2. Chi ha bloccato la porta?

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Come ogni anno, il treno diretto per Hogwarts era strapieno di studenti, bagagli, animali: un vero inferno!
Il trio si fece largo nel chiassoso corridoio e, superando un ostacolo ed evitandone un altro, riuscì a trovare un vagone libero. I ragazzi si sedettero e per qualche minuto rimasero in silenzio. Intanto all'esterno il chiacchiericcio e l'eccitazione dei ragazzi più giovani era ancora più assordante. Quando Harry si alzò, intento a chiudere la porta, un ragazzo biondo e con lo sguardo di ghiaccio passò, seguito da un ragazzo moro dall'aria fiera, e una ragazza fin troppo altezzosa e sfrontata.

-Questi stupidi mocciosi non li sopporto più! Ogni anno frignano e si dimenano come se dovessero andare chissà dove! Hogwarts, una patetica imitazione di scuola! -

Mentre disse questo, Draco voltò istintivamente lo sguardo all'interno del vagone, trovando gli occhi caldi ed invitanti di Hermione Granger. Rimase stordito solo per un attimo, ma tanto bastò a distrarlo, andando a sbattere contro Harry.

- Levati dalla mia vista, Potter! Non bastano questi ridicoli bambini che si credono già grandi maghi, dovrei anche sopportare la tua insulsa presenza? Spostati! -
I due dietro Malfoy iniziarono a ridacchiare, divertiti dalla situazione.

- Oh, non sapevo che per essere considerato un grande mago uno dovesse andare in giro a credersi migliore degli altri, portandosi dietro degli stupidi che lo considerino Merlino! -

Pansy Parkinson, la ragazza dietro Malfoy, con un ghigno stampato sul volto, face un passo in avanti, pronta a prendere la bacchetta e sferrare qualche incantesimo. Con un braccio, Malfoy arrestò la sua furia.

-Fermati Pansy, non vale la pensa sporcarsi le mani con persone così insulse, sono sempre sfregiato, lenticchia e sanguesporco! -

Calcò volontariamente il tono su quest'ultima parola, e si girò dalla parte della diretta interessata per vedere quale effetto avesse sortito quell'insulto. Evidentemente l'offesa aveva fatto centro, perché gli occhi di prima, caldi e invitanti, si trasformarono in due pozze profonde, troppo grandi per tener lontano e riuscire a non inghiottire quelle parole che scendevano in profondità e la ferivano. Ogni maledetta volta. Hermione deglutì, e distolse lo sguardo.

- Andatevene. - disse lei seccamente.

Draco proseguì lungo il corridoio, seguito da Pansy, che sul volto aveva stampato un sorrisetto irritante, e da Blaise, che camminava impettito e con passo sfrontato.

- Stupidi ed odiosi Slytherin! - esclamò Ron non appena Harry chiuse la porta e tornò a sedersi.

- Vi ricordate qualche giorno fa? - chiese il Prescelto - Insomma, che ci faceva Draco con quello strano armadietto? E chi erano tutte quelle persone? Non capite? Era una cerimonia, un'iniziazione! -

- Smettila Harry, non so dove vuoi andare a parare! - si intromise Hermione, cercando di capire cosa volesse dire l'amico.

- È uno di loro, un Mangiamorte. - sentenziò Harry.

- Tu straparli! Che può volere Tu-Sai-Chi da uno come Malfoy? - disse Ron.

- Beh, allora che ci faceva lì? Non si spiega altrimenti. E poi anche Hermione l'ha visto con i suoi occhi! -

- No Harry, non so cosa ho visto. - rispose la ragazza, venendole in mente la mano di Draco che sfiorava l'anta, le dita sottili e bianche in contrasto con il legno scuro dell'armadio. - Non so cosa ho visto. - ripetè.
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Dopo quell'incontro, il viaggio proseguì veloce e senza intoppi. I ragazzi parlarono senza sosta degli argomenti più disparati, e il tempo volò. Quando giunsero alla stazione, Hermione si scusò con gli altri due, dicendo che li avrebbe raggiunti in seguito perché doveva controllare una cosa. Harry e Ron, seppur sorpresi ed incuriositi, non chiesero ulteriori spiegazioni e la salutarono.
Quasi tutti gli studenti erano scesi dal treno quando lei, accigliata e a passo spedito, si incamminò verso l'ultimo vagone, dove erano soliti riunirsi i Serpeverde. Come entrò, riconobbe il ragazzo con cui voleva parlare, e gli si avvicinò. Draco, vedendo Hermione che gli si avvicinava, rimase un attimo spiazzato ma, notando il cipiglio stampatole in faccia, fece posto ad un sorriso malizioso.
- Andate, vi raggiungerò tra poco. - disse rivolto altri Slytherin che lo stavano aspettando, visibilmente seccati dalla presenza della bella Gryffindor. Hermione aspettò che tutti uscissero dal vagone prima di iniziare a parlare, ma, come rimasero da soli, fu preceduta dal tono sprezzante tipico di Draco, che le disse:

Cuore di Draco || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora