I figli di Nimes- La Guerra Eterna

7.

<< Cosa pensi di tutta questa situazione?>> chiese Kieran a suo padre, rimasti soli nella stanza.

Lui non sapeva proprio che pensare. Le parole della principessa avevano scosso un po' tutti. Che mentisse o meno, Artemisia aveva ragione, alterare la stabilità già precaria tra le fazioni avrebbe comportato l'apertura di un nuovo sanguinario capitolo di quella guerra infinita.

Nel corso della sua breve vita, aveva già dovuto fare i conti con il vuoto lasciato della morte di amici, compagni o pareti, caduti in battaglia tra agguati e attacchi. Ciò certo l'aveva indurito... aveva temprato il suo carattere...ma a che prezzo?

Avrebbero ottenuto, prima o poi , una reale vittoria oppure avrebbe passato la sua esistenza a combattere senza vedere mai la fine di questa guerra ?

<<Mi trovo nella spiacevole situazione di non sapere cosa pensare figlio mio...Quella donna... mi duole ammetterlo è davvero notevole. Per essere la figlia di quel verme di Iuber, sembrerebbe essere dotata di principi morali molto diversi dai suoi... sempre che non stia mentendo si intende. Una cosa è certa. Non è una sciocca. Ha sicuramente più cervello lei, di molti degli uomini di cui suo padre ama circondarsi. Inoltre, se davvero non è stata aiutata in tutta l'operazione, non è da sottovalutare... forse dovremmo rinchiuderla in qualcuna delle nostre celle sorvegliate...>>

<<No!>>rispose Kieran di getto, sorprendendo prima se stesso e poi suo padre per la veemenza della propria reazione. << Cioè... il bracciale Izar la rende innocua, qualche guardia davanti alla porta della stanza penso possa bastare. Nessuno sa che è qui... non può scappare...inoltre...la verità è che mi ha salvato la vita. Non mi piace ammetterlo, ma probabilmente senza il suo intervento non sarei sopravvissuto allungo al trattamento speciale riservatomi dai secondini, per non parlare di come la mia cattura avrebbe portato problemi a te e a tutti i clan... non merita di essere torturata...>> concluse con palese difficoltà sotto lo sguardo diffidente del genitore.

<<Valuterò la questione, per ora penso che possa essere trasferita in una camera un po' più comoda se la cosa ti sta tanto a cuore, sempre strettamente sorvegliata ovviamente...Non ti prometto nulla però, su cosa decideranno di fare gli altri al loro arrivo. È una questione delicata e non possiamo permetterci errori Kieran...>> disse il Drago passandosi una mano sul volto<< quella donna... ha qualcosa di diverso dai suoi simili... ha qualcosa di quasi familiare... anche Ras e Kai hanno avuto la stessa sensazione...dobbiamo indagare affondo sulla questione... la nostra gente conta su di noi.>> concluse alzandosi e dirigendosi verso l'uscita della stanza <<Ah, Kieran...quasi dimenticavo, ti cerca tua madre...la tua cattura l'ha quasi uccisa, per l'amor del cielo e per la mia tranquillità mentale... parlale...>>

Sia camminava in silenzio, non le piaceva per niente essere in balia degli eventi, e per adesso la sua vita dipendeva unicamente dalla benevolenza del Drago Krod.

<<Sono stupito... pochi riescono a reggere lo sguardo del nostro capoclan come hai fatto tu...>> iniziò Farrell accanto al lei.

<<Non mi faccio intimidire facilmente, pensavo l'avessi capito.>> disse Sia continuando a guardare dinanzi a se.

L'uomo le sorrise<< Hai ragione comunque... questa guerra non porterà mai da nessuna parte... penso anche però che tuo padre sia un vero bastardo.>>

Si voltò, allora, leggermente verso di lui e disse<< Sono sempre stata convinta ...che le uniche persone in grado di gestire un potere straordinario, siano quelle che non desiderino affatto averlo. Quando doni come i nostri cadono nelle mani di chi non ne è meritevole nascono veri mostri... Purtroppo di persone meritevoli ne esistono veramente poche oggigiorno e mi duole ammettere che mio padre... non è tra queste. Ma... Io so chi è il mostro che si nasconde tra le mura del mio palazzo e mi comporto di conseguenza... la domanda è ...e voi? Chi è veramente meritevole tra le vostre linee...Farrell Blade?>>