"Anche qui a Madrid è arrivata la febbre di Halloween! E' tempo di maschere, zucche, dolci e soprattutto è tempo di far festa! Chissà come si staranno preparando i nostri ragazzi..."
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Spogliatoio del Real - Ore 10,00
"Meno male che Guti ci ha lasciato il suo locale dove organizzare la festa, altrimenti eravamo fregati" commenta Xabi.
"Certo, avete affidato il compito di trovare il posto a Karim! E' come affidare la sicurezza nazionale a Bin Laden!" commenta sarcastico Marcelo.
"Fino a prova contraria bambocci, io il locale lo avevo trovato!" si difende con veemenza Benzema.
"Sì, peccato che fosse un streap club! Poi lo spiegavi tu a mia moglie!" lo zittisce Arbeloa.
"Alle nostre mogli vorrai dire" precisa Albiol.
"Il problema sono solo le vostre mogli? Beh, allora potevate dirmelo prima di disdire, era un locale gay!" risponde tranquillo Karim.
"EEEEHHH???" dicono tutti in coro.
"Sì, perché sapevo che avreste rotto con la storia delle mogli e allora avevo optato per un locale gay!" spiega "Ma che c'è? Non sarete xenofobi, vero? Dopotutto è tremendamente trandy!" aggiunge notando gli sguardi sconvolti dei suoi compagni.
"Tu stai veramente dicendo che avevi scelto un locale gay a causa delle nostre mogli?" chiede sconvolto Albiol.
"Certo! Così mentre loro guardavano i ragazzi, noi ce la filavamo nel club vicino e ci davamo ai bagordi. Sono o non sono un genio?" si vanta Benzema.
"Non sta dicendo la verità" dice Xabi cercando di autoconvincersi.
"No è decisamente serio purtroppo!" si rammarica Sergio.
"Adesso basta!" tuona Pepe alzandosi all'improvviso "Io te lo ordino! Esci da questo corpo!" dice avvicinandosi a Karim e brandendo il crocifisso che porta al collo.
Scoppio a ridere assieme a tutti gli altri: se raccontassi in giro quello che succede tra queste quattro mura penso che nessuno mi crederebbe!
"Fatto sta che per colpa di quel bamboccio francese abbiamo dovuto fare tutto in fretta e furia" dice Higuaín guardandolo di traverso.
"Tranquilli, Carlota, Alicia e Nagore sono andate a dare una sistemata al locale, per fortuna, il che ci garantirà almeno una parvenza di festa!" ride Arbeloa.
"Isabel le raggiungerà più tardi. Quando lo ha saputo ha voluto a tutti i costi essere d'aiuto" li informo.
"Miranda si occuperà della musica invece, manderà uno dei suoi ragazzi della casa discografica. E' contentissima, è tutta la settimana che scava zucche: da quando ha vissuto questa festa in America, per lei è quasi come Natale" dice Sergio ridendo.
"Ora capisco perché passando davanti a casa sua, sembra di stare nel Queens" ride Cristiano.
"E non avete visto dentro! Pieno di candele, decorazioni, fantasmi e chi più ne ha più ne metta" aggiunge il sivigliano.
"Come se ti dispiacesse..." ride Pepe.
"No, non mi dispiace per niente! Nemmeno di ritrovarmi casa con l'aspetto del castello di Dracula!" sorride Sergio.
Lo osservo e dal suo sguardo mi rendo conto che è sincero; a dirla tutta, non lo avevo mai visto con quell'espressione da quando lo conosco.
Ripenso a quando io e Miranda eravamo piccoli ed ogni festa, ogni singolo evento era un qualcosa da condividere rigorosamente tra di noi: eravamo orgogliosi e gelosi del nostro microcosmo. Come si cambia...
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A thin borderline || Ramos, Casillas
FanfictionRimango sola con i miei pensieri e decido di uscire per prendere un po' d'aria, ma quando sto per aprirla sento delle voci concitate provenire dall'esterno: "Allora che pensi di fare, eh?" urla Iker. "Non capisco che vuoi dire" risponde secco Sergio...