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Idiota, Idiota , Idiota, si ripeteva Kieran mentre percorreva il corridoio nervoso. Aveva balbettato come un adolescente inesperto. Ma cosa diavolo gli era preso? Probabilmente il soggiorno a Nivea gli aveva bruciato il cervello, non c'erano altre spiegazioni plausibili.

Non si era mai ritenuto un grande libertino, aveva avuto diverse relazioni in passato sì, ma in nessun caso aveva realmente preso in considerazione un possibile futuro con una di quelle donne. Come figlio del sangue avrebbe atteso la propria compagna, anima affine alla sua, scelta per lui dagli dei stessi. Non tutti credevano che esistesse realmente questo legame immediato mistico e predestinato, a lui, invece, era bastato guardare i suoi genitori insieme per convincersi che fosse tutto vero. Non che avesse tutta questa fretta di accasarsi, aveva a malapena trent'anni in fondo. A differenza di suo cugino Farrell, il suo aspetto duro e la sua posizione sociale incutevano spesso paura o soggezione tra le file del gentil sesso, ma non aveva mai dato peso alla cosa , sapeva bene come affascinare una donna ed aveva un discreto successo con loro, inoltre correvano tempi difficili ed il suo pensiero principale al momento era quello di servire il suo popolo ed il suo capoclan .

Un giorno avrebbe seguito le orme di suo padre, un compito difficile considerandone la grandezza, ma di certo avrebbe fatto il possibile per non deludere le aspettative che tutti riponevano in lui.

Non riusciva a capacitarsi, però, delle magra figura che aveva appena fatto. Avrebbe dovuto guardare la prigioniera dall'alto in basso... avrebbe dovuto farle capire chi comandava e che nonostante non fosse stata chiusa in uno squallido buco, era pur sempre alla loro mercé, invece aveva fatto la figura del bacchettone impacciato. Dannazione!

La verità era che Artemisia lo confondeva, quando aveva detto di non meritarsi un trattamento gentile a causa di quello che aveva subito lui, aveva avvertito una morsa allo stomaco.

Il suo aspetto lo stordiva, era un uomo... sfidava chiunque ad avere a che fare con lei senza subirne il fascino.

Quella donna era pericolosa, soprattutto per lui pareva. Starle vicino non gli permetteva di ragionare lucidamente ed aveva maledettamente bisogno di farlo al momento!

Aveva fatto di tutto per evitarle un trattamento crudele e non perché l'aveva aiutato... non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma il pensiero che qualcuno le facesse del male, lo agitava a punto da farlo sudare freddo.

Decise quindi di non ragionare troppo sull'argomento e pensare ad altro, perché era sinceramente preoccupato dall'idea di scoprire le reali motivazioni che lo spingevano a comportarsi così.

A quest'ora la notizia della sua fuga e della scomparsa delle principessa dovevano aver fatto il giro di tutti e nove i regni. Sicuramente Iuber non avrebbe incassato il colpo senza restituirlo.

Volente o nolente i giochi erano fatti, non si tornava indietro.

Svoltò a destra e scese una rampa di scale in pietra. L'architettura della loro residenza era completamente diversa da quella del palazzo di Perla.

La sua era più simile a un castello antico, con mura di cinta, torri e tutto il resto. Le stanze interne erano collegate da intricati e spogli corridoi, non c'erano grandi vetrate nè lucidi pavimenti di marmo bianco.

Attraversò la grande corte, passando tra i portici fino a raggiungere la palestra esterna, dove attirò l'attenzione del gruppo di uomini a cui si stava avvicinando.

<<Finalmente! iniziavamo a preoccuparci!>> esclamò Farrell andandogli incontro. Subito dietro di lui c'erano cinque uomini, i suoi più fidati e intimi amici, nonché suoi secondi in battaglia.

I figli di Nimes- La Guerra EternaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora