Pov Toby
Nel frattempo..
<<La prima macchina della polizia sta andando via, abbiamo trenta minuti poi arriva la squadra successiva>> dico a Spencer mentre guido verso il capanno
<<Dobbiamo dividerci, io guardo l'interno e tu l'esterno>> risponde concentrata, mi perdo a osservarla, amo l'espressione che fa quando ragiona.
<<Sono contenta di essere riuscita a trovarla>> si volta sorridendo <<Sei sempre stata quella più intelligente>> rispondo ricambiando il suo sorriso, torna a guardare fuori dal finestrino con uno sguardo strano, sembra quasi imbarazzata.
Quando arriviamo al capanno ci dividiamo, lei entra mentre io guardo fuori.
Il terreno è scivoloso, ha appena piovuto e si è creato un leggero strato di fango.
Cammino lentamente attento ad ogni particolare ma non vedo altro che erba e piante.
Dopo mezz'ora sento un rumore dal luogo in cui si trova Spencer, sembra qualcosa di elettrico che emette un lieve ronzio.
Corro verso il suono e trovo la mia ex ragazza accovacciata per terra con la testa nascosta tra le gambe, sembra stia piangendo.
<<Ehi, che succede?>> mi siedo accanto a lei appoggiandole una mano sulla schiena in segno di conforto.
Alza la testa e mi abbraccia, rimango qualche secondo interdetto ma poi ricambio
<<Perfavore possiamo andare via?>> chiede continuando a singhiozzare sul mio petto, non capisco.
Mi tiro su e aspetto che lo faccia anche lei, è difficile vederla in queste condizioni.
Ci dirigiamo verso la macchina e appena entrati ci chiude a chiave dentro.
<<Spence, cos'hai?>> chiedo frustrato
<<Vai via da qua>> risponde asciugandosi le lacrime, metto in moto e la porto in un posto sicuro.
Arriviamo a casa mia in pochi minuti.
<<Spence, parlami>> quasi grido mentre la seguo nel vialetto, prende la chiave da sotto il vaso ed entra come se niente fosse.
<<Ma come fai a sapere dove tengo le chiavi?>> chiedo leggermente spaventato, non è mai venuta qua.
<<Sei prevedibile>> risponde quando siamo dentro, accenna un sorriso
<<Adesso puoi rispondermi?>>
<<AD era là..>> abbassa lo sguardo cercando di nascondere la mano, un senso di rabbia inizia a invadermi così gliela prendo e guardo cosa le è successo.
È piena di bruciature che sembrano fatte con gli stessi utensili utilizzati per gli animali.
Alzo lo sguardo su di lei e delle lacrime le rigano il viso, sembra spaventata.
Senza pensarci la stringo a me e la proteggo, in quel momento è come se il passato tornasse a galla, il motivo per cui sono diventato un poliziotto è limpido nella mia mente.
Mi allontano leggermente e mentre lei è distratta le lascio un bacio sulle labbra, uno semplice ma pieno di parole non dette.
Mi guarda negli occhi, sembra confusa ma allo stesso tempo felice, sembriamo tornati alle superiori, due ragazzini che si amano ma per molti motivi non possono stare insieme.
<<Come Romeo e Giulietta..>> dice piano come se mi avesse letto nel pensiero.
C'è sempre stata questa intesa, forse per questo mi ha notato, infondo ero solo un bambino che veniva preso in giro da tutti, perché una delle ragazze più belle e intelligenti della scuola avrebbe voluto fidanzarsi con me?
I miei pensieri vengono interrotti dalle sue labbra, il contatto mi crea dei brividi in tutto il corpo e credo che per lei sia lo stesso.
Poso le mani sui suoi fianchi mentre lei le appoggia sul mio collo, non c'è niente di malizioso, solo un bacio atteso.
Le nostre lingue si scontrano creando un connubio di piacere, nessuno mi aveva mai baciato in questo modo, ne le poche ragazze venute prima di lei ne Yvonne.
È come se in questi pochi secondi fossero magici.
Quando si allontana appoggia il mento sulla mia spalla e rimaniamo così per qualche secondo.
<<Mi manchi>> dice accarezzandomi i capelli,
<<Anche tu>> rispondo sentendo il suo profumo.Pov Emily
<<Signorina deve uscire dalla stanza! L'orario di visita è finito>> mi grida un'infermiera, scendo dal letto e senza svegliare Ali esco.
<<Cosa le è successo? Perché sembra stare.. Bene?>> chiedo alla donna una volta chiusa la porta
<<È una parente?>> abbasso lo sguardo scuotendo la testa, Jason è passato cinque minuti ed è andato via senza dire una parola, Mary invece non si è fatta vedere, credo di essere la cosa più vicina a un parente che ha in questo momento.
<<Non lo sappiamo>> risponde la donna facendomi alzare la testa di scatto, non mi aspettavo una risposta
<<In che senso?>> si avvicina e mi sussurra piano all'orecchio
<<È come se fosse un miracolo>> le sorrido per ringraziarla mentre viene chiamata da una collega.
Non credo ai miracoli e neanche alle coincidenze, ci sarà sotto qualcosa che AD ha pianificato. L'abbiamo trovata troppo in fretta e A non fa regali a meno che non voglia qualcosa in cambio.
Mentre esco dall'ospedale il cellulare inizia a vibrare, è Aria.
<<Ehi>> rispondo felice
<<Sta bene?>> chiede preoccupata
<<Si è "Miracolosamente" ripresa>> imito la donna che mi ha dato l'informazione
<<Solo io credo ci sia qualcosa di più pericoloso? Conosciamo A e non fa niente a nostro favore>> ha ragione ma in questo momento non riesco a non pensare al fatto che sia viva.
<<Aria non preoccuparti, supereremo anche questa! Ti chiamo dopo..>>
<<Per la terza volta..>> risponde ironica <<Ciao>> chiudo la chiamata e vado verso l'auto.
Mentre apro lo sportello il telefono suona di nuovo, sbuffo tirandolo fuori dalla tasca."Hai ragione, non regalo niente. Attenta alla tua ragazza, non sta bene come sembra -AD"
Rimango impietrita e faccio la prima cosa che mi viene in mente, correre a vedere come sta Alison.
Salgo le scale velocemente fino al piano dove si trova, i medici corrono avanti e indietro per il corridoio allarmati così mi avvicino alla sua porta ma l'infermiera di qualche ora prima mi blocca sulla soia.
<<Signorina non può entrare!! È in corso una rianimazione>> sento le gambe cedere, alzo lo sguardo e noto due dottori che le attaccano dei tubi e le fanno il massaggio cardiaco mentre la macchina che dovrebbe segnare il suo cuore ha un suono costante e non ritmico come al solito.
Cammino all'indietro fino ad appoggiarmi alla parete, rimango ad osservare la scena, vorrei aiutare, rivelare di A, urlare ma è come se fossi bloccata.
La vedo, non si muove, i suoi occhi sono chiusi e non sembra lei, i capelli le ricadono sul cuscino e la pelle ha un colore biancastro.
Scivolo sul pavimento fino a sedermi e appoggio la testa sulle gambe sperando di svegliarmi da questo incubo ma non succede, le voci intorno a me si fanno più incomprensibili mentre faccio uscire un pianto liberatorio.
<<Signorina>> sento qualcuno che mi chiama, probabilmente mi vuole dire che è morta, non voglio alzare la testa.
<<Emily, sta bene!!>> mi tiro su e guardo la donna che mi ha dato l'informazione, è giovane e alta, sembra sia stanca ma soddisfatta, credo che stesse lavorando con Alison.
Non le chiedo come faccia a sapere il mio nome perché prontamente entro nella stanza dove si trova la mia ragazza, non si muove ma vedo sullo schermo del macchinario che il suo battito è stabile.
So che non dovrei stare qua ma ho bisogno di averla vicina.
Mi siedo sulla poltrona accanto al letto e le tengo la mano
<<Ali, non fare mai più una cosa del genere!!>> ricomincio a piangere <<Ti prego!! Io non ce la faccio senza di te!!>> continuo a singhiozzare <<Ho già provato a stare senza di te ma non sono completamente me stessa quando non ci sei!! Non farmi soffrire così, io ti amo. Non lasciarmi..>> aumento la presa sulla sua mano <<Non credo che riuscirei a superare la tua morte!! Non questa volta!! Reagisci, riprenditi e quando starai bene ti proteggerò e ti amerò ogni giorno come se fosse il primo!!>> le do un bacio sulla fronte quando sento la donna di prima chiedermi di uscire <<Torno domani, ti amo>> dico ad Ali e vado a casa sconsolata.
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Scusate il ritardo ma la scuola occupa molto del mio tempo e ci ho messo più del dovuto a completare questo capitolo!!
Cosa ne pensate? Cosa ha fatto AD ad Ali? Morirà? Rispondete nei commenti e/o lasciate un like ❤️
Ci vediamo con il prossimo capitolo
Baci
-Benny
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Against all discouragement that could be;
FanfictionEmily e Alison si sono sempre amate e, finalmente, cinque anni dopo decidono di iniziare la loro relazione. Non sanno cosa A.D. ha in serbo per loro! "Ho passato notti insonni cercando di capire quella voglia ossessiva di vederti, la gelosia, il des...