Non appena lo spettacolo finisce ed ognuno di noi è libero di andare mi fiondo con la custodia del violino in mano tra la platea, avendo immediatamente intercettato Ashton che mi avvolge tra le sue braccia.
"Che ne dici di una nottata fatta di film, vodka alla pesca, pizza e Nutella?" Propongo non appena mi stacco quanto basta per notare il sorriso sulle sue labbra.
"In genere le persone chiedono 'come sono andata?' o 'ti è piaciuto?', ma sí, mi hai conquistato alla parola vodka, perchè dopo una serata con Sydney e Calum insieme ho bisogno di bere" risponde, abbassando la voce sul commento sui due piccioncini che ci stanno raggiungendo, e nonostante abbia voglia di rispondere con un 'sapessi io' decido di limitarmi a sorridere, affidandogli il mio violino.
"Aveva ragione. Aveva decisamente ragione".
La voce di Michael mi fa girare di scatto, e sorrido non appena lo vedo accanto ad un ragazzo alto e biondo che riconosco come Luke.
E a quanto pare non sono l'unica.
"Luke? Luke... Hemmings?" Domanda Ashton, come se non credesse ai suoi occhi, e non appena mi accorgo degli occhi azzurri spalancati di Luke ricordo.
"Sei il ragazzo che abitava prima sopra la sua pizzeria?" Domando, cercando di ricostruire il puzzle anche per Michael, che osserva i due ragazzi come se fossero diventati verdi e con quattro braccia ciascuno, e Luke annuisce prima di sorridere, avvicinandosi ad Ashton per abbracciarlo.
"Sapevo che ti avrei rivisto prima o poi" sento mormorare a Luke, quando noto che Michael sta per intervenire nel discorso, ma velocemente lo afferro per un polso, portandolo lontano di qualche passo.
"Ti chiederei cosa sta succedendo, ma non sono sicuro di volerlo sapere" sospira, facendomi scoppiare a ridere, quando sento due braccia stringermi da dietro.
"Meraviglioso. È stato un concerto meraviglioso. E tu... Diamine, la tua pièce mi ha commossa. Ci hai messo il cuore, vero?" Domanda la voce entusiasta di Sydney mentre mi giro con un sorriso sforzato per vederla accanto a Calum, che sorride più timidamente, e guardandolo negli occhi annuisco: "sí".
"Si vede. Sono cosí orgogliosa di te, Virginie".
Il mio sguardo scivola da Calum a Sydney, alle loro mani intrecciate, al suo sorriso radioso, ai suoi occhi illuminati di un bagliore preciso.
Dio, quanto fa male.
"Ha ragione, sei stata bravissima. Complimenti" aggiunge Calum con un leggero sorriso, rigirando quasi il coltello nella piaga, quando non sento un braccio avvolgersi nella mia vita e Michael intervenire: "è meglio che porti questa ragazza a rilassarsi un po'. Hai l'appartamento libero stasera, Cal. Abbiamo bisogno di una serata tra uomini".
"Non sono un uomo" tento di protestare, rivolgendo la mia attenzione al ragazzo che inarca un sopracciglio.
"Se per questo neanche Luke, ma ho preferito usare questo termine generale. Ora, piccioncini, scusateci ma abbiamo dell'alcol che ci aspetta" conclude Michael, ed impedendomi di rivolgere un'ultima parola ai due mi trascina via, tornando da Luke e Ashton che sembrano presi in una conversazione fatta di sorrisi e risate.
"Andiamo, signorine. È tempo di festeggiare".
A volte c'è proprio da dirlo: Michael è un santo.***
"Un altro giro" esclamo sbattendo il bicchierino sul tavolo da caffè in soggiorno, quando Michael prende in custodia il mio bicchierino, passandomi un bicchiere colmo d'acqua.
"Prima bevi questo e mangia qualche fetta di pizza, poi ti darò un altro shottino" afferma, ed io mi ritrovo a sbuffare prima di posare la testa sulla pancia di Ashton, sdraiato supino sul divano.
"Odio l'amore" annuncia dopo qualche secondo, facendo alzare in accordo il bicchiere a Luke e Michael prima che prendano un sorso di vodka e facendo sospirare me.
"A chi lo dici".
"Aspetta un secondo. Sei innamorata?" Domanda Luke, appollaiato sulla poltrona che in genere uso quando studio, e Michael sta per rispondergli per proteggermi come sempre quando lo fermo.
"Forse. Non lo so. Sí".
"E di chi?".
"Luke, lascia perdere" protesta debolmente Michael, passandomi una fetta di pizza, ma io continuo, scoppiando in una risata isterica.
La mia salute mentale sta cominciando ad abbandonarmi.
Tutta colpa di Calum.
"Dell'unica persona di cui non mi sarei mai dovuta innamorare" rispondo, scuotendo piano la testa tra me e me prima di prendere un morso di pizza mentre Ashton comincia piano ad accarezzarmi i capelli con fare fraterno.
Senza lui e Michael adesso non oso pensare in che condizioni sarei.
"Lo dici come se fossi innamorata del ragazzo della tua migliore amica" ridacchia Luke, facendo calare un silenzio gelido nella stanza.
"Oh merda, sei innamorata di Calum" esclama, spalancando gli occhi, quando Michael annuisce piano, rispondendo al posto mio.
"Benvenuto nella mia vita. Sei ancora in tempo per uscirne".
E soltanto la mattina dopo, quando un tremendo mal di testa mi spinge a svegliarmi, mi accorgo che tutti e tre sono rimasti con me.
Come direbbe Michael, gli amici si supportano anche in caso di gravidanze inaspettate, stitichezze improvvise e cuori infranti.
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The Sis Code || Calum Hood
FanficTra amiche ci sono delle regole non scritte. La prima: se una sta male, l'altra deve starle accanto nonostante tutto. La seconda: in caso di delusione amorosa, non rivolgere più la parola all'ex dell'amica. La terza e più importante: mai e poi mai i...