13. Regali

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- Harry! - esclamò Samantha non appena rimasero da soli. Harry uscì dal suo nascondiglio, intento a scorgere chi l'avesse chiamato nell'ombra.

- Samantha? - rispose perplesso, non appena la distinse dall'oscurità del corridoio. La ragazza fece un passo in avanti, così che una torcia la illuminasse, seppur fiocamente. - Che ci fai qui? - continuò Harry.

Samantha sorrise. - Potrei farti la stessa domanda. -

- Ero nervoso e stavo facendo un giro per distrarmi, ma poi mi sono imbattuto in Hermione e Draco. Tu li hai visti? -

- Si, Harry. -

- Sono sconvolto. Che ci facevano nella Stanza delle Necessità a quest'ora della notte INSIEME?-

- Sono stata io a portarli qui, Harry. Io li ho fatti incontrare. -

- Tu... cosa? E per quale motivo sono usciti per mano così felici? Che significa? -

Samantha non potè fare a meno sorridere. Quel ragazzo era tutto coraggio ed altruismo, ma in quanto a caparbietà peccava di molto. Era visibile ad un miglio di distanza che Draco ed Hermione si fossero baciati in quella stanza. L'uscita mano per mano lo testimoniava apertamente.

- Harry, c'è una cosa che devi sapere. Sarebbe stato meglio non dirti nulla, ma prima o poi saresti stato informato comunque. Vieni con me, voglio mostrarti una cosa. - e si avviò a passo spedito verso la Sala Comune dei Ravenclaw.

- Cos'è che devo sapere? E cosa c'entra con Hermione. Samantha, aspetta! - le disse Harry per tutto il tragitto, ma la ragazza pazientemente rispose ogni volta che a breve avrebbe saputo tutto.

Una volta raggiunta la cima dell'alta scala a chiocciola della torre del lato nord del castello, Harry e Samantha si trovarono davanti una porta senza maniglia, ma con un batacchio incantato in bronzo, a forma di aquila. La ragazza bussò alla porta e il batacchio, come se si fosse svegliato dal torpore in cui languiva, spalancò le sue ali e chiese:

- Chi fu il primo mago a diventare Re d'Inghilterra? -

- Re Artù. - rispose Samantha.

- Potete passare. - l'Aquila richiuse le sue ali, e la porta si aprì.

La ragazza fu la prima ad entrare ed incontrò lo sguardo del fratello, seduto su uno dei divani. Era chiaro la stesse aspettando. Si alzò e le accennò un sorriso quando dalla porta entrò anche Harry. A quel punto il sorriso era svanito, lasciando il posto allo sgomento.

- Harry! - esclamò - Che ci fai qui? -

Harry fece un passo in avanti. La stanza era ampia ed ariosa, con enormi finestre ad arco acuto. Sulla moquette si ripeteva il motivo decorativo che ornava il soffitto: un cielo stellato. Ciò che catturò l'attenzione del Gryffindor fu la stupenda scultura di marmo levigato, situata di fronte la porta d'ingresso, rappresentante Corinna Corvonero.

- Vorrei saperlo anche io. - rispose.

- Tom, è giunto il momento di informare Harry. - disse Samantha.

- Adesso? Ma è troppo presto! -

- Harry ha visto Hermione e Draco che uscivano dalla Stanza delle Necessità e si tenevano per mano. - gli occhi della ragazza erano fissi sul fratello. - DEVE SAPERE. -

Thomas sbuffò visibilmente. Poi rispose:

- Essia. -

Raggiunse il tavolino dove erano poggiati diversi libri, ne prese uno piccolo e nero e lo porse ad Harry. - Ecco qui, leggi e scoprirai la verità. -

La prima cosa che Harry notò, una volta preso il libro, fu il suo intaglio dorato, raffigurante un drago che avvolgeva un ragazzo con le sue ali; passò sopra il palmo della mano, incuriosito da una copertina così particolare. Si sedette su una delle poltrone. Aprì il libro ed incominciò a leggere.

Cuore di Draco || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora