere in pericolo le persone che gli sono vicine! - la mano chiusa a pugno andò a sbattere sul quadricipite destro del Ravenclaw, provocando un rumore tonfo.

- Tom, adesso calmati. - le mani di Samantha presero con dolcezza la mano, ancora chiusa, di Thomas. - Dobbiamo concentrarci sul nostro obiettivo, sulla Profezia. Altrimenti saremo tutti spacciati, con o senza Harry. -

- Ma non abbiamo trovato niente. Siamo stati in biblioteca ed in giro per il castello, per tutta la durata delle vacanze di Natale, ma non c'è nulla che faccia riferimento alla pietra della Verità. Persino la Stanza delle Necessità non ci ha fornito uno straccio di indizio! -

- Si, è vero. - rispose con calma Samantha. - Ma non dobbiamo arrenderci. Non possiamo. Non quando siamo così vicini alla realizzazione della Profezia. - Samantha guardò intensamente il fratello.

- Draco è stato qui al castello anche lui. - Thomas contraccambiò lo sguardo. - Non è tornato a casa come gli aveva ordinato il padre. -

- No, è stato tutto il tempo con Severus Piton, il quale ha stretto un Voto Infrangibile, o almeno così dice Harry. -

- Ma perché allora aiutarlo? Se ha giurato di proteggerlo, inevitabilmente è costretto a portare a termine il compito che è stato assegnato a Draco, qualora lui non riuscisse. Quindi... -

Cuore di Draco || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora