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Kieran era nervoso. Si sentiva stranamente in ansia. Dopo giorni di torture, gli erano bastate dodici ore per riprendersi quasi del tutto, dopo che il suo corpo era stato disintossicato, le ferite si erano quasi del tutto rimarginate, ma non era il suo stato fisico a turbarlo.

Egli, infatti, odiava non sapere le cose, ed al momento non conoscere le reali intenzioni che avevano spinto la principessa di Gordona a liberarlo lo facevano letteralmente impazzire.

Quando era comparso nell'atrio del suo palazzo, sporco, ferito e con a seguito Artemisia incosciente, era scoppiato un putiferio.

Aveva dovuto letteralmente affrontare l'inferno affinché la donna non venisse fatta a pezzi da sua madre o dalle sue sorelle, per non dire convincere il padre a non rinchiuderla in qualche buco come avevano fatto con lui nel palazzo di Perla.

Ad essere sincero, non era sicuro del motivo per il quale si era scomodato tanto, infondo si trattava pur sempre della figlia di quella feccia umana di Iuber. Spedirgli indietro la sua testa sarebbe stato immensamente gratificante, ma ingiusto. Gli pesava ammetterlo ma quella donna gli aveva salvato la vita e aveva impedito a suo padre di usarlo come arma contro il suo stesso popolo.

Il punto era: Perché? Perché rischiare tanto per tirarlo fuori di lì?

La ragazza inoltre non era da sottovalutare, era riuscita da sola in un'impresa mai verificatasi prima d'ora, ossia quella di far evadere qualcuno dalle celle di Gordona.

Doveva essere incredibilmente forte o incredibilmente pazza ... o forse entrambe le cose, per essersi cimentata in un'opera del genere.

Che cosa architettava quella bella testolina?

Questa domanda lo stava tormentando da quando si era reso conto di chi fosse il suo salvatore.

Non riusciva proprio a levarsela dalla testa e la cosa lo seccava incredibilmente. Se proprio doveva essere onesto con se stesso, ciò che l'aveva tramortito fin dal primo momento era il suo aspetto. Artemisia Marie Von Kaiser era più bella di quanto avesse mai potuto immaginare, e sapere che dietro quel viso angelico e quel corpo perfetto si celasse anche del carattere , intelligenza e tanto coraggio proprio non l'aiutava a ragionare lucidamente sulla questione. Dannazione!

La notizia del rapimento della principessa e del suo rilascio era già corsa fino alle orecchie attente di tutti i capo clan, i quali erano subito partiti alla volta di Deka , capitale del dominio del clan del Fuoco Nero.

Suo padre aveva sospeso il verdetto riguardante il futuro della principessa fino all'arrivo aveva degli altri Hur .

Nessuno, esclusi loro, era a conoscenza della presenza di Artemisia nelle loro terre e questo faceva si che avessero il tempo necessario per consultarsi e decidere come sfruttare al meglio la piega degli eventi.

Kieran camminava sicuro verso la stanza dove solitamente avvenivano le consulte strategiche, la prigioniera già sveglia sarebbe stata scortata da suo cugino Farrell in persona, al loro cospetto.

Ora come ora la donna era in pericolo costantemente poiché parecchie persone l'avrebbero fatta a pezzi volentieri avendone la possibilità, e non voleva le accadesse nulla, almeno per ora.

Giunto a destinazione, si guardò intorno e scorse seduto sul trono suo padre. Guardandolo vedeva l'uomo che un giorno avrebbe voluto essere, fiero e giusto. Era la più grande guida che i clan avessero mai avuto proprio per la sua integrità morale.

In piedi nella stanza erano presenti Ras Keler, braccio destro di suo padre e Kai Blade, suo zio nonché padre di Farrell. I tre aspettavano che la prigioniera facesse il suo ingresso.

I figli di Nimes- La Guerra EternaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora