6. Fuggire

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Draco's pov:
Dov'è? Sono ore che la cerco, sembra scomparsa. Ho girato quasi tutti i corridoi di questo maledetto castello, ma non c'è traccia di lei! Dov'è? Mi rimbombano ancora nella mente le sue parole, così struggenti, ma così vere.

(Ti diverte Draco, vero? Ti diverte vedere le persone che soffrono, che stanno male. La verità è che sei solo un debole, un vigliacco. Fai lo sbruffone, ma quando c'è da cacciare le palle ti nascondi dietro quell'idiota di tuo padre! Quanto sei triste, Malfoy!)

Come può sapere quell'irritante nata babbana così tante cose di me, se non mi conosce affatto? Ma poi che ne sa lei dei doveri di un Purosangue?
Dell'educazione che ho ricevuto? Delle aspettative che la mia famiglia ha su di me?
Che ne può sapere lei quanto mi pesa il compito che mi è stato assegnato?
Le parole che ha pronunciato sono più vivide che mai. Hanno fatto più male dello schiaffo. E quello sguardo, prima intimorito e poi colmo di rabbia, Dio... mi ha fatto mancare. Due pozze da cui traspariva un dolore immenso, troppo grande per rimanerne indifferenti. Devo trovarla.

_________

D'improvviso, un rumore sinistro si diffuse nel corridoio. I passi felpati di Mrs Poor erano quasi impercettibili nel silenzio della notte, ma quelli appena dietro di Gazza si sentivano forte e chiaro. Draco corse verso la parte opposta, cercando di non farsi beccare, ma inciampò nel tappeto, provocando un tonfo sordo nel momento in cui il corpo toccò il pavimento. Si rialzò immediatamente e ricominciò a correre, ma il rumore aveva insospettito i due inseguitori, che iniziarono a camminare a passo spedito nella sua direzione. Draco seguì il lungo corridoio, svoltando un paio di volte a destra e a sinistra. Ma si ritrovò in un vicolo cieco. Senza via d'uscita. I passi di Gazza erano sempre più vicini. Non poteva tornare indietro, sarebbe stato un suicidio. Doveva pensare. E alla svelta. Ma non vedeva alternative plausibili, non poteva uscire.
Si dimenò ed iniziò a camminare in circolo in preda all'esasperazione, generando un trambusto tale da svegliare il quadro vicino.

- Ma che succede qua! Hey tu, fermo là! - esclamò l'uomo vestito da giullare.

- Mi scusi, non volevo svegliarla. Sono bloccato e non riesco ad uscire. Ho Gazza alle spalle e non so come fare. -

- Se in preda all'esasperazione tu starai, di certo la situazione non cambierai! Facciamo così, un modo per uscire eccolo qui: se darai la risposta giusta al mio giochetto, potrai scomparire in modo perfetto! Allora che fai, accetti o te ne vai?-

- Una specie di indovinello? Va bene, ci sto! - disse Draco. "È pur sempre l'alternativa migliore finora." pensò.

- Questa cosa ogni cosa divora,
ciò che ha vita, la fauna e la flora;
i re abbatte, e così le città,
rode il ferro, e dei monti pianure farà! - suggerì il giullare dal quadro, esaltandosi ad ogni parola pronunciata.

"Ogni cosa divora? No, non può essere un animale. Abbatte i re, le città. Forse i nemici, ma un nemico non rode il ferro, non fa diventare i monti pianure."

I passi di Gazza erano sempre più vicini. Di lì a poco lo avrebbero scoperto.

"Aspetta un attimo, cos'è che trasforma i monti in pianure? Sicuramente il vento, la pioggia, ma per questo ci vuole..."

- Tempo! - rispose Draco. - È il tempo la risposta giusta! -

- Complimenti giovanotto, hai completato il giusto motto! - fece il giullare, inchinandosi a Draco in segno di rispetto. - Come promesso, ecco la via d'accesso! -

Cuore di Draco || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora