47.Hai cercato di farmi credere nelle cose belle

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Mi sono risvegliata in un letto d' ospedale. Mi sento immersa in una bolla. Vedo medici, infermieri, girarmi attorno freneticamente e pronunciare parole incomprensibili. Ai piedi del letto c' é Franci che mi sorride, anche se dai suoi occhi si vede chiaramente che ha pianto e tanto. É stanca, pallida e molto scossa.
Pochi secondi dopo arriva anche Gianbattista di corsa dal corridoio.
"Sono qui! Maledetto raccordo, un traffico incredibile. Allora s' é svegliata?Come sta?"chiede appena raggiunge la moglie.
Ho un mal di testa incredibile e non riesco a parlare.
Che ci faccio qui? Che é successo? Ho tanto sonno!
"Starà bene, un paio di giorni e ve la restituiamo! X la dinamica dell' incidente, doveva essersi fatta male davvero... Ed invece...É una tosta! Dovrete solo preoccuparvi di controllare che mangi. Dalle analisi si percepisce che non ingerisce cibo da giorni!'"
"Ma non é possibile, l' altro giorno l' ho vista mangiare cn i miei occhi! Ho controllato io stessa ke lo facesse!" Si affanna a spiegare Franci.
"Beh, evidentemente il cibo ingerito é stato vomitato praticamente subito. Ora non stressatela con domande e rimproveri,però! Cercate di tenerla tranquilla!"sento dire al medico che pochi secondi fa mi stava visitando.
Incidente? Ora ricordo: stavo andando via da casa di Mirko e, all' incrocio, ho visto una macchina che mi veniva addosso, c' é stata una forte frenata e poi il nulla.
Vedo uscire i medici dalla stanza.
"Buon Anno nuovo, ballerina. C' hai fatto prendere un bello spavento, mannaggia a te! Poi quando starai bene io e te facciamo due chiacchiere e non credo che stavolta ti divertirai come al solito a parlare con me, eh!".
"Gianbattista! Il medico ha appena finito di dirti che ora non é il caso di fare rimproveri!".
Li guardo battibeccare affianco al mio letto e mi scappa un sorriso.
"A beh, se sorridi vuol dire che ti senti meglio,ballerina!".
Mi accarezza la testa e mi guarda commosso.
"Che giorno é?" Chiedo.
"Il 1 gennaio tesoro! Hai dormito x quasi due giorni, xo x fortuna sei tornata!".
Mi tocco la testa che mi duole da morire.
"Hai dato una bella capocciata, ma é tutto a posto! Resterai qui x un paio di giorni ancora e poi ce ne torniamo a casa!".
"Casa...io non ce l' ho una casa! Stavo lasciando la vostra casa quando la luce nella mia testa si é spenta.".
Distolgo lo sguardo da loro, mi accuccio su un fianco e sussurro "Ho tanto sonno! Lasciatemi dormire un po' adesso.".
"Ma', é sveglia? Posso vederla!" Sento urlare appena chiudo gli occhi.
Riconoscerei questa voce tra milioni di altre voci... Solo il suo suono é capace di provocarmi brividi di gioia o di dolore così forti da scuotermi l' anima.
Mi volto verso la porta della stanza ed é li, fermo, pallido, spossato.
"Vieni testone, lasciamoli soli!"dice Francesca, trascinando Gianbattista fuori con se.
"Ehi, guardami! Fa poco lo stronzo... É bastata a tutti credo, no? Se ne hai ancora di rabbia da sfogare, vieni da me che ce penso io a fatte passa' la voja!" Gli dice l' omone, scompigliandogli i capelli.
Siamo rimasti soli.
Lui é fermo sulla porta e mi guarda.
"Va via, ti prego!" lo supplico, rigirandomi su un fianco e serrando gli occhi.
Forse i bambini hanno ragione: se stringi gli occhi con tutta la forza che hai, non solo tu non vedi ciò che c' é attorno a te, ma riesci a diventare invisibile allo sguardo altrui.
Chiude la porta e si avvicina al letto.
"X favore Mirko va via! Non ce la faccio a sentire ciò che hai da dirmi! Non ora! Un incidente non può averti fatto cambiare idea su di me!".
Sento il suo respiro alle mie spalle, resta  in silenzio.
"Sono una puttanella da quattro soldi, no? Il fatto che mi sia venuta una macchina addosso non cambia qsto tuo pensiero!".
Sento la sua mano accarezzarmi il viso, e sulla pelle avverto il freddo del metallo... Ha l' orologio al polso.
"Ho detto un mare di cazzate in qsti giorni Sarah! E ne ho fatte ancora di più! Ero arrabbiato, confuso.. La rabbia x la tua bugia mi ha accecato...".
Continua a carezzarmi il viso con dorso delle dita. Serro gli occhi per trattenere le lacrime; sento lo stomaco contorcersi.
"Sei arrabbiata con me e lo capisco! Sono stato davvero cattivo con te..".
"Anche tu mi hai mentito! Hai cercato di farmi credere nelle cose belle, hai cercato di convincermi che non fossi io la fonte principale di dolore di chi mi sta intorno...é una bugia! Da quando stiamo insieme non fai che soffrire... Anche la tua famiglia... Vi ho rovinato anche il capodanno! Mirko va via! Stammi lontano! Io sono il male..".
Mi afferra il viso e mi volta di scatto verso di lui. Serro gli occhi x lo spavento.
"Guardami! Sara, cazzo guardami!" Urla.
"Non sei il male, tu sei tutto ciò di cui ho bisogno! Sono io la testa di cazzo... Orgoglioso da far schifo..".
Gli scanso le mani e tento di alzarmi, ma lui mi ferma
"Che fai, sei matta! Sta giú!".
"Lasciami, voglio andar via... Io sn una maledizione! Eri felice in qsti giorni... Uscivi, stavi con gli amici! Sai che é così! Qndo sono andata via eri addirittura contento!" gli urlo con tutta la voce che ho in corpo.
Mi spinge giú con tutta la forza che può.
"Stammi bene a sentire: resta a letto. Ste 36 ore di coma farmacologico sn già state abbastanza! In qsti giorni sono stato di merda! Si, uscivo, ma x non stare in casa. Ho trascorso gran parte del tempo a casa di Matteo a disperarmi come un pazzo. Vederti mi faceva male... I miei sorrisetti strafottenti,mi vergogno a dirlo, ma erano x ferirti!Molte notti sono stato a guardarti dormire... Sono un senza palle! Avrei dovuto svegliarti, litigare, chiederti spiegazioni, per poi baciarti, fare l' amore come due disperati... E invece restavo sulla porta a guardarti singhiozzare nel sonno!".
Mi manca l' aria..
"Ti faccio solo del male..".
"Smettila di dire così! Sarah tu sei il mio sole, la mia luce... Io senza di te non vivo!".
"Non é vero e lo sai anche tu! Speravo mi fermassi, speravo di vederti dietro quella finestra pronto a chiedermi di non andare ma tu non c' eri! E sai perché? Perché io non lo merito, perché tu stesso sai che liberarti di me sarebbe la tua salvezza! Addirittura, quando tua madre ha urlato il mio nome, mentre andavo via...per un attimo ho sperato fossi tu,ma...".
"Ero io Sarah, ero io! Ero in strada quando sei partita! Non ero alla finestra xche stavo scendendo a fermarti. Ti sono corso dietro e ho urlato il tuo nome... Poi la macchina ti ha tagliato la strada ed io... Ho creduto di morire in un secondo! Ascoltami, ti prego! Lo so che sono stato meschino, che ti ho detto cose orribili e ti giuro che non le pensavo! So benissimo che non sei una.. ecco..Hai capito! E sono più che consapevole di essere stato la tua prima volta! C' ero anch'io quella sera e non é una cosa su cui si puo mentire! Ho detto tutte qlle cose x rabbia. Se vuoi farmela pagare, ok, lo accetto! Ma smettila di farla pagare a te stessa, scricciolo! Sei dimagrita, i medici dicono che non mangi da giorni! Quello che dovrebbe dare a capocciate al muro sono io: é colpa mia se hai ricominciato a farti del male!".
Ti amo così tanto... non voglio piú farti soffrire!
"Scricciolo ti prego, ho avuto così paura di perderti in quei pochi secondi...".
"Mirko...ti prego..."non riesco a dire null' altro.
Mi accarezza i viso, mi bacia la punta del naso.
"No,Mirko. Starete tutti meglio senza di me! X favore...".
"Adesso basta, scricciolo!"mi sussurra. "Hai battuto la testa, dalla vita in giù stai benissimo! Se non smetti di dire cazzate, ti rigiro e faccio in modo io che tu smetta... e tu sai come!"la sua voce é dolcissima, mi sorride...
Lo guardo negli occhi! Mi accarezza la testa tenendo la sua fronte poggiata alla mia.
"Beh dovrai metterti in fila! Mi sa che, al ritorno a casa, proverò quelle di tuo padre!Mi ha detto che vorrà fare due chiacchiere con me quando starò bene e che non sarà x nulla divertente".
Fa una smorfietta preoccupata. "Mmm, mi astengo allora! Mio padre basta x 3! E dopo il coccolone che gli hai fatto prende, di addio a sedie e divani x settimane... Torni a casa con noi, quindi...? Torni a casa con me...?".
Ci penso un po'.
"Io non ti ho tradito Mirko... Non volevo ti arrabbiassi... Per questo ti ho mentito!".
Mi sfiora le labbra.
"Lo so, l' ho sempre saputo che era x questo! Torna casa con me, ti prego."
Annuisco.
"Era un si?" Mi chiede ad un millimetro dalle mie labbra.
"Si!" Gli rispondo con un filo di voce.

Shelter From The Storm   [ MirkoTrovato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora