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Si dice che un tempo non esistesse oscurità... che il mondo vivesse in equilibrio e in pace perpetua.

Non esisteva odio né violenza poiché il potere era difeso da cuori puri che brandendo la spada della giustizia vegliavano sui deboli e punivano i rei.

Era tutto immerso in un placido idillio ... in un sogno più simile a un illusione che alla realtà.

Gli anni passavano, gli istanti correvano veloci... ma si sa la realtà è mutevole, nulla resta sempre uguale a stesso e il cambiamento non può essere controllato, non può essere previsto ma soprattutto non può essere fermato.

I figli di Nimes, guardiani dello spirito e del corpo, puri di cuore come i loro padri dell'oltre tempo e dell'oltre spazio fallirono.

Si fecero soggiogare dallo stesso dono che fu fatto loro.

"L'animam vitae", la linfa di tutte le cose viventi e no, il potere da custodire e proteggere li attrasse come una fiamma attrae una falena ...la bellezza della luce ...il calore irradiato nel corpo...l'incendio che brucia tutto e lascia del cuore puro solo la cenere.

E fu così che il sogno divenne incubo ...la pace divenne guerra e la luce divenne oscurità nera e fitta ...un mantello che coprì ogni cosa soffocando ogni speranza e lasciando il mondo in un oblio...

Gli dei per molto tempo restarono in disparte a guardare il gioco che loro stessi avevano iniziato... videro i loro figli lottare ...uccidersi per la supremazia. Le razze si divisero e le intolleranze si diffusero ...le loro creature non erano più fratelli... e ben preso il loro eden si trasformo in un arena nella quale solo il più forte sopravvive.

Splendeva il sole a Nivea, capitale del regno di Gordona, irradiava con i suoi caldi raggi una città in piena attività già alle prime ore dell'alba.

Al porto scaricavano le prime navi provenienti dalle acque calde del sud, ricche delle più svariate merci: dai tessuti più ricercati ai metalli grezzi per le fucine ai cibi più esotici.

Il mercato dei Bath, distretto commerciale della città situato in prossimità del porto, era sempre caratterizzato da un viavai di gente più disparata alla ricerca dell'affare del giorno.

Venditori che battevano i loro prezzi con matrone e cameriere che mercanteggiavano raccolte intorno ai loro banchi di alimenti, erano scene quotidiane nelle strade del borgo, ma quella mattina qualcosa di diverso aleggiava nell'aria.

Si avvertiva distintamente tensione e ansia tra la gente del luogo, guardie armate diversificavano lo scenario sempre uguale del mercato. Erano ovunque, ad ogni incrocio di ogni via in tutto il regno, attente e guardinghe, perché quel giorno, qualcosa di diverso c'era.

La notizia, giorni addietro, era corsa veloce sulla bocca di tutti. Il figlio del drago Krod, erede del clan del Fuoco Nero era stato catturato e condotto al palazzo di Perla.

Erano anni ormai che imperversava la lotta tra i vari regni, l'odio bruciava nei cuori e corrodeva gli animi. Le fazioni schierate erano due: da un lato l'Alleanza Dei Nove Re delle terre del sud, dinastie discendenti direttamente dai figli dello spirito, creature legate alla madre terra tramite la forza degli elementi, capaci di plasmare questi ultimi a proprio piacere, ritenuti i più degni tra gli uomini poiché di sangue puro e incontaminato; dall'altra i Dodici clan delle terre del nord, discendenti di diretti dei figli del sangue, uomini nel corpo ma bestie nell'animo capaci di mutare forma a loro piacimento.

Tutti loro protagonisti in prima linea di una battaglia infinita, perdurante da cosi tante ere che fu battezzata la Guerra Eterna, ma qualcosa era in attesa, qualcosa che avrebbe cambiato tutto, nel bene o nel male bisognava solo aspettare per scoprirlo.

I figli di Nimes- La Guerra EternaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora